Phalanx80 ha scritto:Ahab ha scritto:Il protagonista è xxx.
Non credo che sia propriamente "xxx" ... altrimenti il manga si sarebbe intitolato "A town where Haruto & Takashi live"

... e che il protagonista è un impedito totale, non è realistico il comportamento che ha.
Che senso ha far crescere i protagonisti fino, portandoli narrativamente al periodo universitario se poi non affronti certi argomenti in modo sensato facendoli crescere e maturare in modo realistico?
Se questo doveva essere lo spunto tanto valeva continuare a narrare la relazione tra i banchi di un liceo ... avrebbe avuto più senso in questo caso.
L'espressione che ho riportato sotto xxx e' un modo per sdrammatizzare e vedere sotto un aspetto satirico quello che il manga e' oggi. Sinceramente avevo smesso di leggerlo nel momento in cui si e' trasformato da Romance in Melodramma di infimo livello (ovvero nel momento del malato di cuore) e l'ho ripreso solo ora dato che sto editando questi (speriamo) ultimi capitoli.
La storia se analizzata seriamente ha aspetti che rasentano il tragico e non per gli argomenti che tratta ma per la caratterizzazione psicologica dei protagonisti e per il leit motiv che conduce questa seconda parte della storia ovvero un falso moralismo ipocrita.
Sorvolando sul drammone da caso umano degno del peggior Maurizio Costanzo Trashow degli ultimi tempi, la maggior parte dei personaggi presenta aspetti di bigottismo e rigidita' da far accapponare la pelle.
Per esempio gli amici d'infazia che ti abbandonano perche' scarichi una tipa per un'altra dimostrano una superficialita' inquietante.
Haruto che fa tanto l'emancipato, oltre ad essere anacronistico, dimostra di essere pesantemente complessato oserei dire sessualmente represso e incapace di vivere la sua vita con la leggerezza e la spensieratezza di un ventenne.
La biondina della porta accanto vive una normale vita da studentessa universitaria ma deve giustificarlo (più con se stessa che con gli altri), quasi fosse una cosa sconveniente.
Yuzuki desidera una egoistica relazione da ventenni, con il suo amore adolescenziale, ma senza eccessivo impegno senza doversi legare per la vita. Solo che tale desiderio si scontra con quello che Seo chiama razionalità (ed io bigottismo) di Haruto. E gli effetti, piano piano, appaiono nell'isteria e nell'invidia verso la sorella (ovviamente viene mostrata solo di sfuggita altrimenti non sta bene).
In mezzo a tutto questo turbinio di "malati" di sveviana memoria l'unico soggetto sano, in grado di soddisfare la Wille Zum Leben, di tutto il manga, e' Rin. A mio avviso sara' quindi lei a decidere i destini del mondo.
X Certi aspetti i personaggi sono cresciuti, non bene, ma sono cresciuti.
Pero' dato che preferisco sorridere cerco d'interpretare la storia in maniera ludica da cui la frase lapidaria:
Haruto e` xxx, a cui aggiungo, anche se lui ancora non lo sa!
Inoltre non e' stato il caffe' a far sgamare il piccioncino pudico appollaiato sul poggiolo ma il fatto che:
Yuzuki e' un po' sgualdrina e questo il suo papá, ben lo sa.
