Intervista Al Mangaka 3

Rivista: Young Animal

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baggio86

Intervista presente nel DVD 3 dell’anime di Berserk, regione 1.

D: Oggi intervistiamo il creatore di Berserk, Kentaro Miura, indagando sulla nascita del suo lavoro piu’ importante.
R: Salve, piacere.

D: La prima domanda e’ come le sia venuta in mente l’idea di Berserk. Come e’ arrivato a realizzare questo concept?
R: In realta’ all’inizio non avevo un’idea precisa su come avrei voluto sviluppare Berserk, ma l’idea divenne gradualmente piu’ concreta ai tempi delle superiori, mentre guardavo i miei anime preferiti in TV. Ogni volta che mi interessava qualcosa cercavo di documentarmi e di ottenere sempre maggiori informazioni. Fu piu’ o meno come l’argilla, le idee alla base di Berserk vennero insieme piano piano, gradualmente. All’inizio non sapevo bene cosa davvero volessi realizzare.

D: Ho sempre pensato che il tema alla base di Berserk sia piuttosto complesso.
R: Beh…

D: Lei parla della legge universale del Karma.
R: Beh, come dire… se sei un mangaka [“disegnatore di manga” NDE] e lavori a casa, passi piu’ o meno tutto il giorno alla tua scrivania. La maggior parte delle informazioni riguardo cio’ che accade nel mondo puoi ottenerle solo attraverso la TV. Penso che questo sia il modo in cui la stragrande maggioranza dei mangaka passa i loro i giorni. Quindi e’ inevitabile che prima o poi io trovi un mio personale punto di vista riguardo tutti i problemi che stanno avvenendo nel mondo. Un lavoratore normale che viva in un mondo normale si concentrerebbe su problemi personali piu’ o meno normali, standard. Magari sarebbe preoccupato di come i figli vadano a scuola e via dicendo. Ma io vivo piu’ o meno isolato, osservando il mondo attraverso le notizie che passa la TV, e questo credo mi permetta di astrarmi maggiormente e di osservare le cose nel loro insieme. Posso vedere il mondo da un altro punto di vista. Non sto parlando di un evento in particolare. Se mi arriva notizia che e’ scoppiata una guerra in un altro Paese, oppure che c’e’ stato un massacro da qualche parte in Giappone, osservo la cosa in maniera oggettiva. I culti religiosi oppure atti di atrocita’ sono stati il tema principale dei telegiornali ultimamente. Quando sento questo genere di notizie, non e’ proprio che io voglia trovare una risposta o una motivazione, ma desidero poter visualizzare con chiarezza che cosa sta succedendo. Voglio semplicemente vedere la cosa con i miei occhi, secondo il modo in cui io sono fatto. In questo processo l’idea va diventando via via piu’ chiara. Penso di averlo gia’ detto in una precedente intervista, ma quando ho saputo di Tsuchizoku e Futsuzoku, questo ha influenzato Berserk. Stavo scrivendo Berserk mentre apprendevo dell’incidente al telegiornale. E poco tempo dopo, in Berserk trattai della psicologia di massa. Penso che sia stato quell’avvenimento a farmi desiderare di parlare dell’argomento nel manga, in modo che questo mi aiutasse a comprenderlo meglio. All’inizio, piu’ o meno fino al quinto volume, scrivevo ancora di argomenti che avevo in testa gia’ ai tempi del liceo. Quindi la mia vita si rifletteva molto in cio’ che scrivevo inizialmente. Dopo un po’ di tempo, cominciai a vedere un disegno piu’ grande delle cose.

D: Capisco. Questo in realta’ ci porta alla seconda domanda. Mi piacerebbe sapere quali sono state le fonti di ispirazione di Berserk.
R: Si tratta di un romanzo giapponese, ma… si chiama “Guin Saga”, scritto da Kaoru Kurimoto ed e’ stata l’opera che mi ha influenzato maggiormente. Guin Saga e’ un romanzo fantasy, ed ha tentato di stabilire un nuovo record di longevita’ per un’opera fantasy scritta da un singolo autore, tanto da entrare nel Guinnes dei primati. Inizialmente era previsto che uscissero 100 volumi. Ma e’ gia’ arrivata ad 80 volumi, quindi probabilmente riuscira’ a superare quella cifra. Cominciai a leggerla durante i primi anni del liceo, e continuo a leggere ogni mese i nuovi volumi. Quindi direi che Guin Saga e’ l’opera che ha avuto l’influenza piu’ evidente. Ovviamente mi hanno influenzato anche altre cose, come film e cartoni animati.

D: Capisco. Mi piacerebbe parlare ancora un po’ riguardo il concept. Il periodo storico in cui e’ ambientato Berserk sembra il medioevo. Vi sono richiami evidenti, come se gli eventi accadessero da qualche parte in Europa. C’e’ qualche evento storico su cui si e’ basato durante la stesura di Berserk?
R: Veramente no, non uso mai eventi storici, piuttosto preferisco prendere spunto dalle favole o da film fantasy. E’ da quando andavo al liceo che ho cominciato a lavorare alla creazione di un mio universo fantasy. Come ho detto, ho preso spunto da Guin Saga, e da film come Excalibur o Conan il Barbaro. E’ da questi film che sono arrivato alla formulazione del fantasy dark. Non credo di essere stato ispirato da veri eventi storici. Li ho semplicemente utilizzati come riferimenti. Avevo comunque pensato di scrivere una storia incentrata su Dracula. Sto parlando del vero Dracula, Vlad Tepes. Desideravo utilizzare i documenti storici che ci sono rimasti. E c’e’ anche la famosa storia di Sherlock Holmes. Il racconto in cui Conan Doyle viene preso in giro dalla fata di Cottingley.

D: Mi dispiace, temo di non conoscerlo.
R: Non ho scritto esattamente la stessa cosa, ma ho scritto una storia in qualche modo simile. C’era una storia su una fata nel… non ricordo esattamente in quale volume, credo il 15 o il 16.

D: Mi piacerebbe farle una domanda tecnica adesso. I suoi disegni sono estremamente ricchi di dettagli. Ovunque si guardi, tutto e’ molto particolareggiato. Usa qualcosa come punto di riferimento quando disegna?
R: Ho un’infinita’ di libri e riviste che uso come punto di riferimento. Uso una vasta collezione di fotografie provenienti da molti Paesi… ma in realta’ e’ piu’ facile trovare immagini delle armature o dei paesaggi in Giappone. Quindi, se ho bisogno di immagini, vado a fare le fotografie per conto mio o chiedo a qualcuno di farle. La collezione adesso e’ davvero enorme!

D: Capisco.
R: Le immagini sono il miglior punto di riferimento per un disegnatore. La cosa fondamentale e’ come le cose appaiono. Se davvero dobbiamo parlare di roba tecnica piuttosto si potrebbe dire che alcune armature non venivano utilizzate in quel periodo storico. Ma non mi sono voluto porre il problema.

D: Capisco.
R: Semplicemente mi piacciono le cose che appaiono fighe!

D: Capisco. Ora mi piacerebbe saperne di piu’ sul protagonista, Gatsu. Ha una personalita’ marcata, e’ un personaggio profondo. C’e’ qualcuno in particolare che ha usato come modello per Gatsu?
R: Beh, gli amici di Gatsu nella Squadra dei Falchi sono ripresi dai miei compagni del liceo. Ma non ho usato nessuno in particolare per Gatsu e Grifis.

D: Davvero nessuna figura storica?
R: Beh, e’ strano che l’abbia menzionato, ma ho saputo di un cavaliere che supporto’ una rivolta popolare in Germania, il suo nome era Goetz. Ed aveva un braccio metallico artificiale. Quando lo scoprii, pensai che fosse una strana coincidenza. Non so se lanciasse anche frecce da quel braccio. E’ stato molto strano perche’ avevo gia’ cominciato a lavorare su Berserk. In realta’ non avevo nessun modello nel momento in cui ho creato Gatsu. Ma se stiamo parlando solo dell’aspetto fisico e non della personalita’ allora immagino che il modello fu Rutger Hauer. Lo vidi mentre recitava nel ruolo di mercenario in un film chiamato Flesh and Blood, e ne fui colpito. Recito’ anche nella parte del capo in Salute of the Jugger. Era un film SciFi, ma pensai che il personaggio che interpretava fosse simile a Gatsu. Anche il protagonista di Highlander piu’ o meno mi ricorda Gatsu. Penso che abbia molto in comune con tutti quegli eroi stereotipati che ammiravo ai tempi del liceo. Ma se parliamo della personalita’ di Gatsu o dei suoi pensieri… immagino che buona parte di essi vengano da me stesso. E qualche volta utilizzo come fonti d’ispirazione i miei amici piu’ stretti. Quindi la personalita’ di Gatsu non e’ sempre basata su un’unica persona, ma e’ piu’ astratta. Le sue azioni e i suoi pensieri dipendono dalla situazione. Gatsu non ha un modello specifico.

D: Capisco. Negli USA, Media Blasters sta presentando l’anime di Berserk al pubblico. Fece qualche richiesta riguardo l’anime al momento in cui si decise di realizzarlo? Che tipo di suggerimenti diede allo studio di produzione?
R: Berserk e’ il mio primo manga e anime. Ero molto emozionato, e desideravo realizzare qualcosa di buono. Avrei potuto lasciare che lo staff dello Studio facesse il suo lavoro, ma diedi qualche suggerimento sulle caratteristiche generali del design dei personaggi. Nonostante questo, la mia preoccupazione principale furono le battute. Mi mandarono i testi e, dopo averli corretti, apportai delle modifiche. Ho controllato tutte le battute, ed ho apportato moltissimi cambiamenti e fatto svariate richieste su tutti i testi. Immagino che gli sceneggiatori mi abbiano odiato.

D: Beh e’ naturale, dimostra quanto lei tenga al prodotto.
R: Gia’, immagino sia cosi’.

D: Mi piacerebbe farle qualche domanda personale adesso. Prima abbiamo parlato di Guin Saga, di Kaoru Kurimoto. E la mia prossima domanda e’… c’e’ qualche disegnatore, regista o film che l’abbia influenzata?
R: Beh, si tratta di un disegnatore giapponese, ma… immagino che sia molto conosciuto negli USA come Mr. Go Nagai. Ha avuto una grande influenza su di me. Amo il suo stile dinamico. Ed ho anche un paio di registi americani che adoro. Mi piacciono i film di Tim Burton e Sam Raimi. Anche questa e’ una strana storia. Ai tempi ero ancora al liceo, era il giorno in cui completai il primo episodio di Berserk, e al cinema davano Evil Dead 2. Quindi dopo averlo spedito all’editore, andai a vedere il film. Era cosi’ simile a Berserk che fui molto stupito. In Evil Dead 3 – che conosco anche come Captain Supermarket – il protagonista aveva un braccio amputato ed una motosega al suo posto, oltre ad un fucile dietro la schiena. Era senza parole, perche’ Gatsu aveva un’arma da fuoco nel suo braccio ed una spada enorme dietro la schiena. Era esattamente come Ash. Ricordo di aver avuto paura di essere denunciato per plagio. Avevo appena finito il mio primo manga ed ero gia’ nervoso. Sono un grande fan dei film di Sam Raimi, mi piace anche Dark Man. Ci fu un calo dopo Spiderman, ma i suoi film continuano a piacermi. E mi piace anche Tim Burton, perche’ i suoi film sono sempre fuori dagli schemi. E’ di per se’ strano il fatto che una persona possa essere contemporaneamente cosi’ fuori dai canoni eppure cosi’ influente. Ma e’ per questo che amo i suoi film. James Cameron ha perso il suo tocco magico dopo essere diventato uno dei grandi. Beh, non so se lui si consideri fuori dagli schemi. Ma quando vidi Terminator, essendo un fan dello SciFi, ero davvero esaltato del fatto che lui fosse uno di quei geni fuori dai canoni, come Tim Burton… ma alla fine si scopri’ che non lo era. E ovviamente, Star Wars e’ il mio film preferito in assoluto. Lo vidi quando ero ancora piccolo, quindi mi impressiono’ davvero tanto, e da allora fui un grande fan di Star Wars. Ma Episodio 1 su molto scadente. La sceneggiatura era tutta da rivedere.

D: Un’altra domanda… come molte persone sanno, lei comincio’ a lavorare su Berserk quando era al liceo… e alla fine e’ stato trasposto in una serie animata e la gente puo’ vedere il mondo che lei ha creato. Lo ha gia’ detto prima, ma puo’ ripeterci come e’ riuscito a pubblicare Berserk?
R: Ho cercato di farlo pubblicare dall’editore Hakusensha.

D: Ci riusci’?
R: Si, in Giappone un mangaka di solito scrive un episodio pilota di circa 25 pagine… e lo manda all’editore. Se ti scelgono, hai la possibilita’ di realizzare una serie. E fortunatamente io fui scelto. L’editore fu soddisfatto di Berserk, quindi ebbi l’opportunita’ di serializzarlo. In genere, quelle prime idee sembravano avere qualcosa di speciale.

D: Capisco. E qui affrontiamo l’ultimo argomento. Berserk ha un successo incredibile negli USA.
R: Grazie mille.

D: Tutti i fan di Berserk sono molto felici. Vuole dire qualcosa ai suoi fan americani?
R: In realta’ ho piu’ che altro una domanda. Cosa pensano i fan occidentali di questo mondo fantasy creato da un orientale? Molti orientali credono che gli universi fantasy creati ad Hollywood… oppure quelli in cui credono gli occidentali, siano mondi fantasy piu’ veri, piu’ genuini. E pernso che Berserk sia molto influenzato dalla cultura occidentale. Sto cercando di creare qualcosa partendo da cio’ che ho imparato dell’occidente. Quindi sono curioso di sapere cosa pensano di Berserk gli occidentali. Questa e’ la domanda che vorrei porre ai miei fan in America. Spero di avere un riscontro.

D: Lo faro’ sapere ai suoi fan negli USA.
R: Grazie.

tratto da berserkrealm
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Fantastica, bel lavoro
baggio86

meno male ke ci sei tu ke commenti queste interviste...sono li da 3 mesi e nessuno commenta :cry:
gatsu

baggio l'ho convinto io a postare... 8-)
Ospite

Mmmm magari proprio uguale a Ash non lo so eh...xD
diu7

poveraccio io pensavo che foose uno svogliato che disegna ogni tanto invece per disegnare berserk è diventato un emarginato. vai kentaro!!!!!!!!
baggio86

puoi presentarti nella sezione benvenuti per favore?
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Ciriola
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Iscritto il: 24 apr 2008, 00:44
Località: Roma

R: Semplicemente mi piacciono le cose che appaiono fighe! ---> oddio qui mi è parso un poco bimbominchia...


per il resto, ha una passione per film piuttosto banali.


Mi ha decisamente deluso.. idee poco definite, proiezione vaga sul futuro. Citazioni veramente inutili.

Direi che da questa intervista, quantomeno, mi pare una persona insipida
Si dice che gli dei giochino con le vite degli uomini. Ma a quali giochi e perché,
quali siano le identità delle pedine, il gioco e le regole... chi lo sa?
Meglio non indagare.
Rotolò un tuono.
Rotolò un sei.

[Terry Pratchett - A me le guardie!]
Ospite

Ciriola ha scritto:R: Semplicemente mi piacciono le cose che appaiono fighe! ---> oddio qui mi è parso un poco bimbominchia...


per il resto, ha una passione per film piuttosto banali.


Mi ha decisamente deluso.. idee poco definite, proiezione vaga sul futuro. Citazioni veramente inutili.

Direi che da questa intervista, quantomeno, mi pare una persona insipida
Direi più inetta che insipida auhauh
Ospite

Che sia "bimbominkia-insipido-inetto" a me non sembra visto il manga che ha creato!
E poi come fate a dare del bimbominkia ad un 40enne??! :ommio:
Cmq, fatto sta che se non si prendesse tutte quelle "pause" più o meno utili e si impegnasse di più per far uscire almeno un capitolo al mese sarebbe benvisto dai fans e non denigrato e catalogato come "svogliato" o "fanullone"...
Buon dì!
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