Death Kiss

Disegni, racconti e fan fiction creati da voi

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Ospite

Ciao a tutti ^-^ darsi che ho visto che qui si possono inserire dei racconti fatti da noi ho deciso di pubblicare una storia che ho inventato io formata da più o meno 5-6 capitoli credo...spero vi piaccia anche se è un pò banale :oops: Ciau! :P

Death Kiss-Capitolo 001-L'incontro
Spoiler:
Era un giorno come tanti di scuola, tranne per il fatto che qualcosa in me stava per cambiare. Il mio nome è Sherry, sono una ragazza allegra e spensierata, alta capelli lunghi castani con dei boccoli alla fine, gli occhi celesti e molto portata per lo sport.
Come ogni ora dovevamo cambiare aula, e ora era il turno di andare nella palestra per fare educazione fisica. La nostra palestra si trova staccata dalla scuola così dobbiamo fare una passeggiata per arrivarci. Mentre la lezione iniziava e tutti erano in palestra, io ero andata a riprendere la sacca che mi ero dimenticata in un aula. Nella classe non c'era nessuno tranne una ragazza che stava studiando ma prima che potessi entrare qualcosa apparve dietro di lei. Era un bellissimo ragazzo con i capelli biondi e gli occhi azzurri, ma freddi come il ghiaccio che non lasciavano vedere nemmeno un po' di umanità, era come se non fosse un essere umano. La ragazza continuava a studiare non accorgendosi della sua presenza, così il ragazzo le diede un bacio sul collo e la ragazza impallidì di colpo, poi con gli occhi fissi nel vuoto si alzò e come se si fosse resa conto del ragazzo gli diede la mano sparendo così sotto i miei occhi. Io restai pietrificata davanti a quello che era appena successo, fino a quando Astrid, un mio compagno di classe non mi trovò. Continuavo a pensare a quello che avevo visto e più ci pensavo e più mi sembrava incredibile. All'uscita della scuola per sbaglio mi imbattei in un gruppo di ragazzi che stavano parlando, così mi misi a origliare.
“Hai sentito?” disse uno dei tre ragazzi.
“Si ne è sparita un altra. Questa volta era nell'aula 3 giusto?”.
“Si, si chiamava Sara. Io la conoscevo. I suoi genitori ora la stanno cercando disperatamente.”.
“Mi dispiace per loro ma se è stato “lui” a rapirla allora non la rivedranno mai più. Che terribile storia!”.
“Meglio scappare o saremmo anche noi rapiti!”.
“Ok! Meglio andare via da questa scuola!”.
Così i mentre i ragazzi si allontanavano e io mi chiedevo di era questo “lui” sentii una mano che mi afferrava, e quando mi rigirai vidi Astrid con uno sguardo così serio da spaventarmi. Astrid è un ragazzo alto, ha i capelli di un colore molto strano infatti sono tra un biondo-bianco e ha dei occhi blu.
“Cosa facevi?! Stavi ascoltando?” Disse Astrid con un tono serio.
“N-no veramente ero qui per caso e ho sentito per sbaglio ecco io...”.
“Stai attenta. A quanto pare in questa scuola spariscono sempre delle ragazze molto carine e che hanno qualche virtù. Non voglio che sparisca qualcun' altro!”.
“Astrid! Tu che sai di questo “lui” di cui si parla tanto? Chi è? E lui che rapisce le ragazze e i ragazzi da questa scuola?!” gridò Sherry.
“Si, ma come non sai nulla della storia di Maki?”.
“Maki? E chi sarebbe? Il ragazzo che ho visto mentre rapiva la ragazza?”.
“Cosa!? Hai visto il fantasma di Maki?!”
“Cooosa!? Fantasma?!!” rispose sbalordita Sherry.
“Accidenti! Allora sei nei guai fino al collo! Vieni io ti devo spiegare un paio di cose!”. Così Astrid mi prese e dopo esserci allontanati dalla scuola con un tono serio Astrid cominciò a spiegarmi tutto. In realtà Maki il ragazzo che avevo visto era un fantasma che anni prima era morto in quella scuola per qualche strano motivo che ancora oggi non si sapeva, allora per vendicarsi ogni tanto rapisce dei ragazzi, prima baciandoli e poi li inpnotizzava facendoli sparire misteriosamente.
“Sherry! Sei nei guai se veramente l'ho hai visto e lui ti ha visto tu sarai la prossima vittima!” preciso Astrid e con un fil di voce riposi “No. Non mi ha visto. Ero nascosta e non può avermi visto da dietro la porta. Però ho paura...cosa devo fare?”.
“Nulla. Però dovrai stare molto attenta ora la scuola non è un posto sicuro in cui stare perciò cerca di non restare mai sola intesi?!”.
“Si!” così da quel giorno scoprì il segreto della scuola di cui tanto si sentiva parlare in giro. I giorni successivi erano sempre più pesanti perchè altre persone scomparvero, Astrid non mi lasciava mai sola e mi teneva sempre sotto controllo però un giorno...
“Signorina Sherry mi ripeta quello che ho appena detto!” disse con un tono cattivo la professoressa.
“Ehm...mi dispiace ma non ho seguito cosa stava dicendo”.
“Bene allora alla fine delle lezioni lei resterà qua a studiare per due ore! Darsi che a scuola non è attenta! E rimarrà da sola!”.
“No!! Professoressa la prego non può!!”.
Alla fine delle lezioni come aveva detto la professoressa rimasi da sola in classe a studiare, e appena mettevo gli occhi sui libri mi riveniva in mente la scena che avevo visto tempo fa. Astrid mi telefonava ogni volta, ma a un certo punto il cellulare si è spento e da fuori la porta venivano dei strani rumori, così uscendo vedo come una barriera che avvolgeva l'intera scuola. All'improvviso un gelido vento e quando mi giro vedo un bellissimo ragazzo con i capelli biondi e gli occhi freddi che sorrideva.
Senza riuscire a muovermi l'unica cosa che riuscii a gridare era solo il nome del fantasma ovvero Maki.
Death Kiss-Capitolo 002-La Dichiarazione
Spoiler:
Ero lì ferma che non riuscivo a muovermi, l'unica cosa che riuscivo a pronunciare era il nome del fantasma. Lui mi guardava, con i suoi occhi che diventavano sempre più freddi fino a quando non si cominciò ad avvicinare a me.
“A-aiuto...No-non voglio sparire!” dissi con un fil di voce, mentre il mio cuore batteva più forte a ogni suo passo.
“Come fai a conoscermi?”-Appena sentii la sua voce melodiosa rimbombare nel corridoio avvertì un brivido lungo la schiena e di impulso mi venne da gridare.
“No! Aiuto! Astrid!”.
“Non scappare...” Mi sussurrò mentre si avvicinava.
Guardandomi attorno cercai di scappare verso altre aule correndo più veloce che potevo, ma lui era sempre dietro di me.
“Non ho più fiato! Accidenti devo nascondermi altrimenti sparirò come quella ragazza e non voglio. Dove mi nascondo!?” Pensai.
“E' tutto inutile, so che sei nell'aula di chimica avverto il calore del tuo corpo, e sapevo pure di quando eri dietro la porta e mi hai visto portare via quella ragazza ho ragione? Sherry?”.
All'udire di quelle parole ebbi ancora più paura e cercai di stringermi per non farmi vedere nell'aula di chimica, così chiusi gli occhi sperando che sarebbe andato via.
Appena riaprii gli occhi vidi Maki davanti a me, e ormai messa al muro non riuscii più a reagire e richiusi gli occhi aspettando quello che sarebbe successo dopo.
Nonostante fosse un fantasma riusci a sentire il suo fiato sul collo. Ma proprio quando le sue labbra fredde si stavano per poggiare su di me, qualcosa sbattendo violentemente contro la barriera lo distrasse, così ne approfittai per scappare e grazie a quel momento di distrazione riuscì a oltrepassare la barriera che aveva messo per evitare che io scappassi. Una volta uscita dalla scuola vidi Astrid con una sbarra in mano che riprendeva fiato. Infatti Astrid aveva cercato di attirare l'attenzione di Maki infrangendo la barriera permettendomi così di scappare.
“A-Astrid tu...Grazie mi hai salvato la vita”.
“Allora sono arrivato in tempo. Avevo capito che stava succedendo qualcosa quando il tuo telefono ha smesso di funzionare e quando sono arrivato qui ho capito che Maki era in azione grazie alla barriera.”Disse affannosamente.
“Ma sei ferito al braccio! Hai un taglio molto profondo!”.
“Oh non è nulla e solo che mentre venivo qua ho sbattuto contro un muratore che aveva un taglierino in mano e così...Ma che f-fai?!”.
“Che domande ti medico no?!”.
“Ma il tuo fazzoletto, lo rovinerai”.
“Sei più importante tu di un fazzoletto non credi, Astrid?” dissi e a questa ultime parole arrossì e alzandosi, mi prese per una mano e mi sbatté contro il muro.
“Ma cosa faii!? Sei forse impazzito?”.
“No, è solo che ti devo dire una cosa.”
“E c-cosa mi devi dire?”.
Così Astrid mi abbracciò e mi sussurrò vicino all'orecchio.
“Stai attenta, non voglio perderti ti prego” a queste parole io arrossì.
“Non succederà”. Dopo aver detto quelle parole Astrid mi strinse ancora più forte e prima che potessi dire qualcosa, me l'ho ritrovai davanti con uno sguardo preoccupato ma allo stesso tempo dolce. Restammo in silenzio per un po' davanti alla scuola fino a quando lui, non mi diede un bacio sulle labbra così dolce ma allo stesso tempo così profondo che non riuscì a pensare più a nulla, poi con un tono dolce mi sussurrò nell'orecchio...Ti amo...lasciandomi senza parole.
Death Kiss-Capitolo 003-Il Bacio Della Morte
Spoiler:
Non facevo che pensare a Maki e la mia avventura con lui, ma soprattutto non facevo che pensare ad Astrid e il suo bacio. Più ci pensavo e più non capivo, fino a quando le mie palpebre non si chiusero per il sonno. Il giorno dopo a scuola tutti mi guardavano con un aria spaventata.
“Sherry!” gridò Astrid, che correva verso di me.
“Ah buongiorno Astrid” Dissi con un leggero imbarazzo.
“Allora come va? Ma...ma cosa hai al collo?” disse Astrid con un aria di incomprensione.
“Eh al collo? Perché cos'ho?”.
“Hai una collana strana...ma è di ghiaccio!”.
“Cosa? Stai scherzando? Io non vedo e sento nulla sul collo” però avevo davvero una collana al collo era formata da ghiaccio e aveva un pendente a forma di goccia.
“Vieni con me!” gridò Astrid e prendendomi mi porto già al bar.
“ Credo che sia un incantesimo di Maki”.
“Cosa? E ha cosa servirebbe?”.
“Non so...ma se non ricordo male questa collana sta a simboleggiare che tu sei la sua prossima vittima e che farà di tutto per averti.”
“Perchè, perchè vuole proprio me? Cos'ho io? Cosa vuole da me!?” pensai.
“Stai attenta!”.
“Lo so non c'è bisogno di dirmelo sempre.” poi mi voltai e riandai in aula.
“Cosa faccio? Se davvero quello che ha detto Astrid e vero, Maki può essere capace di tutto.” Pensai.
Nella scuola le sparizioni cominciarono a diventare sempre più recenti, e le persone al pensiero che Maki voleva me erano più sicure.
“Forse se parlo con Maki e faccio un accordo con lui, smetterà di rapire la gente...”.
“Ma che dici! Vorresti trattare con un fantasma?”.
“Astrid! No! Se Maki vuole me allora potrei fare un accordo con lui per fare in modo che più nessuno sparisca dalla scuola!”
“E tu pensi che un fantasma rispetterà un accordo? Chi lo dice che dopo averti rapita non lo continui a fare? Ascoltami! Lascia perdere.”.
“Ma che ne sai! Forse potrebbe mantenere la parola!”.
La scuola ormai era vuota eravamo rimasti solo io e Astrid nel corridoio, e senza rendersene conto mi tirò uno schiaffo.
“Ma che diavolo ti è preso?!”.
“Se la pesi così allora non parlarmi ne guardarmi più!”.
“N-No non volevo dire quest...”.
“Lascialo andare via, Sherry e vieni con me.” un vento freddo alle mie spalle e la voce di Maki che era proprio dietro me. Era apparso, intanto Astrid che si era girato, cercò di raggiungermi, ma prima che lui potesse farlo Maki mi aveva già poggiato le labbra sul collo dandomi un bacio freddissimo. Sentii un brivido attraversarmi il corpo e subito dopo una sensazione di freddo, non riuscivo più a muovermi, le parole erano come bloccate nella gola, era come se il mio corpo morisse, le mie palpebre diventavano sempre più pesanti e i miei occhi presto cominciarono a fissare il vuoto.
A un tratto Maki mi sussurrò all'orecchio “Vuoi tu Sherry, venire con me?”.
“S...solo se t-tu smetterai d-di rapire l...le persone...Mi dispiace Astri...d” quelle furono le uniche parole che riuscii a pronunciare.
“Certo che lo farò solo per te, se mi seguirai, il mio bacio della morte non agirà su di te.”
Poi mi ribaciò nuovamente sul collo e quella sensazione di freddo che istanti prima provavo sparì. Prima di sparire però sentii la voce di Astrid gridare “No! Sherry non lasciarmi! Lo avevi promesso!!” mentre cercava di raggiungermi. Poi il buio e le tenebre mi invasero.
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