Per quanto riguarda i disegni il viso è più arrotondato e comunque è quello di un adolescente.
Per quanto riguarda questa minisaga flashback di 3 capitoli sembra non avere significato o collegamento con la trama. Spero che nel prossimo capitolo gli possa dare un senso ma per il momento è totalmente fuori dal contesto.
Per quanto riguarda la psicologia dei personaggi invece non sono d'accordo perché mi piace che gatsu abbia avuto un'evoluzione.
All'inizio del manga troviamo il gatsu più tormentato che è ancora traumatizzato dal marchio e da quello che gli è successo, un gatsu che rifiuta ogni aiuto ed è concentrato sulla sua vendetta. Nel flashback dell'età dell'oro non c'è tutto questo, gatsu è un po' chiuso ed è un duro che si guadagna da vivere come mercenario, non parlerei certo di allegro e socievole, però si integra bene tra i falchi ed è abbastanza normale come persona. Nella saga di adesso c'è un gatsu leggermente più giovane, poco prima dell'incontro con grifis e si comporta normalmente per essere un mercenario minorenne XD
Invece il gatsu contemporaneo ha imparato di nuovo ad amare ad avere dei compagni a cui tiene come nella squadra dei falchi però non è spensierato come una volta perché ha l'armatura e ancora la maledizione.
Questa secondo me è stata l'evoluzione del personaggio non semplicemente da sanguinario a bravo ragazzo che è una sintesi da bimbiminchia a cui piace solo lo spruzzetto di sangue (che non è quella che hai fatto tu).
Poi se vogliamo parlare del manga in generale c'è stato un calo fisiologico perché l'autore non ci lavora a tempo pieno e non è concentrato sulla palla
I tempi si allungano, i temi si sfilacciano, i personaggi si infiacchiscono e arrugginiscono. Detto questo anche la saga dei pirati non mi è dispiaciuta del resto la traversata in mare non poteva essere fulminea e in mare ci sono pirati, mostri marini e sirene e ce li ha messi tutti quindi niente da dire, l'unico appunto è che è durata 2 anni e a rotto i cosiddetti 
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