Full Metal Panic - I sunti dei romanzi.

Rivista: Newtype

Moderatori: Vice-Capo, Senior-Member, Capo, Leggende, Membri

Rispondi
ZioTesKio

Forse non tutti sanno che il "percorso evolutivo" di FMP è un po' diverso da quello solito, generalmente la storia nasce dal manga, viene serializzata per il piccolo schermo ed a volte nascono dei romanzi (light novels) di compendio, che narrano parti non toccate nel fumetto (un esempio può essere KOR, Kimagure Orange Road, conosciuto in Italia con il titolo orripilante di "E' quasi magia, Johnny"... e quella che si è fumato colui che l'ha trovato non era "quasi" maria... :mrgreen: ); per FMP, invece, il percorso è stato inverso, dalle light novels sono nate le serie tv e nel contempo i manga che si ospitano in sezione (anche se, se non erro, dovrebbe essercene qualcun altro).

La produzione dei romanzi di Gatoh è ormai decennale e va scissa in due tronconi, le novels vere e proprie, che riguardano il main plot (la storia principale), da cui sono state tratte le due serie animate "FMP" e "FMP- The Second Raid" (con ovvie differenze); e le raccolte di Short Story (o Side Story), dal tono in genere più scanzonato e da cui ha avuto i natali "FMP - Fumoffu!" (anche se alcune riguardano avvenimenti che si inseriscono nella narrazione vera e propria, la nascita della Mithril, il primo incontro tra un Sousuke bebè e Kalinin, ad esempio).

Quel che ne viene fuori è un vero e proprio universo parallelo al nostro, con implicazioni e confini politici completamente stravolti rispetto a quelli che conosciamo (Guerra Fredda mai conclusa, guerra civile in Cina, ecc ecc) ed in cui la Black Technology la fa da padrona; Gatoh, nonostante non sia originalissimo e non nasconda la sua passione per le citazioni, riesce ad imbastire una storia godibile ed affascinante e di cui ancora non si conosce la fine ("Nick of Time" che sembrava dovesse essere l'ultimo romanzo è da poco uscito... ed è tutt'altro che l'ultimo...).

Questo è l'elenco dei dieci romanzi sul main plot pubblicati finora, evito la raccolta di SS perché non basterebbero due pagine :P (anche se qualche accenno a qualcuna nei sunti presi da un altro forum c'è):

- Fighting Boy Meets Girl (narra gli avvenimenti visti in FMP negli episodi dall'1 al 7)
- One Night Stand (in tv, gli episodi dal 9 al 12 di FMP)
- Into the Blue (episodi 18 e 20/24 di FMP)
- Ending Day by Day (episodi dal 5 al 13 di TSR, che differisce non poco dal romanzo)
- Dancing Very Merry Christmas (da qui in poi non sono stati animati)
- Continuing On My Own
- Burning One Man Force
- Come Make My Day
- Approaching Nick Of Time

Gli episodi "mancanti" sono tratti da SS o, nel caso di TSR, si tratta di pezzi di storia non presenti nei romanzi (ed IMHO inutili).

Lo scopo di questo topic è di fornire ai "seguaci" di FMP informazioni sui romanzi non ancora riportati su video o manga, romanzi che difficilissimamente vedremo in italiano (e dubbi ci sono sull'essere trasposti in anime) e che solo da poco sono serializzati nei paesi anglofoni, le traduzioni (almeno quelle disponibili) sono del tutto amatoriali.

Iniziamo con qualche accenno alle SS:
Spoiler:
"Cinderella Panic!" è uno dei pochi titoli che ricordo, recita scolastica di Cenerentola, con Kaname nel ruolo della protagonista e Sousuke in quello della maga buona ("portami una zucca, dei topini, un fucile mitragliatore, delle granate e un po' di c4").
Tra le altre ce ne sono un paio incentrate sulla figura di una ragazza della stessa scuola, vera e propria campionessa di basket che si scontra in questo sport contro Kaname, perdendo e finendo col voler suicidarsi, tocca a Sousuke dissuaderla...
Nella seconda con coprotagonista la ragazza, la sfida passerà sul campo della bellezza, ovvero il concorso Miss Jindai, Sousuke fa parte della giuria e non da un buon voto a Kaname...
Altre due o tre (mi sembra che una sia in due parti) incentrate su Hayashimizu (il supermegapresidentissimo del comitato scolastico), in cui si scoprirà il suo doloroso passato riguardo ad una ragazza e la sua vecchia appartenenza ad un banda di teppisti.
Più FMP quella in cui Sousuke aiuta Kaname nel suo lavoro part time presso un tempio, quella in cui si scopre che Kurz era un apprezzato chitarrista blues prima di perdere i genitori in un attacco terroristico e quella in cui Mao scopre, dopo una accesa discussione tra i due, che Sousuke e Kurz si erano già incontrati in passato in Israele... da nemici...
Ne ricordo una basata su un gioco di ruolo ed un'altra in cui dei malviventi decidono di fare irruzione in una scuola... ritrovandosi di fronte una vicepresindetessa pazza e violenta, un malato di karate ed un guerrafondaio armato fino ai denti; quasi dimenticavo... "Irrelevant Emotion", ennesimo scontro tra il karateka e Sousuke... in cui alla fine si fanno delle illazioni su una loro probabile storia
In un'altra i due nostri aiutano il professore di disegno e la professoressa isterica a dichiare i propri sentimenti l'un per l'altra.
Di quelle che ricordo, infine, cito quella in cui Sousuke decide di prendersi un animale di compagnia, un cucciolo di tigre bianca... (pare che il cucciolo, cresciuto, faccia una apparizione, breve, ma importante, anche nella main story)
Tra le altre ci sono quella in cui Kaname si ubriaca, sfidata dai suoi compagni di classe, cominciando ad atteggiarsi affettuosamente con Sousuke; quella in cui Sousuke ed un suo sosia, corrispondente maschile di una idol (sorry, non ricordo il termine), si scambiano di posto, con l''idol' che prende a sconcicare Kaname (che solo dopo qualche tempo si rende conto che non ha la cicatrice in volto) e Sousuke alle prese con il jetset
Altre portano qualcosa alla narrazione, l'entrata di Mardukas nella Mithril dopo aver conosciuto la famiglia Testarossa (venera come una dea la madre di Tessa e Leonard), in un'altra si vede Kalinin prendere dalle mani della madre morente un Sousuke neonato, salvandolo da un incidente aereo in una località vicina al Polo Nord
Passiamo ora al primo romanzo di cui non c'è la trasposizione televisiva... mettetevi comodi, i sunti sono parecchio dettagliati ;)

Dancing Very Merry Christmas
Spoiler:
Immagine

Il romanzo si apre con un invito inatteso alla Scuola Jindai; il dirottamento
aereo avvenuto durante la gita scolastica ha reso famosa la scuola (Kaname
soprattutto, come ultima ad essere stata liberata) e un'associazione no profit ha pensato di 'ripagare' gli studenti che lo subirono con una crociera gratis su una nave di lusso, la Pacific Chrysalis, nel periodo di Natale.

La proposta viene accolta con entusiasmo e Sousuke è già pronto alle sue particolari 'misure difensive' da adottare fin dalla partenza, fissata per il 24 Dicembre.

Nella Mithril, intanto, si è deciso un cambio di strategia nei confronti dell'Amalgam; poco si sa di questa organizzazione e quel poco non è rassicurante, l'enorme disponibilità di risorse e la presenza di Leonard tra le
sue fila la rendono molto pericolosa. La decisione quindi è quella di passare
all'offensiva e cercare di recuperare il maggior numero di informazioni sugli
avversari. Le tracce sono, tuttavia, blande. Basandosi sulla parola, 'badham',
che il morente Gauron [nota: a cui piaceva davvero Sagara, nutriva il desiderio di 'darsi da fare' con il suo cadavere...] aveva riferito a Sousuke, decidono di effettuare un attacco ad un covo di terroristi sull'isola Badamu [per semplice assonanza fonetica]. L'idea era quella di catturarne il capo ed estorcergli informazioni, tuttavia il piano fallisce nel momento in cui Kurz si vede costretto ad ucciderlo [cosa che farà nascere l'ennesimo battibecco con Clouzot, i due si odiano affettuosamente :P].
In realtà, i cervelloni della Mithril brancolano nel buio, non hanno la più pallida idea di cosa il cattivone volesse dire con tale parola, l'unica cosa che vien loro buona da quella missione sono i dati raccolti sul Lambda Driver utilizzato da Sousuke per contrastare i missili lanciati dal capo dei pirati (perché di quello in realtà si trattava), per salvare gli altri predoni che avevan fatto prigionieri(stessa 'azione' in cui l'infallibile Kurz fa fuori il caporione).
Per il lettori di buono restano gli scambi tra Sousuke e la sua AI:
Al: "Secondo le statistiche, in questo tipo di situazioni, il pericolo di compiere un errore diviene più marcato per l'impazienza di completare la missione. Per rilassare la mente, raccomando di cantare una canzone. Ho preparato 50 tra le ultime hits, perciò se ha una richiesta."
S: "Non ti ho mai ordinato di preparare della musica. Non sprecare memoria senza un ordine"
Al: "Non è un problema. Occupano solo due o te Gigabytes"
S: "Cancella tutto. Se non lo fai ti distruggerò per salvaguardare la missione"
Al: "Interpreto questo messaggio come uno scherzo. Anche gli scherzi possono essere una contromisura adeguata per la tensione. Ho preparato 50 giochini adatti a far ridere un umano, perciò se ha una richiesta."
S: "Quello non era uno scherzo, era una minaccia."

Non è, però, solo la Mithril ad aver optato per una strategia aggressiva, anche Tessa passa all'offensiva con Sousuke.
Aiutata da Mao, gli tende un 'agguato' culinario [come si fa a dire di no ad un paio di piatti di carbonara?].
Durante la conversazione si intrecciano i pensieri di Sousuke (la 'vede' un po'
come Kaname, è contento del fatto che quella che lui considerava una dea ora chiacchieri tranquillamente con lui, nel contempo si sente felice e colpevole), la contentezza di Tessa ed un invito ad un party natalizio della Mithril, per il 24 di Dicembre...
Immagine


Sousuke è in difficoltà, non sa cosa rispondere, tendenzialmente per lui quello
resta un ordine... ma è in questo momento che nella sala mensa irrompe Mao,
finalmente ha capito cosa vuol dire 'badham'...

La scena torna alla Jindai, Kyouko [l'amica di Kaname con le trecce] chiede a
Sousuke i soldi per una colletta, la vigilia di Natale è anche il compleanno di
Kaname e l'idea è quella di farle una sorpresa. In realtà la sorpresa la fa a
tutti Sousuke, che dichiara di essere già impegnato e di non poterli seguire in
crociera. Cosa che, ovviamente, manda in bestia Kaname 'fai quel che vuoi, non mi interessa, divertiti'. Rabbia che si trasforma in stato di berserk quando
scopre da Wraith che l'impegno di Sousuke non è una missione come lei pensava, ma una festa della Mithril. [A proposito di Wraith, è nata una specie di amicizia tra i due personaggi dopo gli avvenimenti di TSR, ancora non si sa, a questo punto, quale sia il vero sesso dell'agente visto che si tratta di un/a abile trasformista, 'frega' il sospettosissimo Sousuke in più occasioni] Conclusione per giorni Kaname evita Sousuke, cancellando senza leggerla anche una mail (o sms, visto che era sul cellulare) che le aveva inviato.

Si giunge così al giorno della partenza, Kaname e Kyouko gironzolando per
l'enorme nave fanno la conoscenza del capitano (Kaname come detto è famosa dalla storia del dirottamento aereo, ma lo stesso i modi del comandante della nave le lasciano addosso un senso di disagio) e tutto sembra procedere tranquillamente, ma, durante il discorso del comandante Harris ai passeggeri, un gruppo terroristico prende tutti in ostaggio. Il gruppo sembra esser guidato da una cameriera dai capelli biondo cenere con la tendenza a cadere ad ogni passo, da una croupier di sangue orientale dai modi spicci, da un barman biondo con la tendenza cronica a sconcicare le passeggere (un mito) e da un tipo abbastanza cupo dal grilletto facile
Immagine


Divertenti sono le 'presentazioni' e le 'minacce' del gruppo terroristico:
S: "Apparteniamo alla sanguinaria organizzazione The Troubled Revolutionary Group (una roba come "il gruppo dei rivoluzionari sconvolti")! Questa nave da ora appartiene a noi!"
Reazione : "Ancora!?"
Kurz: "Ma non preoccupatevi, noi della Red Army Faction ("fazione dell'esercito rosso") siamo diversi dai dirottatori che avete già conosciuto"
Bisbigli tra gli studenti: "Ma non è un nome diverso da quello di prima?"
Stessa storia per i proiettili :P
S: "Questi proiettili di gomma bastano a stordirvi"
K: "Ma che dici!? Sono proiettili veri!"


La reazione di Kaname di fronte allo spettacolo è devastante... tira giù dal palco Sousuke 'accompagnandolo' fuori dal salone da pranzo davanti ai compagni allibiti ed ai terroristi... terrorizzati...
Dopo la smazzuolata di rito seguono le spiegazioni, Sousuke aveva cercato di avvisarla anche tramite mail di quella missione della Mithril, ma lei aveva ignorato il tutto; Sousuke stesso si prende la responsabilità del casino con Mao. Kaname, infatti, non ammette il proprio errore di testardaggine e, non contenta, aggredisce anche pesantemente Tessa, verbalmente:
Kaname: "Oh e tu chi sei!?"; Tessa: "Il leader supremo del Liberation Front Troubled Over Something" ("fronte di liberazione sconvolto da chissacché"?) (S: "ma non è lo stesso nome di prima" ) K: "No, tu sei solo una bambina!"
E materialmente, intuendo che gli occhiali le servissero come schermo più psicologico che altro glieli strappa via (nonostante i rimbrotti di Sousuke) portando Tessa quasi alle lacrime.
Ma il peggio per la biondina deve ancora arrivare... (decisamente...)
L'azione sulla nave era 'preventiva', la parola 'badham' nella lingua di una data nazione [che Sousuke sembra parlare, ma non in grado di scrivere e di cui non mi ricordo il nome :P] vuol dire 'pupa' [in inglese è un sinonimo di 'chrysalis' AKA crisalide]; quella nave sembra, infatti, essere un laboratorio dell'Amalgam, probabilmente con apparecchiature simili a quelle che si sono viste nell'episodio del dirottamento aereo, da qui la necessità della presenza di Tessa, unica a poter comprendere quelle macchine complicate; ma per Mao è solo un impiccio e non glielo manda a dire, trattandola come uno straccio davanti a tutti.


Il capitano Harris, una volta catturato viene sottoposto ad interrogatorio, duro, da parte di Mao e Sousuke [Kaname resta stupita dalla reazione violenta e professionale di S. ad un tentativo di Harris di fuggire prendendo lei in ostaggio con un coltello che teneva nascosto]; Mao, alla fine, non esita a sparargli ad una gamba davanti alle attonite Tessa e Kaname, si scopre che i proiettili erano effettivamente di gomma, ma il comandante della nave reagisce come se fosse stato davvero colpito da un'ogiva in metallo...
Immagine
In conclusione comincia a vuotare il sacco, vengono quindi individuate le apparecchiature, ma le stesse risultano disposte in una stanza blindata per aprire la quale ci vuole parecchio tempo (cosa di cui si occuperà Mao, che non perde occasione per trattare nuovamente male Tessa, davanti a lei ne sfrutta il nome per attivare una procedura per la quale Mardukas, sul TDD, richiede l'ordine esplicito della 'capa', ordine che Tessa non aveva mai dato).

Kaname viene rispedita dai compagni di classe, è Sousuke ad accompagnarla e questa diventa l'occasione per i due di riappacificarsi:
Immagine

Però, un attimo... siamo alla vigilia di Natale, c'è un dirottamento, ci sono i terroristi, gli ostaggi... manca qualcosa... ma sì! Manca Bruce Willis!
Un 'malato' da citazioni come Gatoh potrebbe mai farcelo mancare? :P

Eravamo rimasti con i nostri sulla nave 'dirottata', con Kurz che nel frattempo intrattiene i passeggeri con le sue canzoni, i ragazzi che si abbuffano divertendosi per quella situazione paradossale ("Ehi, Mr Guitarist-terrorist"), ma... sulla nave sono presenti anche un altro paio di vecchie conoscenze...
A fare la crociera ci sono il comandante Tailor [per chi non lo ricordasse è il comandante del sottomarino Pasadena della prima serie, quello che ha giurato vendetta nei confronti del 'capitano psicopatico' del Toy Box] ed il suo secondo ufficiale [quello che lo mandava in bestia :P]. Tailor aveva intenzione di far il viaggio insieme alla moglie (il loro matrimonio sta naufragando), ma di fronte al rifiuto di lei ha esteso l'invito al suo subordinato, che, una volta a bordo, prende a sbeffeggiarlo alla grande, tanto che i due giungono alle mani (episodio cui Kaname assiste prima dell'inizio del dirottamento).

Tailor, di fronte al dirottamento, decide di brucewillissizzarsi e, armato di
uno sturalavandini (!), crea lo scompiglio (mentre il suo subordinato è impegnato nelle avance ad una bella donna conosciuta al bar... Wraith).
In conclusione l'uomo dell'Amalgam riesce a fuggire grazie all'azione dell'intraprendente americano (che si trastulla con l'idea di diventare eroe) e Tailor stesso mette in scacco la Mithril riuscendo a scappare portando con sé uno degli ostaggi dei 'terroristi'... una cameriera dai capelli biondo cenere...
Immagine

Mentre i due capitani simpatizzano (Tessa si preoccupa di curargli le ferite che si è provocato... praticamente da solo...), accomunati dalla frustrazione dell'esser maltrattati dai subordinati [Tessa, ovviamente, non gli rivela chi sia in realtà, soprattutto quando scopre chi è quello che si trova davanti], la situazione letteralmente precipita.

Il comandante Harris, infatti, contatta l'Amalgam e riceve ordine da Mr.Au (Mr. Gold, un, se non 'il', caporione) di attivare gli Arastol che aveva in forza sulla nave [i mini AS che accompagnavano Leonard in TSR, 12 in tutto sulla nave], lo scopo è di proteggere apparecchiature ed i dati e di catturare Kaname; in più, vista l'assenza di Tessa dal TDD, l'Amalgam decide* di sferrare un attacco al sottomarino con tre AS biposto subacquei, i Leviathan (anche questi frutto della Black Technology).
*: durante la conversazione tra i capi, Harris viene definito come uno 'stupido' e Mr.Iron AKA Gaulon come 'traditore', ma questa non è una novità, tutto quello che aveva combinato ad Hong Kong era una sua iniziativa.

Kurz e gli altri della Mithril si ritrovano a dover fronteggiare i mini AS in condizioni impossibili (praticamente quei robi sono delle specie di terminator) e nel contempo a cercare di proteggere gli 'ostaggi', l'attacco al TDD è lanciato (ed al comando dei tre AS c'è un tipo che ce l'ha a morte con Mardukas).

Tessa, informata della situazione (tramite un telefono di bordo era riuscita a contattare i compagni), prova a dare direttive e dice di non preoccuparsi del TDD, Mardukas è all'altezza e rivela che il suo vecchio soprannome era 'The Duke'. Cosa questa che fa mangiare la foglia a Tailor, 'Il Duca' era colui che aveva salvato il sottomarino in cui serviva prima di diventare ufficiale, per gratitudine il suo vecchio comandante, il capitano Testarossa [toh!], gli aveva regalato un cappello simile a quello che usavano loro con il nome del sottomarino di cui Mardukas era al comando, il Turbulence [questa è praticamente la ss di cui parlavo prima].
Ma più di questo, il Duca era il capitano di vascelli sottomarini più conosciuto tra i marinai per le sue capacità tattico/strategiche, in pratica una vera e propria leggenda vivente...

Sulla nave infuria la battaglia con gli Arastol, sfruttando Kaname come 'esca' (cosa poco gradita da Sousuke, che guarda parecchio male Kurz che la lancia, è la stessa Kaname a fargli cambiare idea, visto che era palese stessero cercando lei) riescono ad eliminarne qualcuno, ma la situazione è critica, senza aiuti non possono farcela, in più Mao, incaricata di forzare la stanza blindata, incontra notevoli difficoltà nel riuscirvi.

Gli aiuti non possono che arrivare dal TDD.

Richard 'The Duke' Mardukas, comincia a scontrarsi con gli AS [piccoli, maneggevoli, veloci e letali]... con una serie di manovre apparentemente senza senso, la prima, infatti, è di rendersi visibile agli avversari lanciando delle mine in una zona in cui i nemici non potevano non vederle ed evitarle; in realtà era sempre tre passi avanti agli avversari, dopo una lunga serie di manovre d'ingaggio e combattimento, le 'prede' (come Mardukas le aveva definite) si ritrovano proprio nella zona delle mine lanciate inizialmente, finendo distrutte, tra lo stupore degli uomini sul ponte [che assistono anche alla sua mossa abituale quando scende in battaglia, far ruotare il cappello portando la visiera all'indietro].
Immagine
Purtroppo, però, gli uomini dell'Amalgam, prima di finire in pezzi, riescono a lanciare alcune torpedini contro la nave da crociera (la priorità assoluta dei vertici dell'organizzazione era di non far finire tra le mani della Mithril i dati che vi erano raccolti), la situazione si complica ancora di più.

A supporto degli uomini sulla nave viene, però, inviato l'Arbalest.

L'AS [che può essere manovrato in remoto] fa a pezzi gli Arastol; subito dopo, guidato da Sousuke ed utilizzando il Lambda Driver, rende inoffensive le torpedini, ma non è ancora finita...

Harris ha trovato Tailor e Tessa e, dopo aver sparato all'americano, rapisce la ragazza fuggendo su un aereo di supporto inviato nel frattempo dall'Amalgam.

Tessa a questo punto sembrerebbe perduta, tanto che lei stessa si aspetta (e lo dice in faccia ad Harris) che l'aereo venga abbattuto dai suoi, ma Sousuke rimugina e, dopo aver sentito che quel giorno era il compleanno del suo comandante, propone il suo piano. L'Arbalest sarebbe stato lanciato dal TDD contro l'aereo, una volta raggiunto Sousuke, abbandonata la macchina, vi sarebbe penetrato per salvare Tessa. Nonostante il rischio il tentativo si fa ed, avventurosamente, riesce ad andare a buon fine [prima di partire, comunque, Sousuke dice alla preoccupatissima Kaname che al ritorno le vuole parlare].
Immagine


Scampato il pericolo (i due si sono lanciati senza paracadute e raccolti in volo dall'AS),
Immagine
Sousuke e Tessa scendono tra le mani dell'Arbalest con il paracadute spiegato.
T: "Sig. Sagara le piace la Sig. Chidori?""

S: "... probabilmente sì."

T: "Più di me?"

Silenzio, poi...

S: "Sì."

Il 'triangolo' si è spezzato...

Sulla nave finalmente la porta del laboratorio viene aperta, pur se il tempo per investigare è poco dato l'avvicinarsi delle forze di polizia; Tailor è ferito gravemente [se la caverà e, nonostante non venga mai creduto quando sostiene che a ferirlo era stato il comandante della nave e non i terroristi, diventa un eroe]; Mao nota un particolare [importante?] Kaname e Tessa sono nate nello stesso giorno...

Il romanzo si 'chiude' con due personaggi che si incontrano in un bar di Sidney; Leonard Testarossa chiede lumi sulla situazione e viene informato che Mr. Zinc era stato catturato, come, in pratica, da loro architettato [il tipo in questione era il segretario dell'Ammiraglio Borda, zio di Tessa e capo del Dipartimento Operativo della Mithril]; la conversazione si chiude con un brindisi e:
L: "Comunque è un onore per me incontrarla, Maggiore Andreji Kalinin..."
Immagine

Epilogo:

A scuola Sousuke finalmente riesce a parlare a Kaname e le regala un lapislazzulo che portava con sé dai tempi dell'Afghanistan, un regalo per il suo compleanno (che Kaname pensava si fosse scordato) [sulla nave le aveva già regalato qualcosa, tipo la solita bomba stordente, per Natale].
Tra parentesi Sousuke borbotta qualcosa tipo "mi arrendo, sono passati pochi giorni ed ho già perso il coraggio di farlo..." [praticamente quello che borbottava Kaname alla fine di TSR]
Immagine

Note: dalle parole di Harris a Sousuke sull'aereo si scopre che Mr. Iron AKA Gaulon era affetto da cancro e, probabilmente, prossimo alla morte.
Gli altri arriveranno più in là :P sperando che siano cosa gradita :? :mrgreen:
ZioTesKio

Questo me lo riservo... da scrivere c'è ancora tanto (o da copiare e incollare se preferite :mrgreen: ).

Edit:
Scusate la lunga attesa, purtroppo gli impegni sono tanti, spero di riuscire a finire il copia/incolla il prima possibile, per ora ecco il sunto del romanzo successivo ;)

Continuing On My Own
Spoiler:
Immagine

Il prologo del romanzo verte sull'incontro tra Leonard [AKA Mr. Silver] e Tessa nel cimitero in cui riposano i loro genitori. Il discorso è abbastanza spiccio, il gemello chiede alla sorella di 'seguire' la sua stessa strada [anche se non fa il riferimento specifico all'Amalgam]; ovvio il rifiuto di Tessa ed il fronteggiarsi dei due AS che li accompagnavano celati dall'ECS [il robo per l'invisibilità], ovvero l'Arbalest ed un Codarl. Lo scontro comunque non avviene, Leonard preferisce abbandonare la scena, per evitare un 'insulto alla memoria dei defunti' (è in realtà una presa in giro per Tessa, che aveva tirato fuori il concetto parlando dei suoi subordinati morti sotto il suo comando).
Una battuta durante la conversazione, può far pensare che qualcosa non sia andato per il verso giusto tra Leonard ed i suoi genitori.

Una chiacchierata in una chat, si discute degli M9, della scuola che per due volte in poco tempo ha subito un dirottamento, si discute della 'pollastra' che è divenuta famosa (Kaname), sulle sue misure...
"Mio cugino va alla Jindai e dice che intorno a quella ragazza succedono sempre cose strane"
"Ma che palle! Piuttosto, ha le tette grosse?"
del perché possa essere stata coinvolta...
"Suo padre è un pezzo grosso della commissione dell'ambiente all'ONU, si è investigato su di lui per certa roba tossica che hanno trovato sulle colline, probabilmente si sarà fatto qualche nemico nel periodo di guerra"
"Quindi hanno rapito lei per colpire il padre?"
"Ragazzi! Quella ragazza è un'aliena! Ha ricevuto onde elettromagnetiche da Vega per portare una tecnologia proibita sulla Terra, Arm Slaves e tutto il resto sono tecnologia di Vega!"
E così via, tutto abbastanza senza senso se non fosse che la AI della Mithril controlla anche le chat per proteggere Kaname (e non solo), è presumibile che la parte sul 'seno' e su 'Vega' fossero dei suoi inserti per far deviare la discussione.

La scena si sposta nella palestra della Scuola Jindai. Qui si stanno tenendo le elezioni per il nuovo presidente del comitato studentesco; Sousuke è, ovviamente, l'addetto alla sicurezza, mentre Kaname ha il ruolo di speaker, con ovvio mezzo battibecco per le misure che Sousuke avrebbe voluto adottare, insomma tutto come al solito, almeno in apparenza. Tra i candidati vi è anche un membro del club della musica [quello che fece la stripscommessa con Sousuke], che, invece di tenere il discorso solito, si esibisce in una canzone abbastanza triste; inusualmente Sousuke esprime un giudizio sul pezzo "non mi piace...", cosa che spiazza completamente Kaname, 'possibile sia di cattivo umore?'. La curiosità della ragazza si smorza comunque quando sul palco sale la candidata successiva, studentessa del club di nuoto che tiene il suo 'discorso' in costume da bagno, Sousuke rischia la smazzuolata quando borbotta tra sé un "mi ricorda qualcuno...", riferendosi alla 'performance' di Kaname al concorso di miss Jindai.

Elezioni e scrutini si concludono, ma al momento di lasciare la scuola Hayashimizu (il presidentissimo dandy dalla bianca uniforme e dai mille ventagli) chiede a Sousuke di parlargli a quattr'occhi. Kaname, sempre abbastanza a disagio quando 'quei due' chiacchierano ('qualcosa che va al di là dell'esser compagni di scuola, Sousuke rispetta Hayashimizu e viceversa, lo stesso rapporto tra compagni d'arme nella Mithril, rapporto che lei non ha'), li lascia da soli, ma Hayashimizu, non contento, porta Sousuke in terrazza per esser sicuro di non essere uditi. Il discorso verte su un punto fondamentale, "non potete continuare con questa storia ancora per molto"; pur se nulla è mai trapelato da parte di Sousuke sulla Mithril e la storia di Kaname, le associazioni erano facili da correlare e, probabilmente, non era il solo ad averlo fatto, "il problema è lei" [Hayashimizu aveva anche notato la crescita dei voti e dell'abilità di Kaname nelle materie scientifiche]. Li aveva sempre coperti, ma il dirottamento natalizio aveva fatto nascere in lui dubbi, rimorsi e paure per l'incolumità degli studenti innocenti, la conclusione era semplice, dovevano andarsene, era possibile che gli altri studenti cominciassero a 'perseguitarli', ma, soprattutto, "se doveste continuare sareste tormentati dai rimorsi". Parole che scuotono profondamente Sousuke, anch'egli giunto alla medesime conclusioni, e che lo portano a giustificarsi in modo confuso con lui per l'incidente sulla Pacific Chrysalis, infischiandosene della segretezza e di tutto il resto ("pensavamo fosse una missione sicura").

Durante il tragitto verso casa, Sousuke è praticamente assente, finchè, incalzato dalle domande della sempre più innervosita Kaname, sembra sul punto di iniziare a parlare, ma qualcosa lo blocca, invece che esporre i suoi pensieri chiede ad una sbalordita Kaname "prendiamoci per mano". Dopo un attimo di incertezza si riavviano, mano nella mano, verso casa.

Immagine

La richiesta 'strana' ed improvvisa coglie Kaname completamente alla sprovvista,tuttavia, arrivati al momento di separarsi, trova il farlo troppo triste ed invita Sousuke a cenare con lei (pentendosene praticamente subito, la situazione rischiava di sfuggire al controllo, sensazione che avverte ancora più forte quando da soli salgono in ascensore).

Purtroppo per loro [qualcuno ha dubbi su cosa sarebbe successo? :P], una sgradita sorpresa li attende ancor prima di entrare nell'appartamento di Kaname, la porta sembrava esser stata aperta; entrando con tutte le cautele nel salone si ritrovano di fronte Leonard comodamente seduto sul sofà ad aspettarli. Sousuke resta impressionato dalla facilità con cui il tipo era riuscito ad eludere tutti i trabocchetti che aveva piazzato per garantire la sicurezza dell'appartamento. Dopo le presentazioni di 'rito'; "non ti muovere o..." "spara?" e nonostante si sia reso conto che il fratello di Tessa sia accompagnato da due Arastol, Sousuke apre il fuoco. L'effetto è doppiamente sorprendente per lui, in primis per la scoperta del particolare 'cappotto' antiproiettile di cui Leonard è dotato, ma soprattutto per la reazione di Kaname che lo redarguisce seccamente (per l'ilarità del biondo).

Le motivazioni della sua presenza lì sono semplici, vuole convincere Kaname a seguirlo, l'Amalgam ha deciso di cominciare a fare sul serio. Sanno quasi tutto della Mithril, organizzazione che conoscono da sempre (Leonard non solo conosce l'AR-X7, Arbalest, ma nomina anche il prototipo precedente, l'AR-X6, Halberd) e che avevano reputato, fino a quel momento, poco importante. A far cambiare la loro visione era stata l'azione sulla Pacific Chrysalis (altro problema creato loro da Mr. Iron/Gaulon), il cambio di atteggiamento della Mithril, le informazioni che avevano carpito, il tutto aveva fatto passare la Mithril da 'seccatura' a 'pericolo' e come tale andava eliminata.

Kaname ringrazia e rifiuta, invitandolo ad andarsene, ma lui insiste, prospettandole una vita agiata e, soprattutto, soddisfacente, "tu sei una dei prescelti, già più grande di un genio. La lentezza nel comprendere delle persone intorno a te ti pesa già, vero?" e poi "perché ti amo". Al che Sousuke è sul punto di saltargli addosso, ma viene nuovamente bloccato da Kaname, cosa questa che lo lascia confuso; confusione che aumenta quando la discussione tra i due prende una piega che lui non riesce a comprendere, "sei ancora arrabbiata per quello? Ti ho già chiesto di perdonarmi..." [S. non sa nulla del bacio di TSR]. Alla fine di fronte ai dinieghi di una sempre più imbarazzata ed isterica Kaname, Leonard decide di andar via, ma non prima di...
L: "Sign. Sagara. Mentre vi aspettavo ho seguito le news. Hanno catturato un serial killer in Inghilterra, pare abbia ucciso 35 persone."
S: "Quindi?"
L: "Da una mia rapida indagine lei ne ha uccise più di tre volte tanto; mi chiedo come sia possibile che uno come lei piaccia a così tante persone, lei compresa. Uno come lei che ha ucciso più di cento persone. Chissà se continuerebbero a frequentarla se lo sapessero... penso sia scorretto da parte sua nasconderglielo..."
Alché si volta e se ne va, lasciando un Sousuke interdetto ed una provata Kaname. Il ragazzo resta colpito dalla vulnerabilità che traspare dalla figura di lei e si avvicina per confortarla, ma lei lo allontana bruscamente osservandolo come se si trattasse di un mostro, un solo istante, ma quanto basta per far calare il silenzio...

L'imprevisto incontro con Leonard spinge Sousuke a contattare l'Isola di Merida, sia per avvisare che il loro nemico aveva deciso di cambiare strategia, sia per prendere provvedimenti per la ragazza; l'idea era quella di portare Kaname al sicuro nella base, la stessa ragazza reputava, seppur a malincuore, la cosa come una buona soluzione. Kalinin, tuttavia, decide di evitare di utilizzare i canali standard di fuga, consigliando Sousuke di utilizzare quelli che in segreto (anche dalla Mithril) si era preparato, l'elicottero per il recupero sarebbe giunto la mattina dopo alle coordinate comunicate dal ragazzo. L'intrusione di Leonard lasciava supporre che le loro mosse successive potessero essere anticipate, da qui il cambio di 'strategia'; Tessa non è comunque convinta, conoscendo bene il fratello reputa molto probabile la presenza di Arastol alle loro calcagna, e decide di inviare insieme all'elicottero anche l'Arbalest, pur se Kalinin si dimostra contrario a questa scelta...

Sydney, Quartier Generale della Mithril, edificio blindatissimo al centro della città, sede centrale di una multinazionale la sua copertura; l'ammiraglio Borda si reca nel centro di comando, discutendo con un suo subalterno dei possibili tradimenti all'interno dell'organizzazione e dell'interrogatorio del suo segretario personale (molto molto duro), suonano gli allarmi, le mura sono scosse da esplosioni, un muro di fuoco distruzione e morte si dirige inesorabile verso lo zio di Tessa.

La notte passa e ritroviamo Sousuke e Kaname a bordo di un furgone blindato preparato per le emergenze da Sousuke stesso. Mentre lei dormiva sul sedile posteriore, il ragazzo non aveva praticamente chiuso occhio, non era stata solo la necessità di restare all'erta, ma i vari pensieri che gli si affollavano in testa. Hayashimizu aveva ragione, a quella conclusione era giunto anche lui da un po' di tempo; Kaname non poteva più continuare a vivere la sua solita vita, l'Amalgam o chi per loro non lo avrebbero permesso; la sua idea era di fuggire insieme alla ragazza e nascondersi sotto false identità, ma quando aveva proposto la cosa a Tessa, lei l'aveva bocciata, con un sorriso addolorato "Sign. Sagara, lei pensa che qualcuno non ci abbia già provato...?" [non si sa a chi si riferisse, probabilmente a Bunny, che dovrebbe essersi suicidato impiccandosi]. Poi l'incontro con Leonard, ancora una volta la sensazione di 'tempo scaduto', ma, soprattutto, lui aveva ragione, non aveva ucciso solo durante le battaglie, ma anche a sangue freddo prigionieri che lo pregavano per aver salva la vita, lo aveva fatto ogni qualvolta era stato necessario, ma... 'era degno di scappare insieme a Kaname?', probabilmente per lei ora era solo un assassino...

Le sue elucubrazioni vennero interrotte dal risveglio di Kaname, che prese a comportarsi come al solito, come se, una volta passata la crisi, avesse potuto tornare alla sua vita di tutti i giorni. Sousuke le passò la colazione ed accese la radio, un'edizione straordinaria del radiogiornale stava passando in quel momento, l'edificio di una impresa di sistemi di sicurezza era saltato in aria nel centro di Sydney, il quartier generale della Mithril. Collegatosi col portatile al canale delle news vide le immagini, l'edificio era stato pesantemente bombardato; l'attacco dell'Amalgam era cominciato.

Contattata immediatamente la base di Merida, viene messo a parte da Clouzot che l'offensiva è su scala globale, tutte le installazioni della Mithril erano al momento sotto attacco, compresa la loro, missili si stavano avvicinando. L'elicottero per loro era già in volo, gli ordini erano comunque cambiati, non dovevan più tornare a Merida, ma dovevano nascondersi in una piccola base su una sperduta isola dell'oceano, le priorità erano proteggere l'Arbalest e l'Angel, visto che non era possibile prevedere il destino dell'Isola di Merida, dovevano restarne lontani.

Approfittando di una tempesta elettromagnetica solare, l'Amalgam aveva, infatti,lanciato un attacco in grande stile; a causa dei disturbi dei radar e delle comunicazioni tutte le basi erano state colpite di sorpresa o quasi.

Sull'isola di Merida erano riusciti ad abbattere qualcuno dei missili indirizzati contro di loro, ma i restanti avevano distrutto i sistemi radar,contraerei e reso inutilizzabili i montacarichi, impossibilitandoli a lanciare una controffensiva con gli aerei che avevano in dotazione, unico deterrente che possedevano contro i bombardieri che si stavano dirigendo verso di loro o di scappare utilizzando gli aerei da trasporto. Il TDD, inoltre, era in riparazione ed impossibilitato a prendere il mare per diverse ore. Le striminzite informazioni erano fornite loro dai pochi elicotteri che si trovavano in volo durante la prima fase dell'attacco, una di queste diceva che tre 'qualcosa' si avvicinavano dal mare; tre Behemoth [quello che si vede in FMP era stato rubato dall'A21 proprio all'Amalgam].

Nel frattempo Sousuke riesce a mettersi finalmente in contatto con l'elicottero,ma al momento di dare il via libera, si rende conto di essere circondato, Arastol e soldati umani erano nascosti tutto intorno a loro. Comincia la rocambolesca fuga per le strade di Tokio.

La notizia dei tre Behemoth getta nel panico i piloti di AS della base di Merida, quei giganti sono praticamente imbattibili e studiati proprio per essere un'efficace arma contro gli Arm Slaves. Dalla disperazione nascono venti di ammutinamento, l'idea di Spake per salvarsi la vita è quella di consegnare i loro ufficiali, Tessa in primis, al nemico (da notare che questo tipo sbavava per la comandante), a nulla servono i richiami di Clouzot, in fin dei conti si tratta di mercenari e per giunta che non potranno essere pagati vista la distruzione del quartier generale. E' la stessa Tessa a porre termine alle discussioni; subodorando qualcosa del genere si era recata nel hangar e ascoltato il discorso si fa passare una pistola da uno dei suoi uomini di scorta, "so che altri la pensano come il Sign. Spake. Bene, sappiate che non lo tollererò. Ucciderò chiunque voglia provare ad ammutinarsi, qui, adesso." e, di fronte all'accenno di rimostranze da parte di Spake, spara un colpo a terra, tra i suoi piedi. Colpiti dalla determinazione della ragazzina, l'allarme ammutinamento rientra e lo stesso Kurz, di solito informale ed irriverente, scatta sull'attenti quando Tessa si rivolge loro [Tessa rulez! ], 'restate vivi. Questo è un ordine!' Intanto il bombardamento continua incessante ed i Behemoth sono ormai a meno di un'ora dalla base.

Immagine

Nel frattempo la fuga di Sousuke e Kaname braccati dagli Arastol continua, prima in furgone (con Kaname che ad un certo punto impugna una pistola che Sousuke le strappa via "tu non toccherai una pistola!") poi a piedi, finendo col coinvolgere anche passanti innocenti (un bambino viene colpito in pieno dalle schegge di una granata, Sousuke tira via Kaname che vorrebbe aiutarlo). In qualche modo l'equipaggio dell'elicottero [Geybo 9, quello che si vede sempre nella serie TV] comprende le loro intenzioni e li raggiunge in un parco, cominciando a sventagliare colpi di mitragliatrice sugli inseguitori; purtroppo mentre è in fase d'atterraggio viene colpito da un missile antiaereo capace di rilevare l'ECS ed abbattuto, l'equipaggio muore sul colpo e con loro le speranze di fuggire.

Sull'isola di Merida, mentre Tessa organizza le difese, aiutata da Mardukas e, ben poco, da Kalinin [pare che lei sia l'unica ad accorgersi dell'atteggiamento strano del Maggiore]; nel hangar si preparano i piani d'attacco ai Behemoth, possono sfruttare solo due cose, un nuovo strumento, il 'Fairy Eyes', capace di 'leggere' le linee di forza del Lambda Driver, rendendo evidenti le zone in cui è maggiormente concentrato il campo e, soprattutto, dove lo è meno; ed un limite del LD stesso, la sua potenza dipende dalle capacità di concentrazione del pilota. In più una intuizione del capo della manutenzione, probabilmente i sonar dei bestioni sono piazzati sul petto e le ginocchia, una volta che queste fossero fuori dall'acqua quei sensori sarebbero inservibili, erano possibili, quindi, attacchi da sotto il pelo dell'acqua nel momento in cui si avvicinavano alla costa. La loro idea era quella di distrarre l'operatore, facendogli concentrare il campo di forza in un punto per poi colpire da lontano direttamente alla testa, ovvero dove è situato l'abitacolo del pilota [viene bocciata, a ragione, la proposta di colpire lo stesso punto cui aveva mirato Sousuke in FMP, questi Behemoth sono una versione successiva di quello già visto]. Gli AS si dividono in tre squadre, ciascuna addetta ad uno dei Behemoth,Kurz guiderà quella con gli AS pilotati da operatori, Mao e Clouzot, sfruttando uno strumento posto sui loro AS (consente di guidare in remoto carri armati, AS, mine) si occuperanno da soli degli altri due. L'intenzione è guadagnare tempo, per fare in modo che le riparazioni al TDD fossero terminate, impegnando gli AS giganti e provare ad abbatterne almeno uno (compito che spetta a Kurz ed alla sua abilità di cecchino).

Di nuovo a Tokio, Sousuke è fuori di sé, continua a sparare a qualsiasi nemico gli si pari di fronte, Kaname oramai è sotto shock, ma una voce sintetizzata si leva dal rottame dell'elicottero, l'Arbalest è ancora attivo. Sfruttando le sue potenzialità Sousuke riesce a scappar via, lasciandosi i nemici alle spalle, incapaci di inseguirlo.

Merida: il primo 'sangue' è di Mao, sfruttando una mina riesce a danneggiare lievemente il suo Behemoth, poca cosa, ma quanto basta per dare coraggio agli altri, la risposta del gigante è comunque veemente, sfruttando l'enorme cannone di cui è dotato comincia a fare fuoco [a detta del tipo della manutenzione si tratta di veri e propri cannoni da nave da guerra].

Tokio: l'Arbalest si ferma, in stato di invisibilità, su di un tetto [scambio di battute tra Al e Sousuke, con quest'ultimo che per poco non comincia a prendere l'AS a calci ]. Kaname è quasi in stato catatonico, scuotendosi minimamente quando Sousuke le rivolge la parola, lei conosceva bene i componenti dell'equipaggio dell'elicottero, si sente in colpa per loro e per le persone loro malgrado coinvolte, poi...
K: "Ho paura. Di me stessa. Di loro. E... mi dispiace, ma... ho paura anche di te."

S: "..."

K: "Io non so più cosa fare. Mi piaci, ma ho paura. Mi piaci da star male, ma ho paura. Sono terrorizzata, disperata..."
La conversazione viene troncata dal suono del cellulare di lei, le è giunta una mail; le foto di Kyouko [sempre l'amica con le treccione :P] legata, imbavagliata e con un panetto d'esplosivo legato intorno alla vita e del tetto della sua scuola, con un messaggio "esplosivo come questo è piazzato in vari punti della scuola. Se volete salvare i vostri amici lasciate l'AS e venite a scuola. Se non ubbidirete faremo saltare in aria tutto."
Kaname comincia ad urlare.

Merida: Kurz e la sua unità affrontano il Behemoth, Spake ha il compito di distrarlo attaccando da sott'acqua per fare in modo che i missili lanciati da altri AS potessero colpire la testa del Behemoth, indebolendone la corazza e dando modo a Kurz di riuscire a raggiungere il pilota ed ucciderlo con il suo colpo sparato da lontano. Purtroppo il tiro di Kurz non va a segno ed il gigante continua ad essere attivo, colpisce e distrugge la maggior parte degli avversari.

Immagine


E' Spake a dare la svolta decidendo di sacrificarsi per concedere a Kurz una seconda opportunità di tiro; sfruttando le sue abilità di operatore di AS assale il Behemoth e vi si arrampica colpendolo con tutto quel che aveva a disposizione...

Immagine

...inutilmente, il gigante lo scrolla via, distruggendo l'AS ed uccidendo il pilota, ma la rabbia per l'assalto subito gli fa compiere un errore, la sua attenzione è tutta rivolta ai colpi che continua a sparare contro l'oramai morto Spake; Kurz non si fa pregare ed uccide il pilota, il Behemoth collassa su se stesso. Non c'è tempo per pensare a nulla, né al sacrificio, né a cosa sarebbe successo se il primo colpo fosse andato a segno, dalla radio giunge la voce di Mao, il suo AS è gravemente danneggiato, gli altri Arm Slaves che aveva a disposizione sono stati distrutti, proverà a distrarre il nemico finché potrà,ovvero fin quando non sarà abbattuta.

Tokio: dopo aver cambiato posizione per evitare di essere individuati per la mail, Sousuke 'affronta' Kaname.
S: "Chidori..."

K: "Lo capisco. Non è possibile che io possa continuare a vivere la vita come ho fatto finora... questa è l'ovvia conclusione a cui sono giunta sei mesi fa. Non posso stare qui. Immagino che tutto questo sia la punizione per non averla affrontata... E' come ha detto lui... il fratello di Tessa. Sarei dovuta restare zitta e seguirlo. Molte persone sono rimaste coinvolte ed è tutta colpa mia."

S: "Non è vero, è stato il nemico a creare questa situazione..."

K: "Se fossi andata con lui tutto questo non sarebbe accaduto, giusto? Ed ora Kyouko e tutti gli altri sono..."

S: "Stanno ancora bene. Non ti agitare."

K: "Ma non c'è modo di salvarli, è così?"

S: "Non è certo."

Kaname gli lanciò un'occhiata furibonda, gli occhi iniettati di sangue; era la prima volta che gli rivolgeva uno sguardo carico di risentimento.
K: "Di cosa stai parlando? Sei stupido, lo sai questo? Tutti quelli nella scuola sono in ostaggio, non solo Kyouko... I detonatori sono stati nascosti in tutto il complesso. Avrai sicuramente realizzato quanto difficile possa essere, anche per uno 'specialista', trovare l'esplosivo che hanno nascosto vero?"

S: "Usando le attrezzature elettroniche dell'Arbalest..."

K: "Assolutamente no! Con il livello tecnologico del loro equipaggiamento sarà tutto inutile, inoltre avranno circondato la scuola. [segue uno sproloquio 'tecnologico' :P]. Possibile che tu non riesca a comprendere qualcosa di così semplice!?'"
Sousuke rimase senza parole, non aveva capito una beneamata di quel che lei aveva detto :P
K: "Non capisci?"

S: "No..."

K: "Ovvio! E' naturale visto che anche tu sei uno di loro!"

S: "Chidori..."; un brivido freddo corse lungo la schiena di Sousuke.

K: "Cos'è quello sguardo? Pensi sia diventata pazza?"

S: "Non ho detto questo, ma tu..."

K: "Sì, è così! E' proprio come ha detto lui! E' noioso, è irritante! Quando fai quella faccia stupida mi sembra che ti voglia prendere gioco di me! Perché nessuno riesce a capire cose tanto semplici? Siete tutti stupidi?"

S: "Chidori. Queste sono sensazioni che nascono dalla tua intelligenza, ti distingue dalle persone normali, ma non guardare gli altri dall'alto in basso. Accetta le tue debolezze..."

K: "Sì, è proprio così! Rivolgendomi quello sguardo preoccupato vorresti impormi la tua superiorità psicologica! Pensi di poter prendere il controllo con un pretesto stupido e falso come questo!? Che ingenuo sempliciotto!"

S: "Chidori..!"; Sousuke l'afferrò dal polso e la tirò vicino a sé.

Immagine

S: "Lo hai detto tu stessa prima. Hai paura di me. Io ti piaccio, ma hai paura. E’ così anche per me! Mi piaci! Ma sono spaventato! Non capisco perché, ma sono attratto da te. E’ così, dalla prima volta che ti ho incontrato. Non mi sono mai sentito in quel modo prima di allora. La persona che ha cambiato completamente il mio mondo sei tu!"

K: "..."

S: "C’ho pensato fino a stamattina. La scuola, la Mithril… perché non mollare tutto e scappare con te? Solo noi due. Ma qualcosa mi ha fermato e non sono riuscito a dirlo. Un po’ perché non ne avevo il coraggio. Ma non è stata l’unica ragione. Non avrebbe significato nulla il ‘solo noi due’! Tokiwa e tutti gli altri a scuola, i colleghi della Mithril… ho bisogno di te per sentirmi tra amici, ridere e farli impazzire. Ecco perché io… Ecco perché io proteggerò tutto questo. Non solo te. Tutto quello che fa parte del tuo mondo. Se non ci riuscissi la mia ‘missione’ sarebbe finita. Perciò non disperare. Insieme salveremo Tokiwa. E tutti quelli nella scuola e, naturalmente, anche te! Perciò, ti prego, ritorna in te. Sono sicuro che dal tuo punto di vista io sono solo uno stupido ragazzo, ma… ho la forza per poter combattere. Quante volte lo abbiamo fatto prima? Ho bisogno del tuo aiuto. Non arrenderti e dammi la tua forza!"

K: "Pensi davvero che potremmo salvarli?"; rispose una Kaname, priva di espressione, Sousuke non riusciva a leggerle negli occhi quali fossero i sentimenti, le emozioni che provava in quel momento.

S: "Affermativo. Se tu sei con me."

Dopo un lungo silenzio.

K: "Se fosse un romanzetto romantico, probabilmente, questa sarebbe la scena del bacio appassionato… Ma naturalmente non è possibile. Meglio andare e farla finita pacificamente..."
L'intenzione di Kaname è quella di consegnarsi all'Amalgam.

Merida: il destino di Mao sembra segnato, il pacchetto muscolare di una gamba del suo AS è oramai danneggiato completamente. La sua macchina immobile viene sovrastata dal Behemoth, il cui pilota reputa uno spreco colpirla con dei proiettili accingendosi, quindi, a calpestarla. Mao è comunque soddisfatta, non prova paura, non avverte l'impulso ad urlare, in lei è più forte lo spirito combattivo, chiude gli occhi aspettando l'impatto. Impatto che non avviene, la squadra di Kurz ha fatto in tempo, mentre il cecchino colpisce il Behemoth un compagno porta via da sotto il piede del gigante l'interte AS di Mao; ma l'operatore nemico non molla la presa e comincia a bersagliare i due AS in fuga. E' il sacrificio del compagno [superiore in grado] a salvare Mao, lanciata la macchina di quest'ultima dietro una roccia, attira l'attenzione del nemico finendo con l'essere ucciso. Intanto Clouzot continua a battagliare con il terzo Behemoth, anche lui è al limite, ma ha ancora qualche tattica da utilizzare. Una comunicazione lo distrae dei suoi pensieri, Kalinin lo avverte che le truppe da sbarco stanno oramai giungendo, il timore è che possano usare armi chimiche per stroncare le resistenze della base, tutte le forze disponibili sono state disposte a difesa dell'impianto di aereazione, l'ordine è di impegnare il più possibile il Behemoth e di tornare alla base, dove stava per scoppiare un combattimento corpo a corpo. Tessa, vista la situazione, decide che non è possibile più aspettare e da ordine di preparare il TDD a partire, pur se senza sufficienti rifornimenti di cibo ed energia è la loro unica speranza di salvezza.

Tokio: Kaname ha ormai preso la sua decisione, Sousuke più ci pensa più si rende conto della logicità della scelta, nonostante questo non riesce ad accettarla. Ormai sa cosa voglia dire amare qualcosa, adesso riesce finalmente a capire cosa avesse spinto alcune delle persone che aveva conosciuto in quel periodo a compiere azioni illogiche [si riferisce alla sua prof che aveva piazzato una scenata perché innamorata del prof di disegno ed alla giocatrice di basket che aveva dato di matto per aver perso una partita]. Pur se si rende conto dell'azzardo e del fatto che il 'vecchio' Sousuke lo avrebbe disprezzato [ma lui 'non poteva più essere quella persona'], decide di rischiare, vuol provare a salvare sia Kaname che tutti gli altri nella scuola; stordisce la ragazza con la pistola elettrica e la nasconde in un'automobile.

Immagine

Resistendo all'impulso di restar lì ad accarezzarla,prende il suo cellulare e comincia a contrattare con i suoi avversari. "Le vostre minacce possono spaventare Kaname Chidori, ma non significano nulla per me. Non mi impediranno di portare avanti la mia missione, non importa quante persone moriranno alla Jindai. Non ci saranno trattative per la consegna dell’AS. Ho ricevuto l’ordine preciso di uccidere Chidori in quanto è stata valutata troppo pericolosa la possibilità che lavori per il nemico. Chiamate questo numero. Se non risponderete entro tre minuti eseguirò i miei ordini." Un rischio 'calcolato', non erano solo lui e Kaname ad esser stati messi alle strette, l'azione nella scuola faceva intuire che il nemico avesse paura che riuscissero a scappare, era una mossa 'disperata' la loro. L'attesa non fu lunga, una telefonata giunse quasi immediatamente.

"Quali sono le tue richieste?"

S: "Voglio che mi garantiate l’incolumità e che mi forniate una nuova via di fuga. Tempo e luogo che avete designato non danno nessuna garanzia di salvezza."

"Sembra che tu non abbia capito, vero? Devo far esplodere una delle bombe nella scuola?"

S: "Allora le trattative sono concluse. Fate come volete."; e riattaccò.
Il suo modo di fare spinse il suo interlocutore ad accettare quanto chiesto da Sousuke [tra le altre... "sei un moccioso interessante, proprio come aveva detto Gaulon"; ma siamo sicuri che 'sto Gaulon non fosse il manager di Sousuke? ], si sarebbe fatto vedere in un punto della città sul suo AS, mentre Chidori sarebbe apparsa da sola in un altro; a Kurama (questo è il nome del leader nemico) ed all'Amalgam l'Arbalest non interessava, volevano solo Kaname, su questo aveva giocato, bluffando, Sousuke riacquistando almeno per un po' di tempo la possibilità di muoversi liberamente. Il piano era semplice, disturbare le comunicazioni mediante l'Arbalest, impedendo così che il segnale di attivazione giungesse ai detonatori delle bombe, farsi aiutare da Hayashimizu nell'evacuazione della scuola, penetrarvi e salvare Kyouko; i problemi principali erano due, riuscire a localizzare Kyouko, pur se dalla foto era riuscito ad intuire qualcosa, ed il fatto che, una volta iniziata l'azione di disturbo, l'AS sarebbe stato visibile non potendo utilizzare contemporaneamente l'ECS, inoltre le interferenze non potevano durare più di qualche minuto.

Merida: Mao, abbandonato l'AS e guidata da una tigre bianca [che abbia a che fare con il cucciolo di Sousuke?], riesce a rientrare alla base, giusto in tempo per salvare Tessa ed un suo compagno, lo scontro impazzava oramai nei corridoi di tutta l'installazione.

Immagine

Insieme riescono a raggiungere la darsena del TDD, dove Mardukas aveva provveduto ai preparativi per la partenza del sottomarino; Tessa richiama tutti gli uomini, ma Kurz e Clouzot rifiutano di ritirarsi, continueranno a battersi contro i due Behemoth ed i vari AS giunti a supporto dell'offensiva.


Tokio: Sousuke riesce a contattare Hayashimizu, poche parole, la situazione viene compresa al volo, i due si dicono addio. Kurama, intanto, non si sentiva affatto tranquillo, l'istinto gli diceva di far saltare tutto per aria, quel ragazzo era pericoloso; mentre rimuginava giocherellando con il comando delle bombe l'allarme antincendio della scuola suonò ed un avviso giunse dagli altoparlanti della scuola.

"Prova, prova. Parla il Presidente del comitato studentesco. Una situazione grave si è venuta a creare nell'edificio Nord della scuola. L'aiutante del comitato... proprio quel che state pensando... lui... alcune armi chimiche che aveva portato con sé hanno avuto delle perdite a causa di un incidente. Per favore evacuate nel cortile della scuola entro 100 secondi. Impiegare anche solo un istante in più equivale a morire. Per favore, fate in fretta."

Kurama intuì immediatamente che si trattava di una mossa di Sagara, ma non schiacciò immediatamente l'interruttore, era colpito dalla stupidità dell'avviso, "armi chimiche? Ridicolo! Avrebbero ottenuto un effetto maggiore dicendo che era scoppiato un incendio..."; poi il suo sguardo cadde sull'uscita della scuola, gli studenti si accalcavano fuggendo con gli occhi terrorizzati [nota:Sousuke pensa: "i guai che ho combinato erano davvero così terrificanti?" ]; inviò il segnale alle bombe, che non esplosero... Nello stesso istante un suo uomo lo raggiunse, un AS bianco era apparso e stava disturbando le trasmissioni, Kurama ordinò di attaccarlo immediatamente.

Merida: Il TDD molla gli ormeggi, tutti i superstiti a bordo (nessuno ha notizie di Kalinin che viene ritenuto morto) e si appresta a partire (lasciando il portello 4 aperto, Tessa era sicura che Kurz e Clouzot sarebbero arrivati), ma uno dei Behemoth si para dinanzi all'uscita. Tessa ordina di lanciare tutti i loro missili contro di lui e poi speronarlo, il TDD è molto pesante in confronto all'AS, pur riportando danni sarebbe dovuto essere in grado di superare l'ostacolo. Poco prima dell'impatto l'AS gigante viene scosso da esplosioni all'altezza della testa, Kurz e Clouzot avevano colpito distraendo il pilota, il Behemoth viene letteralmente falciato dal TDD che non incontra la resistenza del LD, i due 'testardi' (come li definisce Mardukas) riescono ad aggrapparvisi ed, una volta rientrati, il sottomarino guadagna il mare aperto fuggendo via.

Tokio: Sousuke aveva intuito il posto in cui Kyouko si poteva trovare, senza porre tempo in mezzo, vi si reca e la trova nelle stesse condizioni in cui l'aveva vista in foto. Levatole il bavaglio comincia ad armeggiare sul ricevitore d'innesco, tra le comunicazioni dell'Arbalest dai suoi altoparlanti esterni (forniva i dettagli dei danni subiti dagli attacchi nemici e, soprattutto, il tempo rimanente di attivazione del disturbo,interferenze che rendevano impossibile comunicare via radio) e le domande della sua, spaventatissima, compagna di classe.
S: "Ti salverò, non muoverti."

K: "Questi uomini, non capisco... dicono di conoscere Kana..."

S: "Hanno mentito."

K: "Non capisco. Non capisco cosa stia succedendo, Kana sta bene?"

S: "Sta bene. E' in un posto sicuro..."

L'Arbalest aveva cominciato il conto alla rovescia, pochi secondi alla disattivazione delle onde di disturbo, Sousuke riuscì ad individuare ed a tranciare il cavo del trasmettitore appena in tempo, ora il detonatore della bomba non poteva ricevere il segnale di attivazione remota; cominciò il disinnesco dell'esplosivo, ma le domande di Kyouko si facevano sempre più insistenti.
K: "Quella volta che il nostro aereo è stato dirottato, Kana disse che l'uomo che l'aveva portata via..."

S: "E' morto. Non darà più problemi."

K: "Allora davvero... davvero qualcuno da la caccia a Kana, vero? Ecco perché tutti siamo stati coinvolti, vero? Allora perché..."

S: "La colpa non è di Chidori."

K: "Allora perché non mi ha detto nulla? Lo sapevo. Lo sapevo che c'era qualcosa che la preoccupava, ma non importava quante volte glielo chiedessi, lei non mi ha mai risposto. Ed io che pensavo di essere la sua migliore amica. E poi... anche tu lo sapevi. Solo voi due. Ma non siamo tutti amici?"

S: "Tokiwa..."

K: "Non voglio morire senza sapere nulla. Sono solo un'estranea per voi? Non voglio!"

S: "Tokiwa..."

K: "Lo stesso vale per gli altri. Era così pericoloso? Perché non avete detto nulla?"

S: "Quello..."

K: "Chi sei?"

S: "..."

K: "Cosa... COSA DIAVOLO SEI TU!?"

S: "Io... io..."

"Lui è un killer."; Kurama li aveva trovati... intuite le intenzioni di Sagara ed accompagnato da altri uomini dell'Amalgam era alle sue spalle. Sousuke non poté far altro che voltarsi lentamente, non poteva abbandonare il lavoro di disinnesco, quando vide con chi aveva a che fare capì subito che il suo destino era segnato, gli avrebbe sparato non appena avesse finito con la bomba.
Conosceva quel mercenario dai tempi in cui aveva militato in Libano, un professionista, un duro. Nonostante ciò lo provocò, la risposta di Kurama non fu, però, rivolta a lui. "... Signorina. Le dico questo. Lui è un killer professionista, un mercenario in attività. Tutta la storia del suo trasferimento come studente è una menzogna."

Ky: "Cosa stai dicendo...?"

Ku: "Può uccidere con la stessa facilità con cui respira. Io e lui siamo fatti della stessa pasta. Venendo qui ha ucciso tre miei subordinati senza fare alcun rumore. Davvero abile."

Ky: "Saga...ra?"

Solo in quel momento Kyouko notò l'aspetto di Sousuke, completamente ricoperto di sangue.

Ku: "Comunque, Sagara, la Mithril a quest'ora è stata annientata, l'ordine era 'nessun prigioniero'; i rinforzi non arriveranno ed anche l'AS bianco tra poco sarà sistemato, i nostri Codarl stanno arrivando. Quindi... arrenditi e consegnaci Kaname Chidori."
La partita era praticamente chiusa, ma in quel momento apparve una insegnante, sembrava alla ricerca di Kyouko; Kurama la fece bloccare e, cogliendo la palla al balzo, decise che era la prima persona da uccidere per fare pressione su Sousuke, ma Kyouko, con gli occhi sgranati, chiese alla donna "tu chi sei?". Kurama capì troppo tardi l'errore, Wraith si mosse fulminea uccidendo l'uomo che la teneva prigioniera, contemporaneamente Sousuke lanciò il coltello con cui armeggiava sulla bomba contro Kurama, ma questi riuscì ad evitarlo ed a scappare, l'ultimo uomo dell'Amalgam fu facilmente eliminato. Sousuke tornò ad occuparsi della bomba, ringraziando la donna che davanti a lui si era levata la parrucca [Wraith è davvero una donna alla fine; "E' quella la tua vera faccia?" - "Sfortunatamente sì"].

Immagine

Sousuke notò che l'agente dell'Intelligence non doveva essere avvezza ad avere a che fare con gli esplosivi, almeno a giudicare dal sospiro di sollievo che emise quando la bomba fu resa inoffensiva, nel frattempo lei gli aveva spiegato che Leonard e le sue macchine l'avevano tramortita prima di entrare in casa di Kaname, il motivo per cui non era stata uccisa era comunque un'incognita.

Intanto l'Arbalest eludeva gli avversari e, contattato da Sousuke, si appropinquò alla scuola, lui avrebbe combattuto fino alla fine.

S: "Tokiwa, mi dispiace di averti creato dei brutti ricordi"

K: "Sagara..."

S: "Io... è proprio come ha detto quell'uomo. Probabilmente non verrò più a scuola. Questo è un addio."

K: "Ma..."

Dopo averle dato la chiave di casa di Kaname, pregandola di prendersi cura del criceto.
S: "Tokiwa, è stato divertente, grazie."; e salì sull'Arbalest.

In quel momento giunsero dei missili, erano stati individuati, l'AS saltò, ma i missili impattarono dietro di lui, Sousuke sentì un urlo ed, inquadrata l'area con i sensori, vide Kyouko in una pozza di sangue. L'istinto fu di tornare a controllare le sue condizioni, ma Wraith lo incitò ad andar via, si sarebbe presa cura lei della ragazza.

La battaglia comincia ad infuriare nella zona della scuola, di fronte agli studenti rimasti nel cortile, tra cui molti suoi compagni di classe, Sousuke comincia ad abbattere gli AS nemici. Intanto Wraith forza un'automobile per portare la ferita in ospedale, la stessa in cui Kaname è nascosta, il trambusto la sveglia, nonostante i tranquillanti che Sousuke le aveva fatto ingerire, e la visione dell'amica insaguinata la fa disperare.

Sousuke ha praticamente chiuso il conto con i Codarl, ormai la simbiosi con l'AI gli fa usare il Lambda Driver nella maniera migliore, ma il radar segnala un enorme aereo da trasporto nel cielo di Tokio, la battaglia non era conclusa.
Sul trasporto, Leonard si prepara ad entrare in scena.

"Devi proprio andare?"; gli chiede una voce di donna.

L: "Giusto per cambiare. Devo comunque fare i miei esercizi... e poi sembra che mi abbiano frainteso."

Sousuke vide scendere dall'aereo qualcosa, il radar e gli altri sensori non gli davano molte informazioni, ma alla fine non ce ne fu bisogno... l'istante successivo a quello in cui il 'qualcosa' toccò terra, un AS si 'materializzò' letteralmente alle spalle del suo danneggiato Arbalest. Sousuke si mosse guidato più dall'istinto che da altro, non riuscì ad evitare il danno alla spalla, ma fece fuoco praticamente all'istante. L'AS nemico evitò il colpo con facilità disarmante.

L'Arbalest saltò via cercando di aumentare la distanza dall'avversario, ma il nemico era già accanto a lui, una presenza soffocante. Sembrava un derivato dai Codarl, ma era molto più elegante nei movimenti ed in certo qual modo appariva 'fragile'.

Immagine

Il consulto con Al confermò le sue paure.

A: "E' pericoloso. Raccomando il ritiro immediato."

S: "Pensi che riusciremo a scappare?"

A: "Negativo."

S: "Allora siamo dello stesso parere."

L'AS, Belial, non aveva ancora usato alcuna arma, ma si volse verso i ragazzi nel cortile sollevando minaccioso una mano.

L: "Allora... Sousuke Sagara..."; la voce di Leonard su udì dagli altoparlanti esterni dell'AS; "non ho intenzione di prendere questa gente in ostaggio, non lo reputo necessario. Ma, vista la situazione... Questo è l'ultimo avvertimento. Non intendi arrenderti e consegnarmi la ragazza, vero?"

S: "Conosci già la risposta..."; anche Sousuke rispose dagli altoparlanti esterni dell'Arbalest, ormai tutti sapevano chi fosse alla guida di quell'indemoniato AS.

L: "Come pensavo. Ma sai... questa tua impudenza... pensi ti faccia bello?"

Le estensioni, simili ad ali, sulla schiena del Belial si allungarono, l'AS sembrò quasi galleggiare nell'aria. L'attacco fu fulmineo, l'AS aveva movimenti che sfidavano le leggi fisiche, non usò armi, un colpo a mani nude strappò via il braccio sinistro dell'Arbalest; nonostante questo e l'assetto perso, Sousuke fece fuoco... inutilmente, il LD bloccò il proiettile, non c'erano speranze di
vittoria...

Nel frattempo Kaname assisteva alle prime cure portate da Wraith a Kyouko, pregando Dio perché salvasse la sua amica; una voce nella sua testa.
"Riesci a vederlo, vero?"

K: "Fermati."

"Ora capisci, vero?"

K: "Non ucciderlo."

"Mi ha stufato."

K: "Ti prego."

"Solo tu puoi fermarmi."

K: "Puoi amarmi."

"Trasforma questo tuo coraggio in forza."

K: "Ti aiuterò"

"Per quest'uomo..."

K: "Lo dimenticherò."

Sousuke non si era ancora arreso e continuava a combattere, sfruttando tutte le astuzie che conosceva, ma questo altro non fece che annoiare Leonard che tagliò corto. Dal suo braccio sinistro emerse un mitragliatore che spazzò l'AS nemico, facendo volar via le braccia, la testa, tutte le armi e danneggiandone gravemente il torso, la potenza del LD dell'Arbalest era irrisoria in confronto a quella sviluppata dal Belial. Un salto e fu al di sopra dell'addome della macchina, dall'armatura ormai a pezzi si riusciva a scorgere la sagoma del pilota, nessuna paura negli occhi di Sousuke, la pistola in pugno cominciò a sparare contro i sensori del nemico. Nulla più che una puntura d'insetto, Leonard udì la voce dell'AI dell'AS avversario.
"Tutti i condensatori sono danneggiati. Si raccomanda di abbandonare l'unità e... scap... pare..."

S: "Hai il permesso di congedarti. Ottimo lavoro, Al."

Sousuke fece fuoco nuovamente.

Leonard era infastidito, era la prima volta che provava qualcosa del genere, quell'uomo non si arrendeva, pur sapendo che sarebbe andata così, la cosa gli dava ai nervi. Lo avrebbe schiacciato.

"Basta!"
Kaname apparve dal boschetto, ansimante.

Immagine

K: "Basta così. Verrò via."

L: "Con chi? Fammi indovinare..."

K: "Con te."

L: "Questo lo hai sentito, Sousuke Sagara?"

Il Belial si voltò verso la ragazza, abbassando la mano sul cui palmo lei si sedette; l'AS si sollevò poi ad osservare il nemico sconfitto.

S: "Fermati... Chidori..."

K: "Va bene così. E lo sarà anche per te..."

S: "No, non va bene... ti... riporterò indietro... ti riporterò... qui... "

K: "Andiamo...", disse rivolta a Leonard.

Il Belial si voltò, Leonard colse solo di sfuggita il movimento delle labbra di lei, aveva sussurrato qualcosa a Sagara, ma non riuscì ad intuire cosa, poi l'AS sparì dalla vista.

L'epilogo vede Sousuke, per cinque giorni a letto a riprendersi dalle ferite, tirare le somme; la Mithril sembra distrutta; Kalinin non si era fatto sentire attraverso i loro canali di comunicazione, probabilmente morto; nessuna notizia di Tessa, Mao e Kurz; Kyouko in coma ed il viso sorridente della persona per lui molto importante sparito. Il quinto giorno decise di presentarsi a scuola, le parole di Kyouko "non voglio morire senza sapere nulla" non si cancellavano dalla sua mente.
Ostilità e paura negli sguardi dei ragazzi che incrociava nei corridoi, confusione in quello della sua professoressa quando le chiese se poteva parlare alla classe. In una specie di deja vu della sua prima volta in quell'aula, disse loro chi era in realtà ("sì ero io a pilotare quel AS bianco..."), qual era la sua missione in quella scuola, dell'organizzazione che dava la caccia a Kaname; "Mi dispiace di non avervene parlato prima..."; concluse.

"Aspetta un attimo..."; Onodera si era alzato dal suo posto [pare sia il suo compare prediletto nella classe, i due, insieme a Kazama avevano anche avuto un appuntamento con delle ragazze più grandi in una Side Story].
O: "Ti dispiace dici? Perché non vai a dirlo a Tokiwa?"

S: "..."

O: "E' ancora in ospedale, con tubi in tutto il corpo. Ma vuoi sapere cosa ha detto ai suoi genitori? Ha dato loro una chiave che aveva tenuto stretta tutto il tempo, gli ha detto di badare al criceto di Chidori, 'vi prego', questo ha detto!"

S: "Davvero?"

O: "TOKIWA È CONCIATA MALE, LO SAI? VOI NON PROVATE NULLA? AVETE FORSE PENSATO AD ALTRO OLTRE CHE A FARE I VOSTRI PORCI COMODI E COINVOLGERCI TUTTI!?"
OnoD lo raggiunse e lo prese dal petto, con i compagni e la professoressa che cercavano di trattenerlo.

Immagine

O: "VIENI CON ME! ABBIAMO UN AFFARE DA SBRIGARE! NON ERAVAMO AMICI? O VOLEVI SOLO FOT..MI!?"

S: "Io..."

O: "BAST... PERCHÉ CAZ.. SEI VENUTO!? ERA INTERESSANTE? IL TUO FOT.... LAVORO LO HAI FATTO, ORA PORTA IL TUO CU.. FUORI DA QUI!"

S: "Io... io volevo solo dire una cosa..."

O: "E COSA!?"

S: "La riporterò indietro. La riporterò indietro, a tutti i costi. Non importa cosa accadrà. La riporterò qui. Questo è tutto quello che volevo dire."

Calò il silenzio, tutti lo osservavano confusi, compreso OnoD, non comprendevano cosa intendesse dire con quelle parole.

S: "L'errore è mio, lei non è da condannare. La riporterò qui, sicuramente. Perciò quando accadrà, per favore accoglietela nuovamente."
Quello era quel che sentiva, non aveva un piano, non aveva idea di come fare, ma voleva farlo, una voce gli diceva 'vai avanti'.

Non c'era nient'altro da dire, abbandonò la classe senza mai voltarsi indietro.


Note (ovvero quello che non ha trovato posto nel sunto):
- Nel discorso tra Tessa e Leonard, quest'ultimo sembra dimostrare avversione sia nei confronti della Mithril che dell'Amalgam, per lui i Whispered sono dei geni che loro semplicemente sfruttano.

- Chat: non ricordo se nel discorso tra Sousuke e Hayashimizu, o semplicemente nelle sue riflessioni, vengono svelati i metodi di controllo della Mithril e non solo, bustarelle, minacce, ritorsioni, controllo dei media (web compreso con la AI che si occupa di sviare le 'opinioni').

- Elezioni presidenziali: Sousuke dimostra di essere cresciuto dal punto di vista 'civile', trova inappropriata l'idea di perquisire ad uno ad uno gli studenti; i 'flussi' elettorali sono stati abilmente manipolati da Hayashimizu.

- Attentato a Sydney: non si conosce per certa la sorte dell'ammiraglio Borda, il quale sospettava il direttore dell'Intelligence di tradimento (colui che ha il diverbio con Sousuke a fine TSR).

- Fuga A Tokio: è molto più sanguinosa e difficile di quanto descritto, gli Alastor anche tranciati in due non mollano la presa.

- Attacco a Merida: particolare 'salvezza' per gli uomini della Mithril, l'Amalgam aveva trascurato di bombardare una uscita, di nuova fabbricazione e non ancora in uso, è da quella che gli AS riescono ad uscire per portare il contrattacco; sembra che i loro avversari non ne fossero a conoscenza; non si sa chi abbia creato il 'Fairy Eye', si tratta comunque di Black Technology di recente creazione (ma Tessa è esperta in sottomarini, Kaname... non si sa, ma non ha collaborato con la Mithril, Bunny è morto da un pezzo... a proposito lui era il primo amore di Tessa, non si sa se si riferisse a lui quando parlava della fuga sotto falso nome), Kurz lo aveva sull'AS solo dai tempi di TSR.

- AR-X7: non si sa che fine abbiano fatto i rottami di Al e dell'AS.

- Kaname e Leonard: fanno una bella coppia... :mrgreen:
Ultima modifica di ZioTesKio il 04 set 2008, 11:39, modificato 1 volta in totale.
Kaname

Guarda, non sapevo se rispondere qui o in tag, ma alla fine ho optato per il risponderti qui...
tanto credo che il resto lo aggiungerai sempre al primo post, no? Male che vada si cancella l'intervento ;P

E' certo cosa graditissima la presenza dei sunti sul forum! Del resto... più materiale c'è e meglio è!
ZioTesKio

Sì, credo aggiungerò ai primi due post... dovrebbero reggerli, il numero di caratteri è enorme...

Comunque rendono parecchio quanto c'è scritto sui romanzi, davvero un peccato non vederli mai pubblicati in Italia, se non faranno almeno un'altra serie animata non disponendo delle info dalle novels non conoscerà mai la fine... sempre che Gatoh si decida a finirlo... :P
Ospite

ke gran casino...nn ci ho capito na mazza :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
ZioTesKio

In che senso? I romanzi che ho elencato sopra (e che ancora non ho avuto tempo di inserire) sono il continuo della storia dopo le tre serie animate, devi aver visto FMP e TSR per riuscire a seguirne per bene la trama.
Ospite

grazie 1000!!

ottima l'idea dei sunti!!! :D
Avatar utente
Super993
Ex-Member
Ex-Member
Messaggi: 1639
Iscritto il: 18 mag 2008, 08:45

teoman presentati :evil:
Immagine
classifica dei ruoli che assumono i bimbiminchia:
Quarto posto.... cleaner
terzo posto.... traduttori
secondo posto....editor
primo posto....darker
and the winner is........................
DARKERRRRRRRRR
by macros
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
ZioTesKio

Aggiunto il sunto di COMO (per me il più bello) nel secondo post ;)

Prima parte di:
Burning One Man Force
Spoiler:
Immagine

Sousuke dorme, Sousuke sogna...

Una ragazza con gli occhiali con dell'esplosivo legato alla vita, terrorizzata e che in lacrime gli ripete "non voglio morire senza sapere nulla". Spirali di buio.

Un abitacolo danneggiato, informazioni che arrivano dallo schermo, il nemico che si avvicina. Tenebre vorticose.

Una ragazza, dallo sguardo forte, che si interrompe mentre gli sta tagliando i capelli, lo guarda negli occhi e, titubante, gli dice "Ehi, perché non ci baciamo?" * Non ci sono motivi per rifiutare, sta per formulare la risposta quando lei gli preme il rasoio sulla gola. "Vuoi vedermi morta non è vero? E' impossibile."

Gli occhi carichi di disprezzo, la mano si muove, la lama affonda nella sua pelle, raggiunge la trachea, trancia la giugulare. Non riesce a pronunciare il suo nome, l'unico suono è uno strano gorgoglio. Spirali di buio.

Un aereo, i passeggeri di un aereo, un aereo che precipita, acqua, freddo; sua madre non è più calda, non è più viva; abbracciati nel buio solo due parole giungono al suo orecchio, "Vivi. Lotta.". L'aereo si inabissa, non sente più nulla, forse quella è la fine migliore**. Buio.

Un cielo sereno, una bella giornata. In un cortile circondato da finestre, tra tante persone, una ragazza sola, una ragazza che lui non conosce; la testa china, sta piangendo, "idiota, vattene."; gli sussurra, tutte le altre persone lo guardano sghignazzando, lo prendono in giro. E poi la luce...

Una luce calda che gli colpisce gli occhi.

"Dove sono?"

Sotto un letto, un letto di un motel a Namsak, nell'Asia sudorientale. "Chi sono?"

Sousuke Sagara, Kashim, Souske Seagal, Sergente, Uruz 7. Lo avevano chiamato con vari nomi. "Che ora è?"

Probabilmente le sette del mattino.

"Come sono arrivato qui?"

Documenti falsi.

"Perché sono qui?"

Lo aveva deciso, avrebbe dato la caccia al suo nemico.


*: Curiosamente sono, praticamente (i traduttori dei due romanzi sono due ragazze diverse), le stesse parole che Kaname avrebbe voluto dirgli in quella circostanza; o, almeno, così sembrerebbe; in The End Of Day By Day dopo l'episodio del bacio con Leonard c'è un monologo di Kaname, parte con la rabbia per non essere riuscita ad opporsi al biondo, rabbia che aumenta quando si rende conto che, anche se solo per un attimo, lei si era abbandonata a quel bacio; si chiede perché, quella volta, osservando Sousuke addormentato non gli avesse semplicemente detto "Ehi, baciamoci!" come avrebbe voluto invece di scappare via come alla fine aveva fatto. La spiegazione che lei stessa si da per quel suo comportamento, 'non ammettere i propri sentimenti', era la paura che lui si comportasse come aveva fatto sua madre che l'aveva tradita e ferita (se ho letto qualcosa in proposito ora non lo ricordo :P).

Immagine

**: Flashback sul passato di Sousuke, dall'incidente aereo fu salvato da Kalinin che si trovava lì per un'operazione militare [ai tempi faceva parte della Spetznaz], in seguito lo affidò ad un orfanotrofio in Russia, che tutto era tranne che quello, in realtà era un progetto di addestramento di baby killer, la prima missione del nostro fu proprio quella di uccidere il capo dei ribelli in Afghanistan, missione fallita come si sa; quella fu la prima riunione con Kalinin, la seconda (e penultima) avvenne poi quando entrò nelle forze operative della Mithril.

La scena si sposta nelle strade di Namsak; un reporter francese, Michael Lemon, mentre curiosa tra le 'bancarelle' del mercato rischia di finire schiacciato dal piede di un AS, spaventato fa qualche passo indietro finendo con lo scontrarsi con un'altra persona, un uomo dalla barba incolta e l'aspetto trasandato. Una cicatrice rotonda gli copriva quasi per intero la parte destra del volto, apparentemente sembrava essere un ex soldato, probabilmente aveva combattuto durante la guerra civile che era infuriata negli anni passati in quel paese. Lemon, perso in queste sue considerazioni, udì solo dopo un po' quel che l'uomo di fronte a lui stava dicendo, non si era neppure scusato per l'incidente, cosa che si premurò di fare immediatamente. Tuttavia il tono del suo interlocutore divenne beffardo e più aggressivo, era evidente che volesse attaccar briga, strattonato dal braccio fu trascinato in un vicolo, un pugno lo colpì violento sul naso. Lo scontro fortuito si era trasformato in un tentativo di rapina; tra le percosse Lemon comprese di esser stato il suo obiettivo sin dall'inizio. D'un tratto la voce di una ragazza, "Che stai combinando, Dao?".

"Nami? Fila via!"; rispose l'uomo in un misto di disprezzo e minaccia. La ragazzina per tutta risposta tirò fuori una pistola e la puntò sull'energumeno, "che biricchino"; dopo un breve scambio di battute il tipaccio battè in ritirata lanciandole contro un "non me ne dimenticherò.". Lemon prese a ringraziare la sua salvatrice, solo per scoprire che la rivoltella era rotta e che il salvataggio non era gratis, la ragazza gli chiese 4000 dollari di 'parcella', soldi che le 'servivano', disse.
Al suo rifiuto di darle il denaro ("che biricchino"), Nami gli propose un 'affare', visto che era un giornalista gli avrebbe fornito la possibilità di scrivere un articolo che gli avrebbe fruttato parecchio. Si incamminarono fino a giungere di fronte all'Arena, un vecchio stadio ora riadattato ad ospitare battaglie tra AS, in quel momento due Rk-92 Savage si stavano affrontando, senza armi da fuoco, di fronte ad una folla urlante; quella era l'attrazione di Namsak, le lotte clandestine tra AS, tollerate dalla polizia locale attiravano molta gente e, soprattutto, molti soldi. Nami affermò di essere la proprietaria dell'AS di uno dei team di prima categoria, lasciando incredulo Lemon; i soldi le servivano per i pezzi di ricambio, altro rifiuto da parte del francese ("che biricchino"). La ragazza gli chiese allora di seguirlo nel suo paddock, avevano una sfida a breve, e Lemon acconsentì... finendo col ritrovarsi di fronte ad un Rk-91 (modello precedente a quelli visti in FMP, ma simile nell'aspetto) conciato parecchio male. Uno dei meccanici si avvicinò a Nami per farle il resoconto dei danni e dei pezzi di ricambio necessari. "Abbiamo il tempo per ripararlo, ma ci mancano i soldi."

N: "Oh, non preoccuparti. Questo galantuomo ci darà il denaro che ci serve. Aspetta solo un attimo."

"Oh! Questa è un'ottima notizia! Grazie, Signore. Faccia in fretta, contiamo su di lei!" Lemon restò di stucco, "Cosa diavolo...?"

N: "Cosa?"

L: "Non decidere per me! Ti ho seguita fin qui solo perché volevi mostrarmi il tuo AS. Comunque ora capisco perché eri in quella specie di mercato di pezzi di ricambio... è per questo che ti servono i 4000$?"

N: "Esatto. Per favore, ti prego diventa il nostro sponsor! Se ti unisci al mio team puoi scrivere una storia che ti farà vincere il Premio Pulitzer."

L: "No, impossibile, anche se ne tirassi fuori una storia non varrebbe più di 400$"

N: "Capisco... "; Nami gli si avvicinò...
"... allora che ne dici di una notte con me? E' un buon affare, in genere ti costerebbe 10000$."

L: "Cosa diavolo...? Io non faccio sesso con le minorenni! In ogni caso avresti più possibilità di sedurmi se non fossi ricoperta di olio e non puzzassi di benzina. E poi 4000$ sono più di quanto chiederebbe una prostituta di classe."

N: "A dire il vero sono un po' spaventata, ma tu sembri un bravo ragazzo."; lo stava ignorando.

L: "Ascolta quando qualcuno ti parla."

N: "Mph... lo stesso vale per te... che biricchino che sei... Non capisco, se un uomo normale venisse avvicinato da una bella ragazza come me, sentisse quanto è disperata e ricevesse una tale offerta, mai e poi mai rifiuterebbe. A meno che... tu non sia dell'altra sponda. Gasp! Sei dell'altra sponda ecco il perché!"

L: "Perché diavolo sarei passato all'altra sponda così all'improvviso? Per tua informazione, non sono un gay né ho problemi di erezione."

N: "Ah.. è così, va bene, io non sono interessata ai mammoni."

L: "Oh mio Dio..."

N: "Comunque, se ci dai quei soldi te li renderemo dalla vincita."

L: "Vorresti vincere con quel rottame?"

N: "Certo! Abbiamo un ottimo pilota, si chiama Rick, è un ex Marine."

Lupus in fabula... uno degli uomini del team arrivò di corsa, Rick era morto... ucciso da una coltellata alla schiena. Dao aveva mantenuto fede alla sua 'promessa', assassinando il pilota del team di Nami, proprio alla vigilia della sfida contro la squadra cui lui apparteneva (è lui stesso a dirlo a Nami, "te l'avevo detto che non me ne sarei dimenticato", durante il sopralluogo della polizia); la ragazza non si diede, però, per vinta, era intenzionata a guidare di persona la sua macchina e scendere nell'arena. Lemon non poteva permetterlo, la ragazza non solo sarebbe stata umiliata, ma era molto probabile che finisse con l'essere uccisa, cercò di dissuardela, pur se sembrava inutile, in quel momento...

"Scusatemi, Rick è qui?"

Un ragazzo, di evidenti origine asiatiche, era apparso sulla porta del hangar.

Immagine

Gli occhi colpirono Lemon, non erano quelli di un ragazzo, erano occhi che avevano già visto troppe cose nella vita, gli occhi di un quarantenne.
"Dov'è Rick?"; ripetè il nuovo venuto.

N: "E' morto, ucciso da una coltellata alla schiena."; gli rispose Nami con fare annoiato. Gli occhi del ragazzo si allargarono leggermente, le ciglia leggermente aggrottate, nessun'altra reazione...

S: "Capisco... lo avevo sempre avvertito di guardarsi alle spalle... a quanto pare non è servito."
Non c'era sorpresa, non c'era tristezza nelle sue parole.

'Sembra quasi sia abituato a questo genere di cose'; pensò Lemon, che spinto dalla curiosità gli chiese "Chi sei?".
S: "Un suo conoscente, eravamo entrambi mercenari durante la guerra civile, tre anni fa. Avevo sentito che aveva cominciato a competere qui ed ero venuto a trovarlo."

L: "Capisco. Deve essere triste sentire notizie come questa quando si va a trovare un vecchio amico."

S: "Io e lui non eravamo amici."

L: "... cosa ti ha portato qui a Namsak allora?"

S: "Voglio combattere nell'Arena, anche se trovare un posto da pilota è più facile a dirsi che a farsi."
Un silenzio stupito calò nel paddock.

"Tu... tu sai pilotare un AS?"; chiese un'incredula Nami.

S: "Giusto un po'."

N: "Un po'... ahahahah... ecco un altro stupido moccioso che pretende di essere un asso! Questo non è il robot di un fumetto, è una macchina terribilmente complicata. Se non la si sa usare fratture e ferite sono assicurate. Non c'è verso che una mezza sega come te lo possa guidare. Capito? Torna a casa a guardare la tv, ragazzino." Lemon se la rideva sotto i baffi, Nami e quel ragazzo dovevano avere più o meno la stessa età e lei gli stava facendo una paternale. Per tutta risposta il ragazzo si avvicinò all'AS tra le proteste di Nami.

N: "Fermo! Ma cosa diavolo fai?"

S: "E' questa l'unità che usate per combattere?"

N: "Parli troppo per i miei gusti! Vediamo un po'... cosa sai di questa macchina?"

S: "E' un modello originale di Rk-91... [seguono spiegazioni tecniche :P]... in più potete evitare di utilizzare pezzi originali, anche quelli del Rk-92 si adattano, pur se si dice il contrario. Avete fatto un buon lavoro nella manutenzione, ma la cosa che mi colpisce di più è trovarmi di fronte ad un modello originale..."

N: "Co...? Come fai a conoscere tutte queste cose? Scommetto che sei un fissato di roba militare [ :mrgreen: ]. Sì è così, anche se ti dai tutte quelle arie sei solo un dilettante in fin dei..."

S: "Io non sono un dilettante, sono uno specialista."; non lo disse in modo risoluto, né spocchioso, lo disse come se esserlo fosse per lui una cosa naturale.

Silenzio... poi uno dei meccanici ci 'provò', "ehm... Nami, che facciamo, questo tipo sembra sapere il fatto suo..."; anche lei se ne era accorta, quel ragazzo non era un principiante. Il tempo stringeva, supponendo che riuscissero a rimettere insieme l'AS, lei non faceva molto affidamento sulle proprie capacità di guida e quel tipo...
N: "Aah.. dannazione! Non importa più. Non abbiamo un pilota, se sei interessato il posto è tuo."

S: "Accetto."

N: "Però l'AS è messo male e non abbiamo i soldi per comprare i pezzi di ricambio..."

L: "Riguardo a questo...", si intromise Lemon.

N: "Cosa c'è Signor Benefattore? Hai ancora intenzione di aiutarci?"; disse lei sarcasticamente.

L: "Mi sono appena ricordato di avere a disposizione circa 3000$."

N: "Eh?!"

L: "Usateli pure, se doveste vincere me li renderete, altrimenti tornerò in patria... non so neppure io perché lo faccio, ma va bene così."

N: "Ahahahahah grazie Sign. Benefattore!"

L: "Comunque, io sono Michael Lemon, giornalista, lei è Nami, tu invece?"

S: "Rick mi conosceva come Seagal... Sagara, Sousuke Sagara."

L: "Sei giapponese?"

S: "Sì... sono venuto qui perché sto cercando una cosa."

Nell' Arena, Sousuke si prepara allo scontro, tra la folla che urla 'uccidilo! uccidilo!' e sotto gli occhi di un preoccupato Lemon, "se dovesse morire mi sentirei in colpa"; è Nami a rinfrancarlo un po', "tutto quello che ha detto sull'AS era non solo corretto, ma anche accurato; in più... il suo corpo... non ha un filo di grasso, le spalle sono muscolose e polsi e gomiti sono callosi, caratteristiche degli operatori di AS"; al sorrisetto divertito di Lemon, "Ma davvero...?", Nami arrossì, "non guardarmi così, non mi sono messa a sbirciarlo,l'ho solo notato mentre si cambiava";
L: "un po' troppi dettagli per una sola occhiata...".

I contendenti vengono presentati al pubblico (Sousuke scopre che il nome del suo team è Crossbow AKA Balestra, l'arbalest è un tipo particolare di balestra pesante...) e il combattimento inizia. Il suo avversario è proprio Dao alla guida di un M6, AS superiore in tutto e per tutto ad un Rk-91, senza farsi pregare attacca Sousuke... e l'incontro finisce... Sousuke evita l'attacco di Dao e con un movimento rapido lo manda a gambe all'aria, l'AS non si rialzò più,il pilota svenuto.

Immagine

Gli spettatori e Lemon restarono di sasso, ma ancora più attonita era Nami, quella non era una mossa normale, aveva sfruttato un punto debole del modello M6, se fatto ruotare e cadere in un certo modo il sistema di assorbimento urti andava in tilt facendo ripercuotere per intero l'impatto sul pilota; solo un operatore molto esperto poteva pensarci, in più era tutt'altro che facile riuscire a 'chiudere' una manovra simile, era necessaria un'abilità fuori dal comune, probabilmente quel ragazzo era il pilota più abile che lei avesse mai visto in azione... "Ma chi è?"


Sousuke fa ormai parte del team e con loro va a festeggiare la vittoria in un pub, mentre gli altri bevono lui se ne sta seduto in disparte a bere dell'acqua. Nami gli si avvicina e comincia a chiacchierare.

Immagine

N: "Ti stai divertendo?"

S: "Affermativo."

N: "Che inglese strano... hai detto di essere giapponese, hai militato nell'esercito del tuo paese?"

S: "No, per un ragazzo della mia età non è possibile, in più il Giappone non ha un esercito, ma una Forza di Difesa."

N: "Allora dove hai imparato quel che sai sugli AS?"

S: "In Afghanistan, il primo che ho pilotato era un modello identico a quello di oggi, in seguito ho guidato Rk-92 Savage, Mistral (AS francesi), Cyclone (inglesi), Bushnell (gli M6, americani) e Gernsback..."

N: "Gernsback!? L'M9!?!?"

S: "Era una bugia. Dimentica quello che ho detto."

N: "...?"
[l'M9 era il modello usato dalla Mithril, c'è da dire che l'opinione pubblica sapeva dell'esistenza di questi AS, ma solo come modello sperimentale dell'esercito americano, non risultavano mai entrati in produzione di serie. Questo spiega l'incredulità di Nami. All'inizio della serie di FMP sembravano essere i più potenti e maneggevoli, in seguito le loro specifiche furono superate da quelle dello Zy-98 Shadow, l'AS russo usato dal compagno d'infanzia di Sousuke in FMP.]

La chiacchierata prosegue, Nami chiede a Sousuke come mai un giapponese si trovasse a combattere nella guerriglia in Afghanistan (Almhagistan nell'anime), ma lui glissa chiedendole come mai lei fosse in possesso dell'AS. Si scopre che Nami era scampata alla distruzione della sua città durante la guerra civile avvenuta anni prima, di ritorno da una visita ad un paese vicino ritrovò la sua casa distrutta e l'Rk-91, uno di quelli che avevano attaccato la sua abitazione, abbandonato perché danneggiato. Il suo sogno è di guadagnare abbastanza denaro per ricostruire la sua cittadina, in particolar modo la scuola [cosa che fa mormorare a Sousuke "una buona scuola..."]; altro particolare, lei è per metà giapponese, suo padre era un uomo d'affari che morì, almeno da quanto la madre le disse, per una 'passeggiata' su una mina. Alla fine Nami chiama un alcolizzato Lemon, "anche se ho bevuto sono ancora in grado di raccogliere informazioni... ad esempio le tue misure... ahahahah".
N: "Ma bene, Monsieur! Allora lo faccia, misuri"; sorrisino irritato ed il discorso tra i due termina.

I festeggiamenti si concludono, Nami riaccompagna Sousuke in albergo e prosegue sulla strada di casa, ma i cattivi incontri sono dietro l'angolo. Dao, infatti, era tutt'altro che rassegnato e, accompagnato da qualche compare, aveva deciso di presentare il conto per la sconfitta subita. La aggrediscono e lui comincia a schiaffeggiarla, la sua intenzione era quella di violentarla.

Immagine

D: "A proposito... quel moccioso che hai assunto come pilota... non conosco il suo nome, ma ho pensato anche a lui."

N: "!"

D: "Oh.. sembri preoccupata. E' possibile che quell'idiota a quest'ora sia morto nel suo squallido hotel con la testa infilata nel *****."

N: "Dannato bast..! Ha solo pilotato il mio AS perché avevi ucciso il pilota. Tu..."
*Due sberle*

D: "Mi ha umiliato di fronte a tutti. Ed ora starà baciando un gabinetto ahahahah"

"Cosa dovrebbe essermi capitato?"; una nuova voce, tutti si volsero, era Sousuke.

S: "Tu devi essere Dao... il tuo amico sta dormendo con la testa infilata nel gabinetto."

D: "... cosa hai detto?"

S: "Lasciala. Salite in macchina ed andate via. Vorrei evitare problemi."

D: "Vuoi negoziare? Hai fegato, ragazzo. Saresti dovuto fuggire quando ne avevi la possibilità."
Nami si era resa conto delle intenzioni di Dao e urlò a Sousuke; "E' pericoloso! Scappa! Almeno uno di noi si potrà salvare..."

S: "Non posso farlo, sei il mio capo dopotutto."

Dao fece un segnale ai complici e si lanciò su Sousuke col coltello sguainato, ma lui fu più rapido, lo evitò, gli impugnò il polso, gli sottrasse il pugnale e glielo puntò alla gola.

S: "Faresti meglio a non muoverti. Trachea, nervi, carotide. Capisci cosa intendo? O morirai affogando nel tuo sangue o passerai il resto della tua vita in un letto..." Tutti si paralizzarono.

S: "Lasciate perdere la ragazza ed il team. Non dategli più problemi, promettilo e ti lascio andare. E' un compromesso piuttosto vantaggioso, visto che sei anche l'assassino di Rick. Che ne pensi?"

D: "Io..."

S: "Fa' in fretta, un'arteria è già danneggiata..."

D: "Lo... lo prometto..."

S: "Bene, e per quanto riguarda voi?"

"Ok ok, va bene, ora lascia andare Dao"; risposero i suoi compagni.

S: "Andate."; e liberò Dao.

Dopo un attimo di incertezza lui ed i suoi andarono via.

S: "Mi dispiace."

N: "...? Perché ti stai scusando?" gli chiese una sorpresa Nami.

S: "Avrei dovuto ucciderlo, non mi sembra una persona che possa passare sopra a quanto accaduto." Nami lo fissò, chi come lei era cresciuto in quei luoghi funestati da guerra, delinquenza e corruzione, per sopravvivere doveva acquisire la capacità di valutare le persone; si rese conto che Sousuke era forte, avvezzo agli scontri mortali, probabilmente doveva esser stato lo stesso per Dao ed i suoi uomini, dovevano essersi resi conto che quel ragazzo li avrebbe uccisi uno per uno senza il minimo problema e senza nessuna esitazione.

N: "Comunque grazie per avermi salvata."; lo disse pensando a quanto strano fosse per lei, abituata a dire 'non ho bisogno dell'aiuto di nessuno'

S: "Sei il mio boss. Chiunque dovrebbe proteggere i propri colleghi."

N: "... lo hai fatto solo per questo?"

S: "Anche perché sei una brava persona."; disse con faccia seria che colse alla sprovvista la ragazza.

N: "Eh? Ehm... cosa intendi dire?"

S: "Che sei una brava persona [vi ricorda qualcosa? ]. E' quello che penso da quando ho ascoltato la tua storia al pub."

N: "Ah... quello..." 'ha rovinato l'atmosfera' pensò Nami; "Come pensavo non ti capisco per nulla. Sei troppo... strano."

S: "Strano?"

N: "A-ah, strano, assolutamente strano." [anche questo... vi ricorda qualcosa?]

S: "Mi hanno già chiamato così in passato."

N: "Chissà perché la cosa non mi sorprende per niente ahahahah... beh... visto che queste strade sembrano pericolose di notte, che ne diresti di accompagnare questa bella ragazza bisognosa d'aiuto fino a casa?"

Sousuke la scortò fino al suo appartamento ed andò via immediatamente. 'Va bene... evidentemente quel genere di cose non gli interessano' pensò la ragazza; tante cose le erano capitate durante quella giornata, Nami si fece una doccia fredda per schiarirsi le idee. Aveva appena finito di infilarsi la biancheria intima che bussarono alla porta, prudentemente la aprì e sbirciò fuori trovandosi faccia a faccia con Sousuke.

Immagine

l nostro era stato buttato fuori dall'albergo una volta scoperto che aveva ucciso uno degli uomini di Dao ed ora si era presentato a casa di Nami per 'farle da scorta' ed avere un alloggio. In risposta ai balbetii di Nami, "... ma... io vivo da sola... capisco, ma è strano...", Sousuke ebbe un'idea, "non sono sicuro di cosa tu intenda, ma probabilmente saresti più d'accordo se non fossi io da solo" (debole protesta di Nami "Eh? No! Non intendevo quello..." sospiro :mrgreen: ) e senza porre tempo in mezzo le dice di vestirsi e di seguirlo, sarebbero andati a stare da Lemon.

Mattina successiva, Lemon si sveglia stravolto per la sbronza della sera precedente, si volta e nel letto si ritrova Nami con la sola biancheria intima; sconvolto dalla presenza della ragazzina, "Eh!? Non è possibile!", finisce col cadere sul pavimento... fu a quel punto che vide Sousuke, infilato sotto il letto, gli occhi semiaperti che gli lanciavano un'occhiata indagatrice, in una mano un pugnale...

Fu così che i tre cominciarono a vivere insieme, ma non fu Sousuke a convincere Lemon, fu Nami a farlo (senza rinunciare a stuzzicarlo "allora vuoi buttare fuori Sousuke per dormire insieme a me?"); la disposizione venne naturale, Lemon dormiva sul divano, Nami nel letto, Sousuke sotto (il letto non sotto Nami :mrgreen: ).

La vita del team Crossbow con i suoi due nuovi membri andò avanti, i combattimenti erano concentrati durante i fine settimana, gli altri giorni erano dedicati alla manutenzione, l'AS fu riparato completamente ed a quel punto nacque una disputa tra i componenti, dovevano decidere il colore con cui verniciarlo, mentre ognuno diceva la propria e ribatteva alle proposte degli altri, Sousuke tranquillo tranquillo cominciò ad armeggiare con la pistola a spruzzo, stava verniciando l'AS di bianco ("CHE COSA!?"), gli inserti li dipinse di un blu scuro.
N: "Non è male in fondo... ma non gli da un aspetto un po' debole?"

S: "Sono i colori dell'ultimo AS su cui operato. Non era affatto debole, dovrebbe essere di buon auspicio."

N: "Ne... ne sei sicuro?"

S: "Certo. Perdonami se sono egoista, ma d'ora in avanti chiamerò questa unità Al II." [ma non diceva di odiarlo? ]

Nel giro di un mese, passando di vittoria in vittoria, il team Crossbow ed il suo pilota divennero le stelle dell'Arena. L'entusiasmo dei suoi nuovi compagni non contagiava, però, Sousuke; spesso stava lì a rimuginare, "queste non sono vere battaglie, che ci faccio qui?"; il motivo per la sua presenza lì c'era ed era più che valido, però... però cominciava a sentirsi bene a Namsak... Per la prima volta da quando era stato a Tokio non doveva fronteggiare difficoltà o compiti. Poteva mostrare senza timore la sua abilità nel guidare gli AS ed il suo modo di vivere sempre all'erta, nessuno le avrebbe giudicate cose strane. Poi c'erano Nami, Lemon ed il resto del team, il rapporto con loro era più o meno quello che aveva con i componenti della Mithril, ma c'era dell'altro, riusciva a divertirsi ed in un modo che non gli riusciva con i suoi vecchi compagni di classe alla Jindai, ora poteva parlare più liberamente... vivere lì, con loro, non era affatto male...
Una chiacchierata con uno dei meccanici (Ash) lo fece riflettere anche su altro...
A: "Se non mi sbaglio, mi sembra un po' presa in questo periodo."

S: "Chi? E con chi?"

A: "Nami, con te."

S: "Capisco. Sì è possibile. Decisamente."

A: "Wow! Parole grosse, ragazzo!"

S: "Come ti stavo dicendo, è naturale che lei valuti la mia abilità di pilota."

A: "No, non intendevo quello...", Ash scosse la testa esasperato, "quello che volevo dire è che comincia a volerti bene come una donna vuol bene ad un uomo, Sigh! Se ci fai caso Nami è parecchio popolare, giusto? Molti ragazzi del nostro team, come di altri, le hanno fatto delle avance, ma lei le ha sempre rifiutate. Ovviamente, c'ho provato anch'io."

S: "Penso che tu ti stia sbagliando, passa molto più tempo a parlare con Lemon che con me."

A: "Questo perché trova più semplice parlare con lui, ma quando deve provarci con te, sembra quasi non riuscire a trovare il modo per iniziare. E' divertente la cosa."

S: "Può essere che sia così perché mi odia?"

A: "Non penso proprio sia così...", rispose Ash tra le risate, "quando non sei nel paddock sai cosa chiede Nami? 'Dov'è Sousuke?'. Non penso si comporterebbe così per un ragazzo che odia."

S: "Non capisco veramente..."

A: "E tu cosa mi dici, ragazzo?"

S: "Su cosa?"

A: "Nami. Cosa ne pensi di lei?"

'Lei mi piace'; questo fu il suo primo pensiero. Era divertente stare insieme a lei e lei era molto bella. Sembravano sensazioni che aveva già provato in precedenza. Nami somigliava molto a lei, piena di energia, senza pietà e pronta a ridere di lui, spensierata. Forse lui aveva un debole per quel tipo di donna.

S: "Probabilmente mi piace", alla fine rispose con una faccia che non lasciava trasparire nessuna espressione, in un modo che avrebbe fatto infuriare qualunque donna. Per una persona cresciuta come lui era difficile rapportarsi con certi sentimenti, aveva mostrato a Kaname i suoi sentimenti nell'unico modo che conosceva, essendo onesto e fedele, ecco perché ora si trovava lì. 'E' la persona più importante per me', pensò Sousuke, nessuno lo forzava a proseguire la ricerca; ecco perché tra le mani dell'Arbalest a Natale non aveva evitato di rispondere a Tessa. Probabilmente lui amava Kaname ed anche in quel momento pensava fosse così, ma... cosa succederebbe se Nami ora gli ponesse la stessa domanda di Tessa? Come avrebbe risposto? Non lo sapeva...
Una cosa lo aveva sorpreso... il viso di Kaname, il suo sorriso, un ricordo che avrebbe dovuto essere marchiato a fuoco nella sua mente... invece diventava sempre più vago...
Erano passati solo due mesi, ma non ricordava le scarpe che era solita usare, né il polso cui metteva l'orologio, ma quello che lo colpiva di più era il non ricordare il colore del nastro che usava tra i capelli praticamente ogni giorno... era rosso? Probabilmente... ma non ne era affatto sicuro, forse era giallo... Possibile che fossero memorie così fugaci? Possibile aver già dimenticato così facilmente?

A: "Ehi? Cos'è quella faccia seria?", Ash interruppe così i suoi pensieri, "hai una donna nel tuo paese?"

S: "No."

A metter definitivamente fine alla discussione fu l'appena giunta Nami, Sousuke doveva recarsi con Lemon a comprare dei pezzi di ricambio.

La scena ritorna nel mercato dei pezzi di ricambio per AS in cui abbiamo incontrato Lemon per la prima volta. Gironzolando alla ricerca di ciò che serviva loro i due chiacchieravano tranquilli; Sousuke si guardava intorno, era stupefacente quello che si riusciva a trovare lì, ancor di più lo era il fatto che fosse 'normale' per quella gente, gli tornarono in mente le parole di Kalinin 'questa tecnologia non è normale...'; ancora una volta gli dava ragione,lo sviluppo degli AS era tremendamente veloce e se poi si considerava il Lambda Driver... 'perché? perché c'è tanta urgenza nel portarla avanti?', si chiese, c'era qualche motivo che ancora restava celato... probabilmente anche qualcun altro nella Mithril la pensava come lui, ma c'era qualcosa di strano, non sapeva dire cosa, era per quello che nessuno ne parlava? Smise di pensarci quando Lemon gli scattò una foto, "...scattare una foto a qualcuno senza chiedergli il permesso è un po' da maleducato, non credi?"; Lemon si schermì dietro qualche battuta e una risata, ma disse una cosa che fece scattare qualcosa nella testa di Sousuke.
L: "Sono interessato alle tue tecniche di combattimento. Il tuo modo di fare non è quello di chi combatte per lavoro. E' questo quello che mi viene da pensare ogni volta che ti vedo lottare nell'Arena. Non lo fai per avere i soldi dello stipendio. Il tuo vero obiettivo è molto più grande, qualcosa ancora distante. Se non fosse così non potresti combattere in quel modo. Questa è la mia impressione."
Per la prima volta Sousuke 'osservò' Lemon, era qualcosa di più di un semplice giornalista, per la prima volta notò gli occhi, dietro le lenti degli occhiali era celata una grande intelligenza. Come se Lemon avesse intuito che Sousuke lo stesse valutando, disse guardandolo dritto negli occhi.

L: "Ho il sospetto che il tuo splendido modo di combattere non sia solo abilità. E' una sensazione che mi viene dal mio lavoro di fotografo, la tua è quasi una forma d'arte. Quando piloti un AS, anche un dilettante come me riesce a percepirlo."

S: "... immagino sia così. E' vero, comunque, è l'unica cosa che faccio che mi rende orgoglioso."
Era davvero così. Fotografia, pittura, musica, modellismo. A Tokio aveva incontrato molte persone che avevano del talento mediante il quale esprimevano se stessi. Volevano diventare ricchi, raffinati, volevano che il cuore delle persone palpitasse quando mostravano le loro capacità. 'Ed io cos'ho? quale talento ho?', 'nulla', pensò, 'io non ho nulla', ma forse sotto un altro punto di vista... 'combattere. Combattere era il suo modo di esprimersi. Ma era davvero così? Era solo quello il suo modo di esprimere se stesso? Danzare in mezzo ai proiettili nel mezzo di battaglie e distruzione?'; 'Kaname... Allora Chidori, quella volta io...', un peso doloroso gli oppresse il petto a quel fosco pensiero.

"Fermi!", due poliziotti gli stavano puntando le pistole addosso.

Poliziotti che gli intimarono di portar le mani sulla testa e mettersi in ginocchio; la risposta al timido tentativo di protesta di Lemon, "deve esserci un errore...", fu di ubbidire in fretta e "ci è stato segnalato che due giovani stranieri stavano rubando qui al mercato, l'informazione arriva da una fonte altamente attendibile"; nel frattempo giungeva un terzo poliziotto. Era una menzogna evidente, Lemon questa volta protestò in maniera più convinta, "ma che diavolo? Quando hanno ammazzato Rick non ve ne è fregato nulla, ora invece... UH!", fu spinto violentemente sul terreno.

Immagine

"Statevene tranquilli, sto solo facendo il mio dovere..."

"... tu, tu che sei tanto ansioso di fare il tuo dovere, chi sei?", disse Sousuke in tono annoiato; il poliziotto storse le labbra.

"Non è necessario che tu lo sappia, straniero. Chiamami semplicemente 'capo'"

S: "Bene, allora è facile da ricordare."; le labbra del poliziotto si storsero nuovamente.

C: "Dovresti ricordartelo. Ma se terrai ancora quell'atteggiamento altezzoso con me..."; il 'capo' tirò un calcio in direzione della faccia di Sousuke sfiorandogli la guancia, "la prossima volta non la mancherò, capito Signor Sousuke Sagara?".

Era già passata una sera da quando erano stati ingiustamente arrestati, la cella era sporca, ma Sousuke, pur immaginando che fosse quella peggiore, pensò tra sé 'poteva andare peggio...'; era terribilmente fredda, restar lì per giorni di seguito voleva dire ammalarsi fisicamente e psichicamente... Sousuke fu chiamato per essere interrogato... la stanza in cui lo portarono era spoglia, c'erano solo due sedie, si potevano vedere alcune macchie scure, sangue raggrumato molto probabilmente, non solo, in terra c'erano alcuni sassolini marroni, no non erano sassi, erano denti. Nonostante quello scenario, non riusciva a non sentire nostalgia. Era una cosa strana in realtà. In fin dei conti quella poteva essere la sua tomba. Ma non poteva fare nulla per i pensieri che gli attraversavano la mente. Un caldo appartamento a Tokio, un buon pasto ed il suono delle risate. Quelli erano certamente buoni ricordi. Ma facevano parte di un mondo cui lui non apparteneva più. Soprattutto ora. Doveva diventare un'arma. Un'arma efficiente, mortale.

Quella stanza non era nulla di speciale.

Privo di qualsiasi espressione si sedette su una delle sedie, fissando lo sguardo su un punto del muro. Il suo cuore divenne lentamente freddo, le sue sensazioni aride. Gli occhi vuoti ed i suoi sensi acuiti.

Sempre più attento, sempre più freddo.

In quel modo ritornò ad essere 'Kashim'.

Era un processo che aveva perfezionato poco per volta da quando aveva lasciato Tokio. Era essenziale che riuscisse a farlo.

Aspettò per un'ora e finalmente un uomo entrò nella stanza, era il 'capo', camminava a passi lenti, 'è così che quello stupido vuol fare capire chi comanda qui?', pensò Sousuke, il suo modo di vestire gli ricordava un ufficiale nazista.

C: "Furto con scasso, aggressione, tentato omicidio, estorsione, falsa testimonzianza, immigrazione clandestina, gioco d'azzardo, contraffazione, resistenza a pubblico ufficiale e possesso illegale di armi da fuoco... c'è qualcos'altro che vuoi che aggiunga?"

S: "Di cosa si tratta?"

C: "I capi d'accusa che pendono sulla tua testa. Più o meno 48 anni di carcere. E' quasi mezzo secolo..."

S: "Che ne pensa di 'aggressione a pubblico ufficiale'? Potrei commetterlo ora." Il viso del capo si irrigidì per la rabbia ed un altro, robusto, ufficiale di polizia si avvicinò a Sousuke colpendolo sul viso con un pugno, violentemente, tanto da farlo quasi cadere dalla sedia. L'ufficiale lo rimise nella posizione precedente strattonandolo rudemente.

C: "Sembra che tu non abbia ancora capito la situazione."

S: "...tsk!"

C: "Questa non è solo la sala per le interrogazioni, ma anche la corte ed il patibolo, ed io sono la pubblica accusa, il giudice ed il carnefice."

S: "Wow... devi proprio essere a corto di personale", lo disse sarcasticamente, ma gli venne difficile accompagnare la voce col viso, la bocca era piena di sangue e sulla lingua aveva un dente spezzato, non volle fornire alla stanza un altro trofeo, invece di sputarlo lo ingoiò.
S: "Cosa vuoi? C'è qualcosa di cui mi vuoi parlare, non mi avresti fatto portare qui solo per informarmi dei miei dei 50 anni di carcere."

C: "Hai azzeccato...", disse, tra le risate, il capo, "si tratta dell'Arena..."

Il 'capo' rivela infine il vero motivo dell'arresto, il loro team stava vincendo troppi scontri e questo faceva male ai loro affari, scommesse e di rimando incontri truccati erano gestiti anche dalla polizia, quello era un modo per 'convincere' il loro team a cooperare nell'aggiustare qualche incontro, ovviamente non solo lui sarebbe marcito in galera, ma anche Lemon e, naturalmente, la proprietaria della squadra, Nami.

Nonostante fossero stati tirati in ballo anche Nami e Lemon, Sousuke non perse la calma, anzi... cominciò a valutare le possibilità che aveva di riuscire ad uccidere il 'capo' ed i due ufficiali che si vedevano, pur avendo le mani legate dietro la schiena. Sì, avrebbe potuto farlo. Uccisi i tre uomini poteva liberarsi dalle manette, prendere un'arma e fuggire. Non sarebbe stato difficile. Liberare dalla cella Lemon, correre da Nami e fuggire dalla città?

Onestamente era facile da fare.

Ma non gli interessava farlo, perciò rispose:
S: "Immagino che tu abbia ragione. Se un 'aggiustamento' è necessario allora coopererò, ma ho una richiesta da fare."

C: "Eh?", il 'capo' restò sorpreso.

S: "A me non interessano le lotte finte dell'Arena, voglio l'opportunità di fare sul serio. Mi interessa combattere dove girano molti più soldi ed in cui posso utilizzare le mie abilità senza dovermi limitare. Mi interessa quel genere di posto."

C: "..."

S: "Esiste, vero?"

C: "A cosa ti riferisci?"

S: "Ho sentito delle voci in giro."

C: "Hai idea di cosa tu stia parlando?"

S: "Certo. Parlo della Yami Battle [Yami dovrebbe voler dire 'Oscura'], pensata per intrattenere gli ospiti importanti, dove è consentito usare armi da fuoco e la ricompensa è completamente differente da quella che si può avere nell'Arena"; Sousuke ripetè le parole che tempo addietro aveva sentito da un suo commilitone.

C: "Sai che la metà dei partecipanti muore nel giro di pochi mesi?"

S: "Ovviamente."

C: "... ci sono solo due tipi di persone che desiderano combattere in quel posto", mormorò il 'capo', "i piloti di AS scarsi e pieni di debiti o quelli fin troppo confidenti nelle proprie capacità, ti dispiacerebbe dirmi perché sei tanto interessato a farlo?"

S: "Innanzitutto ho bisogno di soldi, devo ricomprare una ragazza, una prostituta."

C: "Dove?"

S: "Non qui, a Tokio."; una scusa assurda, ma Sousuke confidava nel fatto che al 'capo' quel genere di storie non interessassero, infatti...

C: "E l'altra ragione?"

S: "Penso si possa dire che è simile a quella che hai tu per fare il tuo lavoro. Ti piace questa stanza vero?" e nel dirlo Sousuke si voltò a dare un'occhiata in giro, macchie di sangue, denti rotti, unghie strappate. Tracce di dolore e olezzo di violenza... "Gli incontri nell'Arena sono uno sport, anche se c'è il puzzo di benzina, mancano l'odore del sangue e della polvere da sparo...".

Questo sembrò convincere il 'capo', "interessante, interessante... metterò una buona parola per te"; lasciò andare Sousuke, ma trattenne Lemon, "lo rilasceremo dopo il match, dove potrai mostrare di essere fidato." Non gli piaceva l'idea di lasciar lì Lemon, ma non poteva farci nulla, allungò 50$ ad una guardia con la promessa di altri 50 se lo avesse trattato bene ed andò via.

Arrivato in strada Nami gli si fece incontro, doveva aver saputo dell'arresto ed era visibilmente preoccupata, soprattutto quando Sousuke le fece il nome del 'capo', "perché ti ha lasciato andare?", lui tagliò corto, le avrebbe spiegato tutto in albergo.
ZioTesKio

Seconda parte di Burning One Man Force
Spoiler:
Dopo essersi fatto una doccia Sousuke raggiunse Nami nel salone, seduta sul divano a gambe incrociate aspettava ansiosa.

Immagine

N: "Allora... cosa è successo?"

S: "Abbiamo vinto troppe volte, pare che abbiamo dato ai nervi ai nostri colleghi, hanno tenuto sotto chiave Lemon, minacciato di farlo anche con te e suggerito di truccare un combattimento. Ho acconsentito."

N: "Un match truccato, ecco di cosa si trattava..."

S: "Non sei arrabbiata?"

N: "No, veramente immaginavo che capitasse prima o poi. Ma il 'capo' ti ha imposto qualche condizione?"

S: "Qualcuna per ora."

N: "Di cosa si tratta?"

S: "Devo combattere nella Yami Battle."

N: "Ripeti?", le gambe, che Nami stava muovendo nervosamente, si fermarono di botto, "Yami Battle?"

S: "Sì."

N: "Dici sul serio?"

S: "Sì, il guadagno sembra buono."

N: "Aspetta un attimo. Sai di cosa si tratta? Si dice in giro che usino vere armi, anche se nessuno lo conferma. Non importa quanto tu sia forte, la tua abilità non basta, sono vere e proprie battaglie."

S: "Sembra di sì."

N: "E vuoi farlo usando il mio AS?"

S: "L'intenzione è quella."

N: "Stai scherzando!", gli urlò Nami, spiegandogli quanto fosse pericoloso usare quell'AS in quel tipo di scontro, poteva andar bene per le 'battaglie' nell'Arena, ma in una battaglia vera come quella sarebbe stato troppo pericoloso farvi affidamento, lo avrebbero distrutto in un attimo.

S: "Hai ragione."

N: "Allora perché hai accettato? Vuoi morire? Ok, è una tua scelta, ma perché dovrei rischiare il mio prezioso AS?"

Sousuke fece per rispondere, ma si bloccò... avrebbe dovuto dirle la verità? O doveva provare a convincerla usando delle scuse, certo se si fosse basato sul denaro che si poteva vincere il team si sarebbe opposto, il gioco non valeva la candela, ma se avesse usato la storia di Lemon in ostaggio avrebbero acconsentito. Ma improvvisamente ricordò... 'non voglio morire senza sapere nulla!', il viso di Kyouko in lacrime non era riuscito a levarselo dalla mente ed ora lo colpiva duramente... Patetico, fino al giorno prima non provava nulla ed era bene così, era vicino a diventare un'arma mortale ed ora... ora qualsiasi circostanza gli faceva battere il cuore. Poteva davvero riuscire a raggiungere il suo obiettivo in quello stato? Non lo sapeva...

N: "Si tratta di calcoli difficili?", disse Nami dopo aver atteso pazientemente per una risposta.

S: "..."

N: "Ascolta... il punto è... so che non riesco a star zitta quando si tratta di soldi, non posso farci nulla anche se potrei passare per tirchia. Ma... io e te siamo solo soci in affari? Voglio dire, con me puoi parlarne, giusto?"

S: "?", Sousuke non riusciva a capire cosa intendesse dire, la guardò negli occhi mentre lei si piegava sul divano, "... non è quello il motivo..."

N: "Senti, penso che ci si possa considerare amici, giusto?", e mentre lo diceva si piegò di più, il movimento mise in evidenza il suo seno; Sousuke non potè fare a meno di guardare e sussultò sentendosi combattuto e stupido... Cos'era l'arma mortale? Qual era l'obiettivo? Non conosceva le risposte a queste domande proprio un attimo prima? Si rese conto di essere solo un uomo, pieno di contraddizioni come tutti. Non importava quanto ci provasse, da questo non poteva scappare. Ecco perché ora era in difficoltà... Distolse lo sguardo da quella pelle morbida che era di fronte a lui; "Hai ragione, te lo dirò."; meglio essere sinceri con questa nuova amica che mentirle, se non si fossero più presi dopo le spiegazioni allora avrebbe affrontato la cosa...

S: "Sono stato io a proporre al 'capo' di partecipare alla Yami Battle."

N: "PERCHE'!?", chiese Nami con gli occhi sgranati.

S: "Perché era il mio obiettivo sin dall'inizio. Combattere nell'Arena serviva solo per poter essere contattato dai gestori occulti del gioco. Ho sentito delle voci dai miei vecchi commilitoni sulla Yami Battle. E' probabile che l'Amalgam sia coinvolta in qualche modo."

N: "Amal...gam?"

S: "E' il nome di un'organizzazione. Terroristi, costruttori d'armi con appoggi importanti. Fomentano guerre e ribellioni in tutto il mondo. L'Amalgam è la mente occulta che sta dietro ai più gravi atti terroristici degli ultimi anni."

N: "Ehi! Ehi! Aspetta un secondo..."

S: "C'era un Corpo top secret di mercenari d'elite che combatteva contro di loro. Avendo a disposizione armi avanzate andava contro gruppi terroristici e criminali. Io sono un sopravvissuto di quel Corpo di mercenari."
La storia aveva improvvisamente preso una piega assurda per Nami, quello che lui diceva era qualcosa di estremamente grosso.

N: "Io... io credo di non aver capito... cosa vuoi dire quando parli di 'sopravvissuto'? Cosa è successo al Corpo cui appartenevi?"

S: "E' stato annientato dall'Amalgam."

N: "..."

S: "La vera natura dell'Amalgam non è chiara. Non si sa chi siano né dove stiano. Poco si sa su quanto influenti possano essere. Le poche tracce che avevo mi hanno portato a Namsak. Dalle indagini che sono state fatte, molti dei loro piloti hanno combattuto nella Yami Battle."

N: "Eh?"

S: "Non ci credi?"

N: "Sei serio?", Nami era rimasta gelata dalla storia.

S: "Affermativo."

N: "Beh... immaginavo che una persona comune non potesse avere la tua abilità, ma queste persone che stai cercando non sono molto pericolose?"

S: "Sì, voglio avvicinarmi a loro e la tua cooperazione mi è necessaria."

La reazione di Nami fu violenta, andò su tutte le furie rovesciando il tavolo, tirando in giro tutto quello che le capitava per mano e lanciando una bottiglia di plastica in testa a Sousuke, "non voglio più vedere la tua faccia!", urlò, infine, infilando la porta e sbattendola dietro di sé. 'Come pensavo non è possibile...', pensò Sousuke, non biasimava Nami, la sua reazione era comprensibile, ma ora? Mentre risistemava la stanza, si rendeva conto che sarebbe stato probabilmente licenziato da Nami, aveva bisogno di un AS per poter combattere nella Yami, ma fove poteva mai trovarlo? Bussarono alla porta... Sousuke rimase stupito quando vide che si trattava di Nami ed era parecchio dispiaciuta.

N: "Per ora tutto quello che voglio sapere è 'sei nei guai'?"

S: "Sì."

N: "Hai bisogno del mio aiuto?"

S: "Affermativo."

Nami si rilasso, tornando quella di sempre, puntò un pugno sul petto di Sousuke.

Immagine

N: "Okay allora. Immagino che sarai tra i piedi per un altro po' di tempo."

S: "Va davvero bene?"

N: "Lemon è in prigione ed il premio è buono, giusto?"

S: "Assolutamente."

N: "Allora è okay, ma dobbiamo parlarne con il resto del team, se loro non accettano non se ne fa nulla. A proposito, non dire loro nulla dell'Amalgam, non è facile accettare di restar coinvolti in qualcosa di cui non si sa niente."

S: "Roger."

Non fu un problema fare accettare la cosa alla squadra, il carisma di Nami abbattè le poche opposizioni. Il 'capo' comunicò loro ora e luogo dell'appuntamento, con la raccomandazione di non essere in ritardo o il loro amico in cella ne avrebbe pagato le conseguenze. I preparativi per la battaglia si fecero più intensi.

N: "E' meglio ridurre il carico usando un sistema operativo fatto in casa."

S: "Fatto in casa?"

N: "Sì, l'ho riscritto completamente proprio per la Yami Battle, c'ho lavorato tutta la notte per finirlo..." Sousuke si bloccò in quello che stava facendo e fissò Nami, "lo hai fatto in appena una notte? Riscrivendolo da sola?"; da quel che sapeva lui non era possibile fare un lavoro del genere in poche ore, anche i gruppi di tecnici migliori impiegavano dei giorni per riuscire a completarlo. Come poteva riuscirci una ragazzina di 16/17 anni?

S: "Hai mai studiato queste cose prima?"

N: "No, mi sono solo arrabbattata un po'."

S: "Ma anche volendo... non è una cosa che si riesca a fare così facilmente. Dove hai appreso questa capacità tecnica..."

N: "Come ti dicevo", replicò Nami con fare annoiato, "non sono molto ferrata in queste cose, ma di solito mi basta giochicchiarci un po' per capire come funzionano. Non è un grosso problema, no?"

'Impossibile'; pensò Sousuke "quando hai trovato il tuo AS, qualcuno ti ha insegnato come ripararlo, giusto?"

N: "?", Nami lo fissò stupita.

S: "Non te lo ha insegnato nessuno?", un senso di disagio cominciava a serpeggiare in Sousuke.

N: "Beh, anche se non comprendo qualcosa all'inizio, mi basta armeggiare un po' e riesco a lavorarci sopra, in qualche modo."

'Su un AS di seconda generazione?', pensò Sousuke, è infattibile... 'non è possibile. Anche lei?', le probabilità che anche lei fosse una Whispered erano infinitesimali, ma tutto portava a quello... se il tempo lo avesse permesso avrebbe indagato, 'me ne preoccuperò quando la missione sarà completata'.

Il momento dello scontro finalmente arriva, il luogo designato è in periferia nei pressi di un tempio, Sousuke vi si avvia per tempo, da solo. Una volta lasciati i componenti del suo team, però, questi si trovarono assaliti da uomini della polizia e portati via...

Sousuke giunge sul luogo dello scontro e scopre il suo avversario, un M9... un AS simile a quelli che aveva in dotazione la Mithril; era svantaggiato sotto tutti i punti di vista, il suo vecchio Rk-91 non poteva competere con un AS di quel livello, se voleva avere qualche speranza doveva cercare di concludere il combattimento in breve tempo, impossibile pensare di poter scambiare il fuoco contro quella macchina per più di un quarto d'ora.
L'M9 attaccò...

Nel frattempo il resto del team Crossbow assisteva allo scontro da lontano discutendo preoccupati per la lotta di Sousuke, chiacchiere che furono interrotte dai poliziotti che portarono via Nami e fecero salire il resto della squadra su un altro camion.

Intanto in una zona montana, più o meno ad un paio di chilometri dal tempio, il 'capo' e Kurama (il mercenario delle bombe a scuola) osservavano il combattimento; Kurama commenta tra sé "se dovesse guidare nuovamente quello bianco difficilmente perderebbe...", lasciando nel dubbio il 'capo' che nulla sapeva di 'quello bianco' (l'Arbalest). Nel discorso viene fuori che l'M9 è una specie di bottino di guerra, ne erano venuti in possesso in seguito all'attacco totale portato contro la Mithril, il pilota non sapeva nulla di Sousuke; in ogni caso entrambi erano certi che il Savage non avesse speranze, sarebbe stato distrutto dal loro M9.

Gli uomini del team Crossbow, senza Nami, vennero fatti scendere dal camion e messi in fila, compresero in quel momento le intenzioni dei poliziotti, li avrebbero uccisi, quello era un vero e proprio plotone di esecuzione...
Dal nulla apparve, però, Lemon ('ma non dovrebbe essere in cella?') che urla loro di gettarsi in terra, l'attimo di stupore fu fatale ai poliziotti, il nuovo venuto disse nella sua lingua natia "uccideteli" e gli istanti successivi videro la mattanza dei poliziotti, nel giro di un paio di secondi erano tutti morti.
I componenti del team non capivano cosa stesse succedendo, né Lemon spiegò loro qualcosa, stava pensando ad altro 'Sousuke si sta avvicinando al suo obiettivo... che probabilmente è anche il nostro...'

Il combattimento proseguiva, Sousuke evitava gli attacchi del suo avversario abbastanza agevolmente, questo spinse il pilota del M9 ad utilizzare l'ECS divenendo invisibile.

Immagine

Sousuke non poteva opporsi, i suoi sensori non riuscivano a rivelare la presenza dell'avversario, fu colpito frontalmente, ma per sua fortuna non in modo grave; quello che gli restava da fare era portare l'avversario su un terreno a lui più favorevole, cominciò a nascondersi muovendosi verso la parte posteriore del tempio, gli tese un agguato...
Immise il suo ultimo caricatore nel mitragliatore e cominciò a sparare all'impazzata alle colonne che sorreggevano il soffitto tenendo in canna un solo ultimo proiettile, un gran quantitativo di polvere si sollevò mettendo fuori uso il sistema ECS, Sousuke fece fuoco e, come era prevedibile, l'M9 evitò il colpo, ma Sousuke aveva contemporaneamente colpito con il suo Cutter [non son sicuro si tratti proprio di quello] l'ultimo pilastro ancora in piedi, il soffitto crollò addosso ai due AS. Sousuke fu il più lesto a risollevarsi, afferrò la testa dell'AS avversario e piantò il suo Cutter nel suo reattore disattivandolo, la sfida era finita...
Kurama assistette alla scena, non era andata bene, ma doveva ammettere che quel ragazzo era il pilota più dannatamente bravo che avesse mai visto. Inoltre... pur se avessero usato la ragazza rapita da Mr. Silver come ostaggio, non si sarebbe arreso finchè c'era anche solo una possibilità di salvarla strappandola dalle loro grinfie, avrebbe combattuto contro l'Amalgam... c'era solo un'opzione quindi, ucciderlo.

Sousuke di fronte al M9 abbattuto chiede al pilota di uscire dall'abitacolo e farsi vedere, un uomo sulla trentina che indossava un suit [la tuta da pilota] della Mithril e con tante domande per Sousuke, 'come conosceva gli M9?'; il nostro lo ignora intimandogli di fornirgli informazioni sull'origine della sua macchina, al rifiuto di rispondere, Sousuke lo afferrò con l'AS e lo sollevò.

Immagine

Questo 'convinse' l'operatore avversario a collaborare, ma Sousuke era preoccupato, il combattimento era finito, perché ancora gli organizzatori non l'avevano contattato...?
Il pilota era da poco entrato nell'Amalgam e restò stupito quando Sousuke gli chiese se facesse parte della Mithril prima di affiliarsi ai loro avversari. Era il Sergente Labulocke [traduzione mooolto azzardata, non sembra essere un personaggio già incontrato] dell'Unità del Mediterraneo (l'Unità cui faceva parte Clouzot prima di essere assegnato al TDD ed a quella del Pacifico), la sua base di appartenenza era stata attaccata anch'essa durante l'offensiva finale dell'Amalgam. Quando era successo lui era fuori con il suo M9 in ricognizione sul confine tra Spagna e Francia, al suo ritorno su un C-130 [aereo da trasporto] aveva trovato la base completamente annientata; non avevano carburante per riuscire a scappare, lui e gli altri decisero di arrendersi consegnando l'M9.
Questo era stato il fattore decisivo, l'Amalgam non si lasciò scappare l'occasione di poter studiare un M9 disponendo, per giunta, della collaborazione di un pilota che ben lo conosceva, accettarono la proposta e lui entrò a far parte dell'Amalgam, tuttavia non aveva più rivisto l'equipaggio dell'aereo.
L'Amalgam... George rivela anche alcuni particolari su questa organizzazione; avevano diverse installazioni sparse per tutto il globo, ma nessuna di queste strutture aveva a corredo molti macchinari, cosa che consentiva loro di ritirarsi in fretta, abbandonando la locazione senza lasciare tracce, e riorganizzare il tutto da un'altra parte in breve tempo. Non sembrava esserci un vero e proprio Quartier Generale, cosa questa che faceva sì che la maggior parte degli adepti non potesse sapere da dove arrivavano i soldi o le macchine che avrebbero utilizzato. Sousuke commentò, 'proprio come internet...', l'Amalgam, perciò, avrebbe potuto continuare ad operare anche se una sua parte veniva danneggiata o distrutta, era quasi impossibile riuscire a colpirla nella sua interezza distruggendola; d'altro canto, però, quel tipo di struttura aveva un difetto, se si fosse reso necessario per loro entrare in azione, il tutto si sarebbe svolto lentamente, ricevere le informazioni, organizzare le mosse e comunicare le decisioni alle sezioni operative avrebbe richiesto tempo, sicuramente più di quanto ne fosse necessario alla Mithril nella stessa situazione. Infine George gli rivela che a portarlo lì a Namsak era stato Kurama (che Sousuke ben conosce) e gli indica la postazione in cui si era recato per seguire lo scontro; mentre l'operatore avversario gli fornisce questi dettagli, un elicottero si avvicina, Sousuke usa il fucile del M9 per abbatterlo. Sa che deve fare in fretta, Kurama sa chi è lui ed è estremamente pericoloso. Decide di lasciare andare George e di muoversi con il suo AS, anche se parecchio danneggiato, l'ex Sergente della Mithril non comprende perché Sousuke vuole continuare a combattere e glielo chiede apertamente, la risposta del nostro fu, "Hanno preso la cosa per me più importante, la riporterò indietro."; George continua a non capire, loro sono mercenari, perché non accettare un'offerta più vantaggiosa?
S: "Io non sono più un mercenario, sono un uomo comune."; volta le spalle a George e corre via.


Intanto le domande a Lemon da parte dei componenti del team continuavano, qualcuno gli disse chiaramente che li aveva ingannati sin dall'inizio, ma lui spiegò loro che non rientrava nei suoi piani l'incontro con Nami e gli altri, una volta accaduto voleva aiutarli finanziariamente, nulla più, ma l'entrata in scena di Sousuke aveva cambiato tutte le carte in tavola.

Immagine

Sousuke si era affrettato a raggiungere il posto di osservazione in cui doveva trovarsi Kurama, una volta giuntovi lasciò l'AS e proseguì la sua ricerca a piedi. Il sito era sorvegliato in maniera accurata... mentre era intento a valutare quale potesse essere la sua prossima mossa, Kurama appare... ha Nami con sé, "Sousuke Sagara, so che sei qui. Fatti vedere o uccido la ragazza. Conterò fino a dieci!", ed iniziò il countdown...

Immagine

Sousuke prese a riflettere freneticamente, cosa doveva fare? Come poteva riuscire a salvare lei e se stesso? Era sicuro che Kurama avrebbe ucciso uno dei due se non entrambi, non poteva morire ora, aveva ancora troppi conti in sospeso con l'Amalgam...

K: "3... 2..."

Mancava un secondo soltanto, Sousuke non poteva lasciar morire così Nami... decise di uscire allo scoperto e salvarla. Ma Kurama d'un tratto disse: "Oh! Ho cambiato idea..."; spinse Nami e le sparò tre volte alla schiena, senza un lamento Nami morì...

Dopo aver ucciso la ragazza il mercenario dell'Amalgam prende a sbeffeggiare pesantemente Sousuke che deve fare uno sforzo per non lasciarsi trascinare dalla rabbia ed uscire allo scoperto per cercare d'ucciderlo, sapeva bene che quelle provocazioni avevano proprio quello scopo, i soldati nemici erano troppi ed in più Kurama usava quasi sicuramente il suo equipaggiamento antiproiettile (non mi ricordo se l'ho detto, ma si dovrebbe trattare dell'impermeabile "catch MAX" usato anche da Leonard)... Kurama continuò imperterrito, gli urlò che sapeva dove tenevano nascosta Kaname, di come la stavano torturando, che sarebbe venuto fuori a sparare al cadavere della morta Nami... Sousuke era sempre più furibondo...
Improvvisamente una tempesta di proiettili si abbattè sui suoi avversari, cogliendo al volo l'occasione si lanciò furoi dal suo nascondiglio, uccise un nemico e gli rubò la mitraglietta, nascondendosi dietro una macchina della polizia. I nuovi venuti stavano avendo la meglio sugli uomini di Kurama, ma in quel momento dello scontro se fosse uscito allo scoperto sarebbe stato sicuramente preso di mira. Vide, però, una macchina della polizia che lasciava in tutta fretta il luogo dello scontro, riconobbe al suo interno Kurama ed il 'capo'; stava per lanciarsi al suo inseguimento quando di fronte a lui comparve un uomo, Sousuke era pronto a far fuoco, quando lo riconobbe, era Lemon.

Lo scontro a fuoco terminò, gli uomini di Lemon avevano fatto piazza pulita, lui e Sousuke si recarono accanto al corpo esanime di Nami, purtroppo il francese non era riuscito a giungere in tempo per salvarla.

Immagine

Insieme a Lemon ed alla sua squadra erano giunti anche i restanti membri del team Crossbow, Sousuke fu investito dalle loro urla, come aveva potuto essere così crudele da sfruttare Nami per i suoi scopi? Come aveva potuto permettere che venisse uccisa? Sousuke restò in silenzio, non sapeva cosa dire...

Intanto il fuggitivo Kurama, mentre riprendeva aspramente il 'capo', che lo irritava sempre di più, cominciava a dare contorni più precisi agli ultimi avvenimenti inattesi, quelli che li avevano attaccati non erano compagni di Sagara ed era inutile fuggire... quel ragazzo gli avrebbe dato la caccia fino a che uno dei due non fosse morto.

Immagine

Nel frattempo sul luogo dello scontro, Sousuke aveva deciso di riparare velocemente il suo AS, era il mezzo più adatto per inseguire un'auto in quelle zone, ignorando il tipo di fondo sarebbe stato più veloce di un veicolo su ruote. Gli uomini di Lemon lo aiutarono nelle riparazioni (i membri del suo vecchio team restarono a guardare, non avevano più nessuna intenzione di aiutare la nemesi della loro amata Nami), mostrando di avere a disposizione mezzi inusuali (tirarono fuori un nuovo Cutter ed avevano a disposizione del gas per rifornire la turbina dell'AS). Nonostante tutto Lemon espresse i suoi dubbi sul fatto che l'AS potesse funzionare per come era ridotto dopo lo scontro con l'M9, "funzionerà solo per poco", tagliò corto Sousuke avviando la macchina, ma prima che potesse lasciare la zona Lemon gettò la maschera ammettendo di far parte di una squadra speciale dell'intelligence dell'esercito francese, era stato solo un caso che si fosse imbattuto in Nami e lui... Informò, inoltre, Sousuke che i membri del team erano stati sul punto di essere uccisi, cosa che colpì il nostro e lo fece riflettere; era talmente determinato a scovare l'Amalgam da non considerare nient'altro... fin troppo determinato... volse l'AS e partì all'inseguimento.

L'atmosfera a Namsak era particolare, solitamente il clima era mite, ma quella sera l'aria era gelida e nubi cariche di pioggia si mostravano all'orizzonte, portando con loro il rombo dei tuoni. Nell'Arena, in genere deserta a quell'ora,10 AS scaldavano i motori, i piloti erano tra quelli gestiti dal 'capo'. L'ufficiale di polizia promise loro una ricompensa in denaro e droga già raffinata se fossero riusciti a fermare un operatore che sotto l'effetto di droghe era impazzito e stava portando lo scompiglio in città... Mentre i piloti del 'capo' preparavano le loro armi, Kurama pensava ad una strategia per poter prendere in trappola Sousuke.

L'inseguimento di Sousuke proseguiva, giunto alla periferia della città si apprestava ad entrare nella zona centrale, dal resoconto delle ricognizioni degli uomini di Lemon, sapeva che Kurama non si era diretto all'aereoporto, ma all'Arena... probabilmente lo stava aspettando... Superato un ponte si trovò di fronte due AS, un Savage ed un Mistral (AS francese), armati di tutto punto, comprese immediatamente che erano lì in attesa e che il loro bersaglio era lui... un altro scontro impari inizia, l'unica arma del suo Crossbow era un Cutter...


Lo scontro con i primi due AS si conclude rapidamente, l'esperienza di Sousuke era troppa per i due operatori; strappato un "Boxer" Shotcannon da 57mm (perché l'ho detto? E' l'arma che usava sempre con l'Arbalest ) agli AS sconfitti, Sousuke prosegue il suo inseguimento... solo per ritrovarsi di fronte altri tre AS, ancora un Savage, un Dragon (tedesco) ed un Tornado (italiano), in più il suo Crossbow cominciava a dare segni di cedimento, turbina surriscaldata, sistema di puntamento fuori uso e Kurama che alla radio lo sfidava a stanarlo negli edifici dell'Arena...
E' il sistema operativo di Nami a consentirgli di vincere lo scontro con il Dragon, le prestazioni del vecchio AS sono decisamente fuori standard, tuttavia il Savage ed il Tornado lo colpiscono duramente.
Ma ormai Sousuke era fuori di sé, il ripensare alla ragazza, il suo doverla ringraziare, l'idea che fosse morta lo rendono una furia "levatevi di mezzo..."; i due AS vengono eliminati...
Altri 3 gli si parano di fronte, "levatevi di mezzo...", due vengono spazzati via immediatamente.
Il superstite lo colpisce, le schegge lo feriscono in viso, "LEVATEVI DI MEZZO!!!", l'avversario viene distrutto.
Ormai non sente più nulla, non gli importa che il suo AS riesca a malappena a muoversi, il nono AS ingaggia il combattimento, Sousuke distrugge la macchina, uccide l'uomo... ora ha un solo colpo a disposizione, ma l'Arena è di fronte a lui.
Individua il 'capo', che salito su un'auto della polizia tenta di scappare, ma in quel momento un M6 lo attacca.
Evitato il colpo Sousuke lo affronta con il cutter, il nemico non riesce a parare con il suo, la mano sinistra del M6 vola via con il cutter ancora in pugno, finendo su un'auto della polizia (quella del 'capo'? I don't kow, sorry bro').
Ma è a questo punto che il Crossbow sembra abbandonarlo, la pressione dell'olio crolla ed i movimenti per l'AS divengono quasi impossibili, Dao (ebbene sì è l'idiota di inizio romanzo a guidare l'M6) ne approfitta e, bloccato un attacco di Sousuke, gli pianta il cutter nel torso, la punta si ferma a poca distanza dall'abitacolo e da Sousuke.
Il Crossbow, a questo punto, è completamente fuori uso ('neanche l'Arbalest riuscirebbe più a funzionare in queste condizioni') o quasi... il braccio destro è ancora attivo così come il cutter, non pensa, non mira, colpisce... anche il decimo AS è stato ridotto al silenzio.
Impossibile da scostare, l'M6, da sopra il Crossbow, Sousuke utilizza l'uscita di emergenza e prosegue la sua caccia entrando nell'Arena.

Kurama, nell'uffico della sicurezza dello stadio, vaglia i suoi 'piani' per intercettare Sousuke, il ragazzo era arrivato prima di quanto si aspettasse, nonostante la decina di AS inviatigli contro ("branco di buoni a nulla") ormai gli era alle calcagna. Non era riuscito a disporre le trappole per come aveva pensato, era riuscito a piazzare solo un panetto di C4 comandato da un detonatore a distanza,doveva farselo bastare... se fosse stato abbastanza abile da attirare dove voleva Sagara, sarebbe bastato... ma quel ragazzo sarebbe caduto nel tranello? Non lo sapeva... Non lo sottovalutava, era abile, molto abile, ma lui non era da meno, sarebbe andato fino in fondo e lo avrebbe ucciso, quella era la sua scelta... dopo quello avrebbe lasciato quella città, un bel volo in prima classe, bevendo champagne al decollo... quello gli avrebbe fatto apprezzare ancora di più l'averlo ucciso... impugnò il suo fucile mitragliatore e, silenziosamente, lasciò l'ufficio.

Intanto Sousuke era in caccia, attraversando corridoi, salendo scale, controllando le sale del gigantesco stadio; non sapeva se il suo avversario avesse disposto delle trappole, era molto probabile... ma sicuramente non potevano essere molte, non gli aveva lasciato molto tempo a disposizione. La sua gamba destra si muoveva con difficoltà, era piena di sangue ed ogni passo era doloroso. Un frammento gli si era conficcato nella coscia durante il combattimento con gli AS... in più la vista stava cominciando ad offuscarsi ed anche pensare velocemente era diventato più difficile ('non c'è molta differenza tra le condizioni del mio corpo e quelle del Crossbow'). Osservando la propria ombra proiettata sui muri, Sousuke la vede come quella di un demone o di un dio della morte... quante persone aveva ucciso?, si chiede, correre in quelle condizioni era abbastanza per ripagare tutte quelle morti? Il suo obiettivo non era uccidere Kurama, ma raggiungerlo e farlo parlare sull'Amalgam; per raggiungere quello scopo aveva ammucchiato una montagna di cadaveri e tra loro anche quello di un'allegra, eccentrica ragazza, Nami. Se fosse riuscito a rivedere lei, Kaname Chidori, un'altra volta cosa le avrebbe detto su quanto era accaduto fino a quel momento? 'Sono venuto a salvarti. Molte persone sono state sacrificate per questo, tra loro anche una brava ragazza come te, ma non è necessario preoccuparsene.'; non avrebbe mai potuto dirle una cosa del genere... lei era assolutamente contro la morte e la sofferenza delle persone...
La via dell'odio che stava seguendo lo stava consumando, lo portava a ferire gli altri e gli faceva commettere azioni deprecabili, non avrebbe fatto altro che far star male lei... Karma...

Finalmente comprese a pieno il significato di quella parola... anche se si fossero rivisti ancora, non avrebbero mai potuto essere felici, mai... non avrebbero mai potuto tornare in quella scuola insieme...
Quello era un semplice dato di fatto, lo conosceva sin dall'inizio...
Freddamente, senza alcuna emozione, guardò a quel crudele destino, era un qualcosa che c'era e lo avrebbe accompagnato, semplicemente lo accettò, non si sarebbe fermato...
Antipatia, la necessità di far parlare Kurama, la rabbia... non erano quegli elementi che lo spingevano, ma qualcosa di più profondo, primordiale, che lo istigava ad andare avanti... portando con sé la figura del dio della morte corse in mezzo ai corridoi.
Non c'erano trappole, non ne aveva il sentore; forse però... una scalinata che saliva al secondo piano appariva sospetta al suo istinto, un lampo, si gettò di lato, proiettili volarono tutt'intorno a lui. La stanchezza e le ferite si facevano sentire, non riuscì a vederlo bene, ma chi sparava doveva essere Kurama, contrattaccò. Il suo avversario non fu colpito, sparò delle raffiche di copertura e fuggì via; Sousuke lo inseguì e si trovò di fronte ad un'altra scalinata, questa volta i suoi sensi erano ancora più in allarme, sembrava che gli stesse dicendo 'da bravo, seguimi'; tagliò corto e cominciò a salire.
Kurama fece fuoco, Sousuke se lo aspettava e, nonostante la gamba, era riuscito a mettersi al riparo; ancora rispose ai colpi, ancora Kurama scappò via. Una nuova scalinata, portava alla sala stampa, questa volta Sousuke ne era quasi certo, lo stava attirando dove voleva, dopo le scale un corridoio, alcune porte... Sousuke fece per aprirne una per sfruttare la stanza come copertura, fu allora che realizzò, la persona che stava inseguendo era Kurama, si sarebbe aspettato che fosse stato cauto nel dargli la caccia, sapeva che non avrebbe percorso il corridoio allo scoperto, il suo sesto senso era scattato, pensiero ed azione furono un tutt'uno, saltò via dalla porta mezza aperta proprio mentre l'esplosivo che era stato piazzato in quella stanza esplose.
La porta lo colpì sulla schiena, il suo corpo fu sbalzato via rotolando sul pavimento e finì la sua corsa impattando sul muro opposto, Kurama lo aveva preso. Era quasi sano e salvo grazie alla tuta da pilota della Mithril,se non l'avesse avuta c'avrebbe lasciato qualche pezzo e probabilmente la vita, in ogni caso il suo braccio sinistro rifiutava di muoversi normalmente, forse si era spezzato. La vista offuscata, puntò il proprio mitragliatore di fronte a lui, Kurama era lì... mitragliatore in mano e mira già presa, fece fuoco... sentì che era stato colpito, il suit pur essendo antiproiettile non poteva fermare quelli di quel tipo di mitragliatore... il suo sangue si sparse sul muro dietro di lui...

Immagine

Altri spari... non riuscì a capire se fosse stato nuovamente colpito o meno,
tutto si fece buio, cadde in avanti...

Kurama non si era aspettato che la bomba non lo uccidesse, ancor meno che quel ragazzo dopo essere stato investito dall'esplosione si sollevasse così in fretta e puntasse la propria arma direttamente contro di lui; avrebbe voluto colpirlo alla testa, ma il fumo non gli dava una buona visuale, in ogni caso quel primo colpo dovrebbe esser stato fatale, se lo avesse abbandonato lì sarebbe morto, probabilmente aveva perso conoscenza...
Fu in quel momento che percepì, però, altre presenze, almeno cinque o sei persone... se non fosse stato all'erta lo avrebbero raggiunto senza che se ne accorgesse... doveva essere la stessa unità speciale che aveva attaccato lui ed il 'capo' sulla montagna...
Si mosse, non poteva sperare di affrontarli tutti ma... uccise il primo, ne uccise altri due, prese una loro granata e la lanciò in un corridoio ferendo altri due loro compagni, li finì riempiendoli di piombo, il suo equipaggiamento antiproiettile aveva evitato che venisse ferito.
Andò a terminare il lavoro con Sagara... ma Sousuke non era più dove lo aveva lasciato,era riuscito a fuggire, no... c'erano delle impronte insaguinate... le seguì con lo sguardo finchè non vide il pallido volto del ragazzo dietro un bidone dei rifiuti, questa volta era lui ad aver preso la mira, sparò... Kurama barcollò per il colpo che lo raggiunse; sparò nuovamente, il proiettile attraversò le maglie antiproiettile trapassandogli il petto... le ginocchia gli cedettero e cadde in mezzo al sangue del suo avversario.
Con estrema difficoltà Sousuke si mosse verso di lui, non riusciva più a muovere il braccio sinistro, perdeva sangue da più punti, ma riusciva ancora a muoversi, probabilmente la colonna vertebrale era intatta, si era comunque reso conto che non sarebbe vissuto a lungo, ma prima di morire...

S: "Kurama... dimmi dov'è Chidori."

K: "... che intendi fare... una volta scoperto?", mormorò Kurama.

S: "Salvarla."

K: "Sei un idiota."

S: "Per favore dimmelo."

K: "Mi spiace, mi accontento di far schioccare la lingua e morire..."

Lo avrebbe fatto, Sousuke lo sapeva, nonostante tutto ripeté, "Per favore dimmelo."

K: "Non capisco... perché... perché io e te ci siamo uccisi a vicenda?"

S: "Lei."; Sousuke non riusciva più a comprendere la maggior parte delle cose che si stavano dicendo.

K: "Guidato dalla forza dell'amore, eh? Non farmi ridere..."

S: "Cosa vuol dire? Dimmelo."

K: "San Carlos, se non è lì allora in Nicaragua o a Grenada. In un posto così. Non so altro."; lo disse in un tono di voce indifferente.

S: "Capisco."

K: "Sono stanco. Fai quel che vuoi. Non avrei mai dovuto smettere di fumare."; dopo queste parole Kurama non parlò più.

"San Carlos... Nicaragua o Grenada"; ripeteva delirante Sousuke, doveva dirlo a qualcuno, ma chi avrebbe combattuto al posto suo? Chi l'avrebbe riportata indietro? Non lo sapeva, non sapeva più niente, cadde in terra, non riusciva a vedere più il soffitto, ma gli sembrò di scorgere il viso di Lemon... "Dottore, intubare, atrofina...", erano parole che conosceva quelle che stava urlando, ma non gli importava più... Il suo ultimo ricordo, la figura di una ragazza, Nami? no... era arrabbiata, perché? Perché lo stava rimproverando? Ma l'attimo dopo sorrise e disse "coraggio!"

"Chidori!"; 'voglio vederti, non posso farci nulla, non ha senso, ma voglio vederti, averti al mio fianco... colpiscimi e dimmi qualcosa...', "Chidori."; 'sono solo, freddo, solo un'altra volta...'

Immagine

Da qualche parte...
Poteva sentire una voce, una voce proveniente da lontano, da cieli distanti... un rumore di onde che si infrangono e sopra quello, la voce...
Le capitava spesso, udiva spesso voci come quella, voci che venivano sempre dimenticate, come se non le avesse mai ascoltate, sapeva che sarebbe successa la stessa cosa anche con questa...

"Ho incontrato lui."; questo disse quella voce, all'inizio non capiva cosa significasse, ma presto comprese chi fosse 'lui'.
Riusciva vagamente ad immaginare di chi fosse la voce, non l'aveva mai incontrata e probabilmente non sarebbe mai accaduto... una persona che, altrove, in una dimensione differente, in un mondo differente dal suo, era insieme a lui, come era accaduto a lei in precedenza. Questo era il loro legame. La voce continuò:

"... ma ci siamo divisi..."

K: "Divisi? Perché?"

"... perché sono morta. Sono triste, non ho potuto prendere il tuo posto."

K: "Lui sta bene? Dove si trova?"

"Non lo so... Namsak... ma è ferito gravemente."

Lei sapeva molto più di quello. Sapeva che stava continuando a combattere, quanto si sentisse solo, quanto ancora la cercasse anche adesso. Voleva che si fermasse, che la smettesse... o forse no... non sapeva più cosa fare...

K: "Ti ha incontrato. Questo vuol dire che lui è speciale dopotutto?"

"Non credo, è un uomo normale sotto tutti gli aspetti."

K: "Ma ha incontrato me, te e lui e lei [Tessa e Leonard]"

"Quello non è strano. Era 'naturalmente' mio, eravamo fatti l'un per l'altra. Che abbia incontrato te, quello è strano."

K: "Può darsi... mi dispiace..."

"Non ha senso scusarsi, non credi?"

K: "Sì... ma mi dispiace."

"Ma va bene così... in un altro posto sarebbe andata diversamente... Ora devo andare, quei sussurri stanno tornando."

K: "Capisco."

"Addio... un'ultima cosa..."

K: "Dimmi?"

"... se dovessi rivederlo ancora, perdonalo e stringilo forte [o forse intende non fartelo più portar via]."

K: "Non posso prometterlo..."

"Lo so, ma penso sia già abbastanza che tu ricordi queste parole..."; la voce si perse in lontananza e non si udì più.

Kaname si risvegliò, rumore di onde ed una leggera brezza marina giungevano dalla finestra; doveva essersi addormentata senza accorgersene.
Le sembrava di aver sognato, ma non riusciva a ricordare cosa; anche se si sentiva come se avesse parlato di qualcosa di importante, tutto era sparito dalla sua memoria; triste nostalgia e solitudine la facevano sentire depressa.
La sua stanza da letto in quell'albergo [o villa] da qualche parte vicino ad una qualche costa era semplice, ma elegantemente arredata, qualcuno bussò alla porta. Una ragazza nel fisico e nell'età non molto dissimile da lei.

"Sei sveglia?"

K: "Sì... cosa ti serve?"

"E' l'ora del tè delle tre, in più mi è stato detto di chiederti le tue valutazioni sui dati del Behemoth I che ti sono stati inviati stamane."

K: "Sono sulla scrivania, nella chiavetta USB."

"Grazie"La nuova venuta versò in una tazza del tè e la posò sul tavolo insieme a dei biscotti; "sei stanca?"

K: "No, stavo solo sonnecchiando."

"Sembra che tu abbia fatto un brutto sogno."

K: "Perché?"

La ragazza le passò le dita vicino agli occhi, "Tracce di lacrime."

A queste parole Kaname si guardò allo specchio, quella ragazza aveva ragione... "Immagino di sì... un brutto sogno", mormorò, "probabilmente non l'ho avuto solo io, qualcun altro deve averne fatto uno"; 'perché non poteva essere al suo fianco?'; questi sentimenti le sgorgarono dall'animo, impossibile fermarli, impossibile non piangere...
Cominciò a sorseggiare il suo tè, le lacrime continuavano a scendere...

Epilogo:
La scena si sposta in una località fredda, la banchina deserta di un porto.
La donna conosciuta col nome in codice di 'Wraith' ferma il suo camion di fronte ad un magazzino, un uomo la stava aspettando; "sei stata seguita?", "no", "porta dentro il camion, allora."
Guardie armate a protezione dell'edificio, l'uomo le chiede se avesse portato 'quella cosa', per tutta risposta Wraith apre il portellone del camion e gli mostra una cassa di legno.
"Ottimo, ora li abbiamo tutti e due, è stato un bene riuscire a recuperarlo"

W: "E' stato possibile perché la polizia giapponese era nel caos..."

Hunter (dovrebbe essere il tipo di Hong Kong di TSR, quello che si ritrovò di fronte una Kaname furiosa e da cui sembra dipendere Wraith), chiese se il generale ne fosse a conoscenza, se così fosse stato il loro destino era segnato.
E' Wraith, a questo punto a cominciare a fare domande, "perché sei così ossessionato a 'finire il lavoro', nonostante ci abbiano abbandonato?"

H: "E' come completare un puzzle quasi finito... e poi per vendetta... specialmente per 'quella ragazza' che mi piace... Non ti piacerebbe vederlo?"

W: "certo."

L'uomo si avvicinò ad un container e tirò via un telone, apparve la testa di un Arm Slave, unica cosa realmente visibile nell'oscurità, il resto del corpo era un ammasso indistinto.
Era evidentemente un AS di terza generazione, ma non un M9, era qualcosa di più nuovo, ma c'era qualcos'altro... Wraith sentì come se il freddo della serata scomparisse mentre gli si avvicinava, quel AS sembrava 'bruciare', non seppe spiegarsi il perché, ma emanava 'rabbia', 'voglia di vendetta', 'sete del sangue dei nemici'...

W: "Come si chiama?"

H: "Questo modello non ha un nome, praticamente il progetto non esiste, ma... uhm... se proprio dovesse averne uno, sarebbe AR-X8."
Rispondi

Torna a “Full Metal Panic”