Mr. Verdi goes to Hollywood!

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E se veniste selezionati per un concorso cinematografico il cui primo premio è un viaggio ad Hollywood con tanto di presentazione del proprio film al Kodak Theatre?

Mr.Verdi goes to Hollywood, capitolo primo- Nuovi soggetti-1
Spoiler:
-Ma dico io, si può iniziare una scuola a novembre?! Cioè dai è assurdo! A 'sto punto poteva aspettare il secondo quadrimestre e via! Mi fa una rabbia 'sta cosa...
- Perchè sei tanto sconvolto, scusa?- disse ridendo Sara- a te che problemi crea?
-Come che problemi mi crea!! Non va bene 'sta cosa dai!! Cioè poi ci rallenterà pure, no? Il programma andrà a farsi benedire così!!- rispose sempre più adirato Giacomo.
-Tu che predichi per far sì che il programma sia rispettato? Questa è bella!! Lo sfaticato per eccellenza! Non è che sei geloso, eh?
-Geloso?! E perchè dovrei essere geloso scusa?!
-Beh stamattina quando ci s'è avvicinato per fare la nostra conoscenza e si è rivolto a me con quella faccia da dongiovanni non mi sembravi granchè contento, sai.
-Questa è bella!!! Ma che idee ti fai, eh?! Mi vergogno di te!!
-Signor Cappellini- lo riprese la prof di biologia- per quale motivo l'esprimere la sua vergogna è più importante del seguire la mia spiegazione?
-S... scusi... n-non... volevo urlare... hehe...
Il nuovo si girò verso Giacomo sorridendo.
-Tutta colpa sua... lo odio... lo odio davvero...- disse Giacomo.
-Scemo- rispose Sara
Giacomo la guardo e le sorrise. Sara fece lo stesso.
Il nuovo prese il diario e ne strappò una pagina.
"E i primi due ce li ho..." penso tra sè e sè sorridendo.
Mr.Verdi goes to Hollywood, capitolo secondo- Nuovi soggetti-2
Spoiler:
La porta si aprì, trasportando con sè tutta la luce della mattinata e lasciando in ombra il volto di chi era appena entrato. Ma tanto, non c'era bisogno di arrovellarsi per capire chi fosse, solo poche persone avevano accesso a quella stanza, ed erano tutte presenti tranne una.
"Signori, buongiorno".
"Buongiorno capo" risposero in coro i quattro già nella stanza.
"Cosa siete, il coro delle voci bianche?! Evitate la prossima volta, va".
"Scusa Max..." rispose il più vicino al nuovo entrato per tutti.
"Allora, smidollati, novità?"
Un ragazzo emerse da dietro tutti gli altri, con in mano un bloc notes.
"Oh, Marco... l'unico con almeno un po' di cazzutissime palle qua dentro. Dimmi tutto".
"Grazie, Max... allora, Giuseppe Palmieri, come desideravi, è stato punito per quel commentino sarcastico sulle nostre riunioni con una bella sessione di pestaggio nell'"angolo buio". Dubito che ci riproverà."
"Molto bene..."
"Cos'è l'"angolo buio?!" chiese uno dei ragazzi.
Marco stava per rispondere ma Max con un cenno della mano lo fermò e fissò per qualche minuto il fautore della domanda.
Infine, così si pronunciò:
"E tu chi cazzo sei, scusa?"
"Uhm... io sono quello nuovo... Gianmarco Reali..."
"Quello nuovo? Nessuno mi ha detto di uno nuovo!! Marco, porca puttana, non sarai mica stato tu ad accettarlo!!"
"Max... ma sei stato te a volerlo prendere...! Non ti ricordi? E' stato la settimana scorsa... hai detto che l'avevi visto picchiare qualcuno e ci poteva essere utile..."
"Ma dici sul serio?"
"S... sì..."
"Ah. Beh vabbè se picchia bene tutto a posto, allora".
"E quindi cos'è?"disse Gianmarco.
"Cos'è cosa?!" disse spazientito Max.
"L... l'angolo buio!"
"Ah! E dillo prima, no? Porca puttana... mica posso sapere di cosa parli se non specifichi! Non sono mica onniscionte!!"
"Veramente Max" disse Marco "te l'aveva già chiesto. E poi... è onniscente, non onniscionte".
"Ah sì?"
"Eh sì..."
"Bene. Non avevo sentito. Vabbè hai altre novità?"
"E la mia domanda?" disse Gianmarco.
"Che domanda?"
"N... niente..."
"Picchierà pure bene ma a me questo mi pare un po' scemo. Vai, Marco, aggornami"
"ehm... volevi dire.. 'aggiornami'?" rispose Marco.
"Vabbè è uguale. Leggi ste cazzo di notizie, porca puttana!"
"Sì. Poi l'altra notizia è che si è trasferito uno nuovo nella nostra classe, ma l'avrai già notato forse".
"Uno nuovo? Ma dai... non ci ho fatto caso... ma com'è che si è trasferito a ottobre?"
"Veramente siamo in Novembre..."
"Ah sì? Mi fa piacere. Comunque 'na cosa da dì ce l'ho io. Stamattina mi s'è avvicinato uno mai visto e ha cominciato a parlarmi. Allora gli ho detto 'scusa ma chi cazzo sei?' e lui 'come chi sono... sono Alessandro Verdi... quello nuovo' allora gli ho detto 'nuovo di cosa?' e lui 'nuovo della classe!' e già lì me stavo a incazzà perchè non sopporto chi mi prende per culo e allora gli ho detto, mantenendo la calma e diplomaticemente: ' e che cazzo vuoi, scusa?' lui mi fissa, sorride e poi fa ' Niente niente non preoccuparti. Ci vediamo ciao!' e se ne va, poi prende un foglietto e comincia a scrive. Chi cazzo sarà questo? Secondo me è da pestare. Primo: mi ha preso per culo. Secondo: parla strano, quarto: secondo me è uno spio".
"Guarda che mi sa che non è una spia,eh" disse Marco.
"E ci credo, è maschio! Io ho detto 'uno spio', sei te che senti male"
"Ehm... sì. Comunque non è 'uno spio', è veramente uno nuovo. Oggi era il suo primo giorno"
"Ah sì?"
"Eh sì..."
"Mi fa piacere. Allora se può perdonà, è novellino, ma teniamolo d'occhio, comunque".
"Sì..."
La campanella suonò.
"E questo che è?" chiese Max.
"Questo... cosa?" chiese Marco.
"Il suono. L'ho sentito solo io?"
"E' una campanella, Max... suona ad ogni ora qui".
"Ah sì?"
"Eh... sì".
"Mi fa piacere".
Mr.Verdi goes to Hollywood, capitolo terzo- Nuovi soggetti-3
Spoiler:
- E bastaaa!! Basta pensare a lui!! Basta!! Non fa bene nè a te nè a me, sai? A te perchè è come se continuassi a gettare del sale su una ferita aperta e a me perchè... perchè mi hai un po' rotto le palle, sai?
- Guarda che non stavo pensando a lui!! Stavo... stavo guardando per bene come si svolge l'esercizio, ecco!- ribattè imbarazzata Arianna mentre si piegava su un fianco per fare stretching. Odiava lo stretching... era la parte che riteneva più noiosa dell'intera lezione di educazione fisica.
- Ma fammi il piacere!! E' stato un emerito stronzo, come fai a guardarlo ancora in faccia?!- disse adirata Barbara- cavolo, dovresti dimenticarlo! So che non è facile andandoci in classe insieme, però provaci almeno! Secondo te non c'è nemmeno un ragazzo interessato a te? Nemmeno uno?! Ne dubito fortemente!
- M... ma che c'entra, adesso?! Non ti semra presto per un altro ragazzo?!
- Presto?! Dio... è passato quasi un anno!! Un anno!!
- Davvero?
- Sì!! Accidenti, hai perso pure la cognizione del tempo, adesso?!
Il professore fischiò e la classe incominciò con la corsa di riscaldamento.
- Adesso smettila- la ammonì Arianna- stai praticamente urlando! E se ci sentisse?
- Sarebbe meglio se ci sentisse!!- urlò Barbara- così perlomeno capirebbe quanto è stato STRONZO!!
L'intera classe si girò, compreso il soggetto della tanto accesa discussione.
- N.. niente... stavamo scherzando!!- disse Arianna per giustificarsi.
La corsa riprese normalmente.
- Cosa sei, cretina?! Si è girato pure Andrea!!
- Andrea, Andrea, Andrea... eccheppalle!! Guardati intorno, accidenti! Possibile che non ci sia nessun altro abbastanza "degno delle tue attenzioni"?
- Ma che dici!! Non fare la stupida!! E' solo che ancora non me la sento!!
- Sarà...
- Certo che ne avete di fiato voi due, per correre e chiacchierare allo stesso tempo!- intervenne una voce alle loro spalle.
Arianna si girò di scatto, preoccupatissima che i suoi pensieri potessero essere stati ascoltati da qualche persona "poco affidabile".
- Ah... te sei quello nuovo, vero?- rispose Barbara riconoscendolo.
- Esatto. Sono Alessandro, Alessandro Verdi. Voi siete... Barbara e Arianna, giusto?
- Sì- risposero in coro.
- Io... se potessi per favore non dire niente di quello che hai sentito in giro mi faresti un gran favore...- sussurrò Arianna.
- Non preoccuparti, sarò muto come un pesce- disse Alessandro sorridendo.
- Ehi, coso, sei impegnato te?- disse Barbara.
- In che senso?
- Ce l'hai la ragazza?
Arianna cominciò ad agitarsi. Conosceva fin troppo bene Barbara.
- Uhm... no, al momento la ragazza non ce l'ho- disse il ragazzo ridendo.
- Ma è perfetto! Allora non ti dispiacerà uscire con la mia amica, no?
- MA CHE DIAVOLO DICI?! NON PUOI PRENDERE E ORGANIZZARMI UN APPUNTAMENTO COSI'!! NEMMENO MI HAI CHIESTO SE VOGLIO USCIRCI O MENO!!- rispose sconcertata Arianna.
- E perchè, scusa? Mica è brutto questo qua, anzi! Devo capire ancora se è simpatico o meno, magari è pure uno stronzo, ma a volte bisogna provare, no?
- Barbara!! E' qui dietro, accidenti!! Ti sente!
- Lo so.
- Scusa la mia amica- disse Arianna- a volte è un po' così...
Alessandro rise un po' e poi disse:
- Ci penserò su.
- A cosa?- chiesero le due.
- All'appuntamento, no?
- EEEEHHHH?!- disse Arianna.
- Mi allaccio un attimo le scarpe.
Detto questo si fermò, mentre Arianna e Barbara continuarono a correre.
- Oh, merda.
- Ahahahah! Beh, ti ho procurato un appuntamento, forse!
Arianna la fulminò con lo sguardo.
- Guarda si sta appuntando pure il tuo nome mi sa.
- Eh?
Arianna vide che Alessandro, dopo essersi allacciato la scarpa, stava scrivendo un appunto su un blocchetto.
- Mah...
Mr.Verdi goes to Hollywood, capitolo quarto- Pre-produzione
Spoiler:
Alessandro se ne stava steso sul letto a rimuginare. Non era stata male, quella sua prima settimana. Della scuola in sè aveva capito poco, a dir la verità aveva ascoltato tutto tranne che la voce dei professori intenta a spiegargli le modalità della sua "nuova sede di studio". Per quello, pensava, c'è n'è di tempo. Piuttosto, ormai non gli rimaneva granchè, e si era dovuto sbrigare a guardarsi intorno, in cerca di "nuovi soggetti". Pensava che la ricerca avrebbe avuto dei frutti disastrosi, e invece aveva trovato subito dei personaggi davvero niente male. Era stato fortunato, per una volta. Certo, non avrebbero mai e poi mai avuto niente a che fare con gli interpreti della sua prima opera, quella che gli aveva permesso di arrivare fino a questo punto. Se pensava che con loro era partito tutto per gioco, per fare un cortometraggio tra amici e che poi si era trasformato in quel fantastico lungometraggio, rimaneva esterrefatto. E se pensava poi che quello stesso lungometraggio gli avrebbe fatto vincere un tale premio, entrava in uno stato di emozione tale che sarebbe potuto svenire. Guardò ancora una volta la lettera sul tavolo, come per un ennesimo controllo al fatto che non stesse ancora sognando. E grazie a Dio ne ebbe la conferma: non stava sognando, era tutto vero. Aveva davvero fatto partecipare il film girato con la sua cricca di amici a quel concorso indetto niente di meno che dall' "Academy of motion picture arts and sciences" per promuovere i giovani registi esordienti, e adesso faceva davvero parte di quei pochissimi e fortunati vincitori con il compito di girare un altro lungometraggio da portare al Kodak theatre la notte antecedente a quella degli Oscar, per decretare il vincitore finale! Non riusciva ancora a crederci, era tutto troppo bello per essere vero! Non potevano essersi verificate così tante circostanze fortuite una dopo l'altra! E infatti, dopo tanta fortuna, la sfortuna che gli si presentò davanti fu cronica: a causa del lavoro del padre, Alessandro si era dovuto trasferire. Aveva quindi dovuto dire addio ai suoi "interpreti", nonchè suoi amici, e partire alla volta di una nuova destinazione. Non era un tipo particolarmente sentimentale, e quindi lì per lì gli era sì dispiaciuto di partire e lasciare la combriccola, ma si era ancor più dispiaciuto pensando al film che avrebbe dovuto realizzare: senza poter dirigere delle persone che conosceva già molto bene, sarebbe stato tutto molto più difficile! Ma poi, ripensandoci, quella non era che una nuova sfida, e magari anche un' opportunità per rendere la sua nuova opera ancor più originale e non ripetersi. Era stato questo spirito a guidarlo durante la sua prima settimana in quella nuova scuola, e a fargli adocchiare i nuovi papabili protagonisti del suo film.
- Ricapitolando...- disse tra sè e sè Alessandro- abbiamo: Sara Arbani e Giacomo Balzaretti, i fidanzatini sui banchi dietro al mio. Poi ci sono Massimo Cozzolino e tutta la sua cricca di spacconi, i quali, se ho capito bene, si riuniscono tutti in una stanza praticamente abbandonata che da sul giardino e meditano su chi importunare o cose del genere. E infine, Arianna Nargi e Barbara Capodimonte, le due di educazione fisica. Più qualche comparsa e ruolo minore e siamo a cavallo!
Ora però- continuò alzandosi dal letto ed affacciandosi alla finestra- devo trovare un modo per riunirli tutti... Non mi sembrano essere molto amici tra loro...
- Alessandro!!
- Che vuoi, pà?
- Ma con chi stai parlando?!- disse il padre da dietro la porta.
- Con nessuno!! Sono in... pre-produzione!!
- Ah... vabbè comunque se mi cerchi sono nel capanno degli attrezzi!
- Sì! Ok!
In quel momento ebbe un'illuminazione.
- Ma certo!! Mi basta arrivare presto a scuola, far spargere la voce e... ed è fatta!!
A quanto pare, il lunedì che gli si prospettava era molto... interessante.
Mr.Verdi goes to Hollywood, capitolo quinto- Lunedì-1
Spoiler:
Giacomo odiava il lunedì in maniera indicibile, tanto che Garfield, al confronto, gli faceva un'emerita sega. Il problema era che iniziava a viverlo male già dalla domenica, giorno che riteneva inutile e tristissimo, a parte per la serie A. Come Leopardi, infatti, preferiva di gran lunga la vigilia alla festa stessa e si godeva molto più il sabato. Ma da qualche mese a questa parte il lunedì era finalmente molto più sensato dato che almeno aveva qualcuno di piacevole con cui passarlo: non riusciva ancora a credere di stare con Sara, la ragazza a cui andava dietro da anni! E la cosa fantastica è che lei era presa almeno quanto lui! Arrivava quasi a ringraziare ogni giorno soltanto perchè poteva stare con lei; il problema, però, era che per questo stesso motivo si scoprì essere un tantinello... geloso. Lui non l'avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura, è chiaro, ma in fondo in fondo era egli stesso conscio di questo suo aspetto. E forse era proprio per questo motivo che aveva rivolto sguardi a dir poco torvi verso il nuovo arrivato per tutta la settimana: dopo essersi presentato, non aveva più dato tante noie, ma aveva comunque qualcosa di profondamente sospetto, secondo lui. Comunque, questa era l'ultima cosa a cui voleva pensare ora: decise di mettere su un bel sorriso ed incamminarsi verso scuola, ma alla fine rimase col broncio e si fece dare uno strappo in macchina da suo padre. Era pur sempre lunedì, no?
Sara arrivò in classe e posò lo zaino accanto al suo banco. Notò che Giacomo non era ancora arrivato, ma non v'era da sorprendersi, dato che era lunedì.
-Ehi, Sara!- la salutò Barbara.
-B... buongiorno!- rispose Sara
Barbara che le rivolgeva la parola? Questa era proprio bella... si erano sempre ignorate, data la reciproca antipatia... figuriamoci se si erano mai parlate!
-Non ti abituare troppo all'idea di noi due che addirittura parliamo- riprese Barbara- ma sulla cattedra stamattina c'era una busta col mio nome... e guarda caso ce n'erano altre due uguali col tuo nome e con quello del tuo ragazzo... ne sai qualcosa, te?
Una busta col suo nome?
-Non ne ho idea- rispose.
-Beh, mi sono permessa di aprirla, e il contenuto era identico a quello della mia lettera.
"Si è permessa di aprirla... tsk, che pettegola"pensò Sara.
-Insomma, che diceva?
-Leggitela tu. Cosa sono, la tua schiavetta?
Sara, irritatissima, strappò la busta dalle mani di Barbara e cominciò a leggere.
"Aula abbandonata in cortile. Ricreazione. Opportunità irrifiutabile", diceva la lettera.
-Che diavolo significa?!-chiese Sara.
-E io che ne so-rispose Barbara- fatto sta che in quell'aula ci si riunisce quel gruppo di bulletti imbecilli.
-Sì ma... non credo proprio sia opera loro. Non sono certo tipi da lettera.
Barbara accennò un sorriso, ma poi tornò immediatamente in riga.
-Sì, è vero. Comunque penso che darò un'occhiata, ma sarà una stronzata, me lo sento. Te fai un po' come ti pare...
Detto ciò, Barbara girò i tacchi e tornò al suo posto.
In quel momento Giacomo entrò in classe. La busta che Sara stava per dargli non avrebbe fatto altro che rovinare quella già pessima giornata.
Mr.Verdi goes to Hollywood, capitolo sesto- Lunedì-2
Spoiler:
Arianna non riusciva a crederci. "Come diavolo ho fatto a farmi convincere?!" continuava a pensare, mentre osservava Barbara impassibile al suo fianco. Come faceva a rimanere così tranquilla in un posto del genere?! Per colpa di una serie di stupide lettere lei, Barbara, Sara Arbani, Balzaretti e un tipo strano col cappuccio e gli occhiali da sole si erano ritrovati in una piccola aula abbandonata, e alquanto malfamata, all'ora di ricreazione. Nessuno parlava con l'altro, tutti erano in attesa di un qualcosa che sarebbe dovuto arrivare a momenti. Già, ma cosa?
All'improvviso, però, la buia stanza si illuminò di colpo, tanto che i presenti dovettero strizzare gli occhi(tutti tranne il tizio con gli occhiali da sole, ovviamente): la porta si era aperta, e a poco a poco erano entrate tre persone, il cui volto però, con tutta quella luce, era indistinguibile. La porta si richiuse, e dopo qualche momento utile agli occhi per riprendersi, i quattro furono subito riconoscibili: erano Marco Meccia, il Bomba, Jesus Christ e Gianmarco Reali, i bulli della scuola, meglio conosciuti come "i quattro dell'apocalisse". Erano un gruppetto di teppisti agli ordini di un energumeno di nome Max, meglio conosciuto come "il giudice", che decidevano le sorti dei propri compagni di scuola durante la ricreazione proprio in quell'aula, e in base alla decisione presa sceglievano se picchiarlo o meno. E se lo picchiavano e basta, gli andava di lusso!
Ora Arianna era ancora più pentita, ma non era l'unica: sui volti di tutti i presenti spuntò una smorfia di evidente preoccupazione, assai tendente al terrore, e le pupille cominciarono a muoversi veloci in cerca di una via d'uscita da quella situazione. Soltanto il tizio col cappuccio se ne stava tranquillo, anzi, si era alzato dalla sedia sulla quale sedeva per dirigersi verso la lavagna presente in quell'aula. La reazione dei nuovi arrivati non era stata da meno: una dopo l'altra, le loro sopracciglia si erano inarcate, e sul volto era apparsa una smorfia prima di grande stupore e poi di rabbia. Uno di loro, il Bomba, stava addirittura per inveirvi contro(gesto che aveva quasi fatto venire un infarto ad Arianna), quando Marco con un cenno della mano lo aveva fermato richiamandolo a sè e sussurrandogli qualcosa nell'orecchio. In seguito a questo gesto, i quattro si sedettero uno dopo l'altro, e cominciarono anch'essi ad aspettare. Cosa stava per succedere?! Cosa aveva potuto riunire tutta quella gente assolutamente incompatibile in una sola stanza?! Arianna non riusciva a capirlo, e più si scervellava, più la sua preoccupazione saliva. Avrebbe voluto chiederlo a Barbara, oppure agli altri presenti in quella stanza, ma quel silenzio era così assurdo che le pareva quasi di non avere abbastanza voce per infrangerlo. Intanto, notò che il tizio con cappuccio e occhiali si era messo a sedere sulla cattedra, gesto che aveva provocato un altro sussulto da parte del Bomba nuovamente placato da Marco Meccia. Chi poteva immaginare che quel banalissimo lunedì sarebbe sfociato in una situazione del genere?!
Improvvisamente una nuova ondata di luce riempì la stanza, e un energumeno di un metro e novantacinque per 100 kg. varcò la soglia, apprestandosi a dire:
- Buongiorno, signo...
Chiusa la porta, l'energumeno, che altri non era che Max, sbalordì. Probabilmente, non aveva previsto tutta quella gente dentro il suo "covo".
E così, esordì in questo modo:
- E voi che cazzo ci fate qua?! Ma soprattutto, chi minchia siete??
- Chi siamo?!- controbattè Barbara- ci è arrivata una lettera che ci diceva di recarci qua!! Quindi non siete voi i mittenti?
"E' pazza?!" pensò Arianna "come fa a rispondere così a tono ad energumeno del genere?!"
- Lettere?! Ma che cazzo dici?! E poi, voialtri, perchè diavolo li avete lasciati entrare?!- rispose Max
Marco si apprestò a rispondere, quando si sentì il frastornante suono di un fischietto proveniente dalla... lavagna.
Era stato proprio il tizio con gli occhiali, infatti, a fischiarci dentro.
- Grazie di cuore a tutti per essere qui- esordì- e benvenuti al meeting iniziale di questa fantastica produzione!
I presenti lo fissarono interdetti.
Poi, Barbara disse:
- Produzione?! Ma che diavolo significa?!
E Marco Meccia aggiunse:
- E tu saresti...?
Il tizio rispose:
- Ops, è vero sono ancora "travestito". Scusate, ma amo rendere le cose "scenografiche".
Tirò dietro il cappuccio, gettò via gli occhiali e... Arianna lo riconobbe subito: era Alessandro Verdi, il ragazzo nuovo! Era lui ad averli riuniti tutti lì?! E che intendeva con "produzione"?!
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capitolo secondo postato. Enjoy it!
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Sayoko_chan
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Messaggi: 134
Iscritto il: 26 set 2009, 22:01
Località: Somewhere not here... たぶん日本〜東京

Leo posso permettermi di dire " asd "? Spero continuerai a scrivere!!! Vorrei leggere come continua!
Japan is my life *o* - Member of X-GENERATION!
Lately 5927 and 6918 became part of my life. The worst thing is that I'm happy about it!!!
I don’t know what the key to success is, but the key to failure is trying to please everyone
"Nobody can go back and start a new beginning but anyone can start today and make a new ending." ~ Maria Robinson
日本に花見を見に行きたいんです!

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permettiti, permettiti, jess asd
E comunque ecco a voi il terzo capitolo, che va a concludere il prologo della storia. Dal prossimo si inizia con la storia vera e propria! :1coffe:
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Capitolo quarto online!
Enjoy it! :3rock:
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Sayoko_chan
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Iscritto il: 26 set 2009, 22:01
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Ehilà... scusa il ritardo ma sono qui nei famosi dieci minuti post-cena/pre-studio-notturno!
Ho letto anche il quarto capitolo ^_^ Continua così che m'interessa leggerla per sapere come procede!
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Capitolo quinto finalmente online, scusate la luuuuunga attesa asd
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la storia promette bene, per adesso questi capitoli sono belli ma voglio assolutamente un continuo per sapere come va a finire la storia di questo tipo
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Capitolo sesto online ;)
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