Heat [Completo] Tntu2 ● Fume

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jenatungurictis
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Heat
(Hīto Shakunetsu)
di Buronson e Ryoichi Ikegami


Titolo originale: Hīto Shakunetsu
Titolo inglese: Heat (Buronson - Ikegami)
Nazionalità: Giappone
Casa Editrice: Shōgakukan (Big Comic Superior)
Storia: Buronson
Disegni: Ryoichi Ikegami
Categoria: Seinen, Pubblico Adulto
Genere: Azione, Crimine, Erotico
Anno: 1999-2004
Volumi: 17
Capitoli: 134
Edizione Italia: Star Comics (Heat) Marzo/Dicembre 2012 (10 volumi)


Heat (Hīto Shakunetsu) è una serie manga scritta dall'autore giapponese Buronson (pen name di Yoshiyuki Okamura) e illustrata dal grande disegnatore Ryoichi Ikegami. La pubblicazione è avvenuta sul magazine Big Comic Superior dell'editore Shōgakukan dal 1 settembre 1998, appena terminata la precedente collaborazione dei due sensei, Strain, ed è proseguita fino al 12 dicembre 2003. Con i 134 capitoli Shōgakukan ha approntato 17 volumi usciti tra marzo 1999 e maggio 2004. L'edizione italiana è stata curata da Star Comics che ha edito in un'apposita e omonima collana 10 volumi di grosse dimensioni da marzo a dicembre 2012.
Nel 2001 Heat ha vinto il 47° Shogakukan Manga Award come miglior manga dell'anno nella categoria generale.

Wikipedia

Il manga è ambientato a Kabukicho, il noto quartiere luxury di Tokyo, dei giochi d’azzardo e della prostituzione. Il protagonista, Tatsumi Karasawa, è un giovane affascinante e spavaldo, che vuole “picchiare tutti i bastardi che non gli vanno a genio” e mettersi a capo dei poteri che govenano Kabukicho, sfidando anche la yakuza. Lo sfondo del quartiere è decisamente uno dei protagonisti. I paesaggi urbani sono una delle qualità più irresistibili del manga, che qui si appoggia a degli scatti di Ito Masazo e dello stesso Ikegami. Kabukicho viene spesso ritratto di notte, quando le luci sono accese, i neon lampeggiano e le insegne creano dei grafismi pop e postmodern. Ikegami riesce a ottenere una grande profondità di campo attraverso l’uso combinato del retino e del tratteggio. Alleggerendo sia l’uno che l’altro, e soprattutto “aprendo” il tratteggio (cioè distanziando i singoli tratti di penna), le luci distanti diventano evanescenti e il paesaggio urbano morbido ma non confuso, con le tipiche sfocature delle fotografie notturne dei quartieri ricchi di insegne e neon. La città diurna è invece imponente e “ufficiale”, ricca e militaresca. I grattacieli sono ripresi quasi sempre senza distorsioni prospettiche, il che a volte li rende statici. Minuziosa la cura dei dettagli, dai quali si può evincere la probabile collaborazione di un certo numero di assistenti. In Heat sono presenti temi molto caratteristici di Buronson e Ikegami, la povertà dei quartieri marginali, lo strozzinaggio, il potere del danaro, il sangue, la fratellanza tra gli yakuza, anche se a differenza di Sanctuary qui l’omosessualità è dichiarata, specie nella prima parte del manga, quando un gruppetto di ragazzi apre un bordello di maschi a Kabukicho, e successivamente nel rapporto tra Raymond Tao e il giovane Han. Tatsumi Karasawa riesce, con il suo fascino sugli uomini e le donne, con la sua integrità (a patto non si tratti di stuprare una donna di quando in quando, ça va sans dire) e la sua sete di giustizia, a aggregare attorno a sé un certo numero di ragazzi a cui dare una speranza per il futuro, a far convergere gli interessi di gruppi finanziari ed etnici differenti, della yakuza stessa, su Kabukicho, per rinnovarlo e migliorarlo. Nessuno è immune al fascino di Karasawa, tanto che alcuni uomini se ne dichiarano “la donna” (è il caso di Itami, lo strozzino), e altri agiscono per puro sentimento di invidia nel tentativo di distruggerlo (come Murasame). A volte, vinti dal suo potere attrattivo e dalla fermezza delle sue convinzioni (stupri a parte, ok, ok), dopo aver invano lottato, si alleano con lui (come il boss Fujimaki, il personaggio più bello e tridimensionale di tutta la storia). Karasawa è insomma il motore totalizzante del manga, ma vuoi per esigenze editoriali, vuoi per una certa stanchezza di Buronson, Karasawa risulta quasi sempre indigesto. Le scene di lotta e di armi da fuoco rimangono sempre la parte migliore del manga, mentre la vicenda stenta a trovare una sua linearità proprio per un tentativo non perfettamente centrato di narrare attraverso le vicende di un singolo, quelle di un Giappone in fase di mutamento. Dal passaggio alla ricchezza prodotta dalla bolla, alla sua esplosione. Karasawa si fa chiudere in galera per qualche anno proprio a metà del manga, riemergendo in una Kabukicho frenetica e lussuosa.
Giardinaggio Irregolare

Spoiler:

Credits
Tntu2 Fume
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