Battle Royale - Discussione

Rivista: Young Champion Magazine

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spake
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se cerchi su wiki ci dovrebbe essere scritto
Kayleen il 18/03/2008, 8:25
Ok è mattina. Ok ho sonno, tanto sonno e neanche il lettore mp3 a tutto volume è riuscito a scuotermi... però ci vedo... nei limiti del consentito gli occhi sono aperti (credo). Ma allora mi dite dov'è finita la firma di spake????!!!!
Cioè non è cosa che è possibile non vedere! O_O
Fai dello scambio equivalente le fondamenta del tuo rapporto di coppia FMZ XD by spake
If anything goes wrong, Kyle will be my constant by spake
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DUTCH WIFE! :tunz: DUTCH WIFE! :tunz:


Se anche tu vuoi NanaToKaoru come progetto del team o vuoi anche solo rompere le palle a David Belle, clicca sull'immagine e scrivi "NO ALLA CENSURA, VOGLIO NANA", fate sentire la vostra voce:
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gatsu

volevo solo ringraziare per i cap :geek:
Zelos

Fiamma ha scritto:Non esiste nessuna paese asiatico con leggi del genere tuttavia penso che il mangakan volesse denunciare la politica asiatica in generale ( ovviamente con qualche riferimento diretto)...
Il fumetto è (che come ricorda
spake ha scritto:comunque, per chi non lo sapesse, è ispirato ad un romanzo :mrgreen:
) è il risultato di una collaborazione tra l'autore del romanzo ed il mangaka.

In patria (Giappone, e non l'Asia in generale) è divenuto un caso nazionale poichè questo paese sottopone i suoi abitanti ad una competizione spietata in ogni campo sin dalla più tenera età. Dico ciò poichè mio padre vi si è recato per motivi di lavoro qualche anno fa e mi descriveva il Giappone come un paese bellissimo ma allucinante dal punto di vista umano: infatti i bambini sin da quando sono piccoli vengono spinti a praticare miliardi di attività extrascolastiche oltre alla scuola mattutina e POMERIDIANA!!! Successivamente, in base ai loro rendimenti, vengono mandati in diversi tipi di scuole che potremmo senza problemi definire di livello A, B, C, etc. a seconda della loro bravura. Come noi possiamo aspirare a diversi tipi di UNIVERSITA' da come usciamo dalle superiori, loro lo fanno sin dalle elementari.
E' naturale quindi che a 19 anni, ma anche già prima come risulta dalla tenrissima età dei protagonisti, i ragazzi abbiano uno spirito competitivo che sfocia in quello di sopravvivenza. E tutto questo, vi domanderete, PERCHE' MAI? Ma naturalmente per rendere poi al massimo nel campo del lavoro.
Detto in due banalissime parole è questo il sistema giapponese che, estremizzato, viene criticato dallo scrittore e dal mangaka.

Ma in questo modo vi risulterà anche più chiaro come mai il Giappone venga visto come il paese delle assurdità, dei giochi televisivi stupidi ed insensati e delle inutilità, come le trovate tecnologiche sempre più astruse che si inventano: desiderio d'evasione... Non sopportando una quotidianità così disumanizzante si accontentano di tutto pur di diveritrsi. E il loro divertimento è divenuto un business dalle cifre da capogiro: ECCO PERCHE' I MANGAKA IN PATRIA SONO CONSIDERATI DEGLI IDOLI E HANNO LA STESSA RISONANZA ED IMPORTANZA CHE SI ATTRIBUISCE AD UN ATTORE, UNA ROCK STAR, O ADDIRITTURA UN POLITICO.

ALLO STESSO MODO VI RISULTERA' PIU' CHIARO COME IL GIAPPONE SIA IL PAESE CON LA PIU' ALTA PERCENTUALE DI SUICIDI IN TUTTA LA TERRA...


Fatemi sapere che ne pensate...
baggio86

un' analisi interessante...
Zelos

grazie baggio86, e grazie ancora per avermi indicato questo forum!

Comunque ho scoperto che ne hanno fatto pure un film (del quale poi ne è stato tratto un sequel) naturalmente censuratissimo in patria, mai arrivato in America e ulteriormente tagliato in Germania, unico paese d'Europa ad aver permesso che il film venisse proiettato. Per quanto riguarda l'Italia, una casa di distribuzione ne ha comprato i diritti ma ancora non ha fatto sapere nulla per la messa in commercio: se contate che il film ha ormai più di 8 anni (è uscito nel 2000 in Giappone) vedo poche speranze che conosceremo mai quel film... che strano... non riesco a spiegarmi il perchè...
Yamato

Zelos ha scritto:In patria (Giappone, e non l'Asia in generale) è divenuto un caso nazionale poichè questo paese sottopone i suoi abitanti ad una competizione spietata in ogni campo sin dalla più tenera età. Dico ciò poichè mio padre vi si è recato per motivi di lavoro qualche anno fa e mi descriveva il Giappone come un paese bellissimo ma allucinante dal punto di vista umano: infatti i bambini sin da quando sono piccoli vengono spinti a praticare miliardi di attività extrascolastiche oltre alla scuola mattutina e POMERIDIANA!!! Successivamente, in base ai loro rendimenti, vengono mandati in diversi tipi di scuole che potremmo senza problemi definire di livello A, B, C, etc. a seconda della loro bravura. Come noi possiamo aspirare a diversi tipi di UNIVERSITA' da come usciamo dalle superiori, loro lo fanno sin dalle elementari.
E' naturale quindi che a 19 anni, ma anche già prima come risulta dalla tenrissima età dei protagonisti, i ragazzi abbiano uno spirito competitivo che sfocia in quello di sopravvivenza. E tutto questo, vi domanderete, PERCHE' MAI? Ma naturalmente per rendere poi al massimo nel campo del lavoro.
Detto in due banalissime parole è questo il sistema giapponese che, estremizzato, viene criticato dallo scrittore e dal mangaka.

Ma in questo modo vi risulterà anche più chiaro come mai il Giappone venga visto come il paese delle assurdità, dei giochi televisivi stupidi ed insensati e delle inutilità, come le trovate tecnologiche sempre più astruse che si inventano: desiderio d'evasione... Non sopportando una quotidianità così disumanizzante si accontentano di tutto pur di diveritrsi. E il loro divertimento è divenuto un business dalle cifre da capogiro: ECCO PERCHE' I MANGAKA IN PATRIA SONO CONSIDERATI DEGLI IDOLI E HANNO LA STESSA RISONANZA ED IMPORTANZA CHE SI ATTRIBUISCE AD UN ATTORE, UNA ROCK STAR, O ADDIRITTURA UN POLITICO.

ALLO STESSO MODO VI RISULTERA' PIU' CHIARO COME IL GIAPPONE SIA IL PAESE CON LA PIU' ALTA PERCENTUALE DI SUICIDI IN TUTTA LA TERRA...


Fatemi sapere che ne pensate...
Certe cose vere, altre puri stereotipi.
Allora... sicuramente la competitività è una delle caratteristiche più evidenti che c'è in Giappone. Però ti devo contraddire su alcuni punti:
- le scuole di vari livelli i ragazzi sono costretti a sceglierle dalle medie (che, in Giappone, è meglio ricordare che cominciano a 13 anni...) e non dalle elementari, così come noi cominciamo con il liceo (e non con l'università! Dubito, se fai un istituto professionale, che il tuo sogno sia di diventare medico o avvocato, no?). Indi per cui la scelta sul tipo e livello di scuola la fanno quando hanno un anno meno di noi, nulla di trascendentale.
- le "assurdità" (mi chiedo come reagirebbero loro a vedere "Uomini e Donne", prima di dire che il loro programmi sono assurdi...) provengono non da un desiderio di evasione (che non avvertono), bensì da un fatto culturale. Così come culturale è la loro abitudine a lavorare ed a competere a livelli che a noi sembrerebbero inumani. Però, sempre come valore culturale, hanno una cosa che a noi manca del tutto e che è in netta contrapposizione con la competizione a cui sono sottoposti: il rapporto kohai-senpai (se devo spiegare in cosa consiste, ditemelo che lo faccio).
- il suicidio, ahimé, anche quello fa parte dei loro valori culturali. Non si ammazzano per via della competizione in sé (per loro sopportabilissima, dal momento che ci sono abituati... anche se, malgrado la competizione sia alta, bisogna ricordare che le condizioni e i ritmi di lavoro spesso sono meno inumani di quelli che si vedono in Italia, e le leggi sul lavoro in questo senso sono chiarissime!), bensì per il fallimento. Il famoso "karakiri" fa parte della cultura giapponese: esso consiste nell'atto di uccidersi (nella tradizione si faceva trapassandosi il torace con una spada) in caso di fallimento.

Passando a dati più oggettivi, mi pare che siano gli USA quelli con il maggior numero di suicidi annui... ma potrei sbagliare (dettagli, comunque).
Invece, per concludere, anche se sicuramente per alcuni versi trovo il giappone qualcosa di inumano e posso capire le critiche che portano, a volte, alcuni mangaka verso la loro cultura (anche se, solitamente, sono mooolto più critici nei confronti dell'America, anche per questioni politiche risalenti al periodo tra le due guerre), però so anche che non posso permettermi di criticare il loro mondo: tutto fa parte ed è figlio della loro cultura, a me estranea, e che quindi non ho la possibilità di criticarla dal momento che non avrei un approccio olistico.

EDIT: Rispetto al film... è fatto sullo stile dei loro live action, ed è di una bruttezza che posso capire benissimo che nessuno abbia il coraggio di trasmetterlo fuori dal giappone: scadente la recitazione, scadente la produzione, scadente la sceneggiatura (che non segue il romanzo)... è veramente pessimo!!
baggio86

xo' una cosa è scegliere ke scuola superiore fare, un'altra cosa è dividere le classi in base all'intelligenza e al profitto scolastico...uno è una scelta, l'altro è un imposizione...
Yamato

baggio86 ha scritto:xo' una cosa è scegliere ke scuola superiore fare, un'altra cosa è dividere le classi in base all'intelligenza e al profitto scolastico...uno è una scelta, l'altro è un imposizione...
Ma ci sono anche in Italia, anche se in modo più velato. Ci sono scuole migliori, che pretendono di più (a Genova persino due licei che, se non passi un test di ammissione molto duro, non ti fanno entrare... e per restare devi mantenere la media del 9, e io questa la chiamo distinizione per profitto scolastico!) e altre che invece sono più facili.
Sicuramente la distinzione non é così evidente come il Giappone, in America, in Francia, in Germania... e, se devo dire, si vede: abbiamo un sistema di scuole superiori che fa decisamente schifo. Inoltre, personalmente, credo che in Italia una distinzione di questo tipo potrebbe far bene... se siamo arrivati al punto che le università non si fidano più del giudizio dei licei, qualcosa da cambiare ci sarà ben...
baggio86

ma quelle sono scuole private, e in italia scuole cosi' se ne contano pokissime...li' invece vengono divisi in base al profitto fin da piccoli...da noi c'è scelta, li' no...se io faccio una scuola professionale niente mi vieta poi di frequentare la facolta' di legge e diventare un avvocato...li' questo nn lo so...
dire ke nn c'è molta differenza, paragonando l'intero sistema jappo con pokissime scuole italiane, nn mi sembra molto esatto...ora nn voglio dire ke uno è migliore dell'altro, ma sicuramente sono molto molto diversi
Yamato

baggio86 ha scritto:ma quelle sono scuole private, e in italia scuole cosi' se ne contano pokissime...li' invece vengono divisi in base al profitto fin da piccoli...da noi c'è scelta, li' no...se io faccio una scuola professionale niente mi vieta poi di frequentare la facolta' di legge e diventare un avvocato...li' questo nn lo so...
dire ke nn c'è molta differenza, paragonando l'intero sistema jappo con pokissime scuole italiane, nn mi sembra molto esatto...ora nn voglio dire ke uno è migliore dell'altro, ma sicuramente sono molto molto diversi
Sono diversissimi, ovviamente! Comunque in Giappone puoi fare la scuola media, il liceo e l'università che vuoi... devi solo passare i test di ingresso! Voglio dire, non è una selezione fatta a prescindere: c'è un test d'ingresso da passare, e se non lo passi non frequenterai quella determinata scuola, punto.
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