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La nonna interpretata dalla Sarandon era esattamente come mi aspettavo che fosse, se non meglio. E anche George Harvey (Stanley Tucci da oscar, sì

). Sì il film all'otto arriva tranquillamente.
Continuo a ripetermi che sarebbe stato impossibile mettere su pellicola 400 pagine, e soprattutto lo è pretendere che trasmetta le stesse sensazioni del libro. Io però ci sono rimasta male lo stesso: Buckley è ridotto a una comparsa e il personaggio di Abigail resta un po' in sospeso, senza la parte di Len, anche se forse
le corna sono intuibili. Così come il personaggio di Ruth, che all'inizio sembrava avrebbe avuto il suo spazio e invece alla fine si limita a svenire.

Mah, non sono assolutamente in grado di dare un giudizio oggettivo.
Sicuramente è una fortuna che se sia occupato Jackson, in mano ad altri il rischio di tirarne fuori una scempiaggine inguardabile sarebbe stato elevato; lui e la Walsh il libro lo hanno rispettato, nei limiti del possibile.
Yamato ha scritto:vi è anche una parte onirica (molto più corposa nel romanzo, della stessa autrice di Al di là dei sogni, e si vede)
eh? Stai parlando di Richard Matheson, di Alice Sebold, o non ho capito niente io?
