Occhei... 1 secondo k prendo 1 boccata d'aria...
Ho finito Berserk (dall'inizio dell'estate k avevo comiciato)... K capolavoro! [Naturalmente parlo dei capitoli sin'ora usciti]
Anzitutto ringrazio baggio x avermi dirottato dall'altro sito su hasta team, eppoi avrei alcune impressioni k mi son giunte e altrettante domande alle quale sarei ben lieto se i + esperti mi rispondessero, leggendolo tutto (più o meno) d'un fiato (certo non mi sono chiuso come altre persone qui in 5 giorni ma certo nn lo leggo neppure da 15, 10 o 3 anni).
Però non capisco 1 cosa: se questo è il forum di berserk...
PERCHE' QUANDO SE NE PARLA SI DEVE INSERIRE IL BOTTONE DI SPOILER?
Parlando dei capitoli di transizione nn ritengo assolutamente k siano 1 rottura, ma anzi sono quella calma richiesta dai perfetti climax per culminare con le scene più epiche e coinvolgenti. Inoltre, parlo sempre a titolo personale, spesso mi sono trovato emotivamente trasportato più nei capitoli "calmi" rispetto a quelli di battaglie:ad esempio, quando nei capitoli della gioventù di gatsu, grifis gli descrive il suo sogno di grandezza e gloria, culminante con un proprio regno, sono rimasto abbagliato!
In più, questi stessi capitoli servono ad insinuare lentamente nel lettore sentimenti che allo stesso modo evolvono o ristagnano nei protagonisti:mi viene in mente uno dei più recenti quale "Futilità". Ad un primo impatto si vorrebbe strangolare Miura perchè forse un capitolo più caxxata nn l'ha mai fatto, eppure questo comincia a mostrarci una condizione la quale, ne sono sicuro, provocherà in gatsu un lento evolversi da fastidio in tormento, il quale a sua volta sarà, non la causa principale, ma sicuramente uno fattore importante di un suo cambiamento futuro. Forse quello decisivo. e quando parlo di cambiamento, intendo anche, magari, una decisione. E l'esempio più chiaro è, sempre in gioventù, il ripetersi degli incubi sull'omicidio di Gambino e lo stupro del protagonista, k verranno fuori, esplodendo, con il primo rapporto sessuale del protagonista, grazie al quale si libererà da questa "persecuzione". un pò come la porta dell'ufficio misteri k si sogna harry potter nel 5 libro per 1 anno e solo alla fine capiamo veramente cosa fosse... scusate il paragone

Per chi si chiedeva dove fosse ambientata l'opera a mio parere, contando sempre che si parla di un medioevo fantastico (parole delle stesso Miura), ritengo k Gatsu ed i suoi girovaghino per un non meglio definto territorio dell'Europa centrale facendo alcune capatine uscendo un pò da quei confini. Ciò è perchè inizialmente, quando si parla della guerra tra Windom e Midland, la mia memoria è stata subito richiamata alla guerra delle 2 rose o, ancor meglio, quella dei cento anni (i protagonisti stessi dicono che va avanti da cento anni). In più, Miura in una sua intervista dichiarava d'essere stato colpito dal fatto che l'epoca di Giovanna d'Arco fosse la stessa di Dracula (e guarda caso una combattè con i Francesi nella guerra dei cento anni e l'altro contro i Turchi -i Kushan-); inoltre.. la stessa Farnese.. non vi ricorda la Giovanna d'Arco di Luc Besson? (Miura dice d'essersi documentato su quel periodo con molti film ambientati all'epoca) il suo seguito, gli uomini k prima la deridono, poi le credonono ed infine la ritengono pazza? E Vritanis, che cade sotto i Kushan, non è un pò come Costantinopoli, capitale dell'Impero Romano d'Oriente, la II Roma, che cade nelle mani dei Turchi (oggi Istanbul) nel 1453? Ma allo stesso tempo la capitale ha lo stesso intreccio di arti (vedi gli edifici negli esterni e negli interni) k si possono trovare nella stessa Roma o in altre città italiane come Firenze. Ma tornando a Gatsu, se la gioventù si ambienta in Inghilterra, dopo l'Eclissi, quando parte per il suo viaggio, la prima zona k attraversa non è montagnosa e infestata da elfi(?) come un tipico villaggio tedesco tratto da 1 fiaba dei fratelli Grimm (dai quali Miura ammette di aver preso spunto)? Se si passa poi all'analisi dei nomi, sebbene molti siano di pura fantasia, non si possono ignorare alcuni eclatanti come appunto, sempre Farnese (importantissima famiglia romana e oggi mutuato in Farnesina per la sede del nostro ministero degli esteri). Senza spingermi troppo oltre nelle congetture e perciò terminando qui, faccio notare k il pretendente di Farnese dichiara di provenire da territori del Nord, di abilissimi navigatori ma che seguono una diversa setta rispetto ai seguaci della santa sede. Ed in effetti in quei territori che oggi corrispondono alla Scandinavia, Finlandia, Svezia vi è sempre stata una grandissima tradizione navale a partire dai vichinghi (ritengono addirittura di essere stati i primi ad aver scoperto l'America con Eric il Rosso, figura mitca, forse leggendaria, grandissimo navigatore k popolò le coste della Groelandia), ma mai sfruttata adeguatamente -solo risalendo fin territori nell'entroterra grazie ad i fiumi- ed in più di religione protestante. Senza contare che il nome dello stesso regno del nobile ha, quantomeno per me, un non so che di finladeggiante.
Mi fermo qui che
aggio da scappà ma spero di poter tornare quanto prima per presentarvi altre delle mie congetture e per esporvi, quantro prima i miei dubbi su questo
masterpiece!!!